OSPITANO BADANTI IRREGOLARI,SEQUESTRO IMMOBILE
ARCEVIA (ANCONA), 30 LUG - I carabinieri di Arcevia hanno sequestrato nella frazione di Piticchio un immobile, del valore di 500 mila euro, dove una donna di 83 anni e il figlio di 61, E.N. e A.F., ospitavano due donne albanesi prive di permesso di soggiorno. I due sono stati denunciati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per aver assunto alle proprie dipendenze come badanti le due straniere irregolari. L'immobile, che ha una superficie di circa 250 metri quadrati, con circa 1.500 mq di giardino annesso, nel caso si dovesse giungere a una condanna di madre e figlio sarà oggetto di confisca e, nel caso sia disposta la vendita, il ricavato potrebbe essere destinato al potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati in tema di immigrazione clandestina. (ANSA)
Il blog di Gabriele Del Grande. Sei anni di viaggi nel Mediterraneo lungo i confini dell'Europa. Alla ricerca delle storie che fanno la storia. La storia che studieranno i nostri figli, quando nei testi di scuola si leggerà che negli anni duemila morirono a migliaia nei mari d'Italia e a migliaia vennero arrestati e deportati dalle nostre città. Mentre tutti fingevano di non vedere.
31 July 2009
29 July 2009
Sangue a Igoumenitsa: muore kurdo pestato dalla polizia greca

28 July 2009
Lettera degli eritrei a Tripoli. Torturati in Libia come in Eritrea
TRIPOLI, 23 luglio 2009 - Abbiamo ricevuto questa lettera dalla comunità eritrea di Tripoli. Sotto anonimato, per evidenti motivi di sicurezza. A quanto pare infatti l'Ambasciata eritrea in Libia starebbe cercando di individuare le nostre fonti per metterle a tacere


27 July 2009
Brevi dalla frontiera n°1
ROMA, 24 luglio 2009 – Da oggi iniziamo a pubblicare sul blog, una volta a settimana, i brevi lanci delle agenzie stampa sul tema delle frontiere europee. In evidenza la polemica tra Fini e le autorità libiche, che hanno negato la visita ai campi di una delegazione di parlamentari. Poi il nuovo accordo tra Italia e Algeria, il sequestro dei cantieri del nuovo Cie a Lampedusa e il respingimento a Malta di 9 emigrati che dall’isola cercavano di fuggire, nascosti su un traghetto diretto a Pozzallo, in Sicilia. Attenzione alla notizia del Daily Mail: a Calais i rifugiati non si tagliano i polpastrelli perché hanno precedenti penali, ma solo perché le loro impronte sono state registrate in Italia o in Grecia, e quindi non potrebbero chiedere asilo in un altro Paese Ue firmatario della convenzione di Dublino.
26 July 2009
Omicidio volontario al pescatore che ributtò mare naufrago somalo
AGRIGENTO, 22 luglio 2009 - Omicidio volontario. Con questa accusa la Corte di Agrigento ha condannato ieri in primo grado il pescatore barese, comandante Ruggiero Marino. Il 10 gennaio 2008 ributtò in mare uno dei passeggeri di un gommone alla deriva intercettato al largo di Lampedusa. La vittima, un 37enne somalo di nome Mohamud Ahmed Mohamed, detto Sanwà, morì annegato. Marino dovrà scontare 12 anni di carcere. La pena è stata ridotta di un terzo per il rito abbreviato. Al comandante sono state riconosciute le attenuanti generiche essendo incensurato. Marino è stato anche condannato a risarcire un gruppo dei compagni di viaggio di Sanwà, che si erano costituiti parte civile.
25 July 2009
Eritrea: le speranze dell'indipendenza tradite dalla repressione

Eritrea: voices of torture
ROMA - Tra il settembre e l'ottobre del 2002, Malta ordina il rimpatrio di 223 cittadini eritrei, soccorsi al largo dell'isola sulle rotte per l'Italia. Gli uomini, detenuti in un campo per richiedenti asilo, sono incappucciati, picchiati e deportati, in piena violazione della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Tornati in Eritrea, sono detenuti e torturati nella prigione di Adi Abeito. Questo è il trattamento che il governo di Asmara riserva ai disertori del proprio esercito, in guerra con l'Etiopia. Dopo un primo tentativo di fuga, sono trasferiti nel carcere di massima sicurezza dell'isola di Dahlak Kebir. Molti perdono la vita. Un gruppo riesce a scappare, ma sono di nuovo arrestati e portati nella prigione di Sawa. Finché un ultimo tentativo di evasione riesce. Oggi alcuni di loro vivono in Canada e in Nord Europa. E hanno raccontato la loro odissea.
Il documentario dura 19 minuti. Prodotto nel 2006da "Human Rights Concern - Eritrea", scritto e diretto da Elsa Chyrum, con Surafel Yacob e Amanuel Eyasu
Il documentario dura 19 minuti. Prodotto nel 2006da "Human Rights Concern - Eritrea", scritto e diretto da Elsa Chyrum, con Surafel Yacob e Amanuel Eyasu
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Lavori forzati e torture per gli eritrei deportati dalla Libia

Foto Shawn Baldwin
ROMA, 18 luglio 2009 – L'Eritrea sta investendo molto nel turismo. Lungo il mar Rosso ad esempio, a metà strada tra Massawa e Assab, c'è un albergo a Gel'alo che nessun turista dovrebbe perdersi, specialmente se italiano. Se non altro perché è stato costruito da esuli eritrei costretti ai lavori forzati dopo essere stati arrestati sulla rotta per Lampedusa e rimpatriati dalla Libia su voli finanziati dall'Italia. Proprio così. Non chiedete spiegazioni all'ambasciata eritrea, potrebbero fraintendere. Secondo la propaganda della dittatura infatti, quell'hotel è frutto del coraggio della gioventù eritrea, e in particolare delle forze armate, dal 2002 impegnate in un programma di sviluppo del paese, denominato Warsay Yeka'alo. Noi invece le spiegazioni siamo andate a chiederle agli unici tre che da quell'inferno sono riusciti a scappare e che oggi vivono in Europa. Hanno accettato di parlarci, ma sotto anonimato e a patto di non svelare la città dove oggi vivono sotto protezione internazionale.
23 July 2009
Letter from the Eritreans in Tripoli. Tortured in Libya as in Eritrea
TRIPOLI, July 23 2009 - After the message which informed us about the deportation to Libya of the 74 Eritreans refugees intercepted at sea by the Italian forces the last July 1st 2009, the Eritrean community in Tripoli wrote us again. This in their letter, under anonymity, for obvious security reasons.
London calling: "The Northern Jungle" Part II
London Calling: "The Northern Jungle", finalista del premio Ilaria Alpi 2009
La fuga dopo la fuga. Attraverso l'Europa. Dalla Francia all'Inghilterra.
Attraverso la jungle di Calais.
Seconda parte dello splendido documentario di Nguyen Vincent e Desbordes Jean-Sebastien.
Trasmesso da France 2 il 15 novembre 2008.
La fuga dopo la fuga. Attraverso l'Europa. Dalla Francia all'Inghilterra.
Attraverso la jungle di Calais.
Seconda parte dello splendido documentario di Nguyen Vincent e Desbordes Jean-Sebastien.
Trasmesso da France 2 il 15 novembre 2008.

GUARDA LA PRIMA PARTE DEL DOCUMENTARIO
Per saperne di più vi invitiamo infine a scaricare La loi de la jungle
un rapporto davvero completo di Cfda su Calais e dintorni
London calling: "The Northern Jungle" Part I
Finalista del premio Ilaria Alpi 2009.
La fuga dopo la fuga. Attraverso l'Europa. Dalla Francia all'Inghilterra.
Attraverso la jungle di Calais.
Prima parte dello splendido documentario di Nguyen Vincent e Desbordes Jean-Sebastien.
Trasmesso da France 2 il 15 novembre 2008
La fuga dopo la fuga. Attraverso l'Europa. Dalla Francia all'Inghilterra.
Attraverso la jungle di Calais.
Prima parte dello splendido documentario di Nguyen Vincent e Desbordes Jean-Sebastien.
Trasmesso da France 2 il 15 novembre 2008
GUARDA LA SECONDA PARTE DEL DOCUMENTARIO
Per saperne di più vi invitiamo infine a scaricare La loi de la jungle
un rapporto davvero completo di Cfda su Calais e dintorni
22 July 2009
Libia: l'Acnur incontra gli eritrei respinti e accusa l'Italia

21 July 2009
Badanti. Queste migliaia di donne ostaggio dell'Italia

20 July 2009
C'erano 74 rifugiati eritrei tra gli 89 respinti il primo luglio
19 July 2009
A sud di Lampedusa
Proponiamo una selezione di circa 8 minuti del documentario, che dura 31 minuti, ed è stato prodotto e distribuito da Cespi e Sid (tel. +39 06 4872172). Per contattare il regista http://andreasegre.blogspot.com/

Speciale Niger. Arlit, città dell'uranio e dell'emigrazione
[TERZA PUNTATA]

Speciale Niger. Agadez crocevia dei traffici verso il Sahara
[SECONDA PUNTATA]

Speciale Niger. Sulle rotte degli exodants a Tchin Tabaraden.

18 July 2009
Quando Berlusconi piangeva...
ROMA, 4 luglio 2009 - Era il 30 marzo del 1997. Una nave della Marina militare italiana aveva colpito e affondato un barcone carico di albanesi, durante un'operazione di respingimento, provocando una strage al largo delle coste pugliesi. Allora Berlusconi si presentava alle telecamere piangendo per la sorte di quegli emigrati. Sono passati dodici anni. È cambiato tutto. E non è cambiato niente.
Il servizio è tratto da una puntata di Ballarò
ግዱድ ዕዮን ስቅያትን ኤርትራውያን ጥሩዛት ካብ ሊብያ

Photo Shawn Baldwin
እቲ ሓቂ ካብ ግንቦት 2004 ይጅምር። ሓንቲ፡ መብዛሕቲኦም ኤርትራውያን ተሳፈርቲ ዝጸዓነት ኣርጊት ናይ ምግፋፍ ዓሳ ጃልባ፡ ከባቢ 172 ተሳፈርቲ ሒዛ ናብ ላምፓዶዛ ነቂላ፡ ድሕሪ ገለ ጉዕዞ ግና መንገዳ ቀይራ ንገማግም ባሕሪ ሊብያ ገጻ ተመልሰት። ኣብ ጸግዒ ሓደ ከውሒ ምስ በጽሐት ከኣ ኩሉ ሰብ ናይ ከምልጠሉ ዝኽእል ኣንፈት ክሃድም ጀመረ፡ እንተኾነ ግዳ መብዛሕቲኦም ተተሒዞም ኣብ ምስራታ ተኣሲሮም። C. ከኣ ምስ ካልኦት ክልተ ኣዕርኹቱ ክሃድም ፈተነ፡ እንተኾነ ግን ዳግማይ ኣብ ደገ ናይቲ ካንቸሎ ተታሕዙ። ኣብ ናይ በይኖም ሸላታት ከኣ ንሰለስተ መዓልታት ብሓያል መግረፍቲ ተሳቀዩ። ድሕሪ ከባቢ ሓደ ወርሒ ምድጓኖም ከኣ ናብ ካልእ ኣብ ትሪፖሊ ዝርከብ መዳጎኒ መዓስከር ተሰጋገሩ። ሓደ ንግሆ ከኣ ፍሉያት ሓይልታት ወተሃደራት ናብቲ እሱር-ቤት መጽዮም። “ብርክት ዝበሉ ኤርትራውያን ከኣ ኣብ መካይን ክጽዕንዎም ጀሚሮም፡ እንታይ ይግበር ከም ዘሎ ካባና ክግምት ዝከኣለ ሰብ ኣይነበረን። ከም ቀደሞም ምስግጋር ናብ ካልእ ቦታ መሲሉና። እንተኾነ ግና ከምኡ ኣይነበረን። እታ መኪና ኣብ ውሽጢ ናይ ትሪፖሊ ወተሃደራዊ መዓርፎ-ነፈርቲ ጠጠው በለት፡ Air Libya Tibesti ከኣ ትጽበዮም ኔራ። ሓምለ 21, 2004’ዩ፡ ኣብ ውሽጢ 48 ሰዓታት ኣብ ቅድሚ ትዕዝብቲ ኣምባሳደር ኤርትራ ኣብ ሊብያ ሰሰስተ ነፈርቲ ተበጊሰን፡ ብጠቅላላ ከኣ 109 ስደተኛታት ተጠሪዞም።
ኣብ መዓርፎ ነፈርቲ ኣስመራ ከኣ ሰራዊት ይጽበዮም ኔይሩ። ብዙሕ ተብ-ተብ ተገይሩ፡ ፊስካ ተሃሪማ ከኣ ኣብ ወተሃደራውያን መካይን ተጻዒኖም ናብ ገማግም ቀይሕ-ባሕሪ ዝርከብ ገላዕሎ ተወሲዶም።እዚ እሱር-ቤት ኣይኮነን፡ ግና ግዱድ ዕዮ ዝካየደሉ መዳጎኒ መዓስከር። ካብ’ቲ ከተማ ወጺኻ ጽላል ክትረክብ ኣጸጋሚ’ዩ። እቲ መዓስከር ከኣ ብጽዑቃት ኣሻዃት ሓጹር ዝተኽበ’ዩ፡ ስለዚ ፈተነ ህድማ ፈጺሙ ኣይከኣልን። ኣብ ትሕቲ ጽኑዕ ሓለዋ ከኣ፡ ኩሉ ግዜ ንጎሆ ሰዓት 6ቅ.ቀ አሱራት ተሰሪዖም ናብ ናይ ስራሕ ቦታ፡ ናብ’ታ መርኣያ ምዕባለ’ዛ ሃገር ክትከውን ዝትሰፍወላ ገላዕሎ ሆቴል ይምርሹ። ገለ 100 ካብ ሊብያ ዝተጠረዙ፡ ካልኦት 200 ከኣ ቅድሚ ክልተ ዓመት ካብ ማልታ ዝተጠረዙ። ካልኦት ከኣ ካብ ውትህድርና ዝኮብለሉ ወይ ከኣ ብዘይ ፍቃድ ናብ ሱዳን ክሃድሙ ዝተታሕዙ ይርከብዎም። መዓልቲ በታ ናይ ንግሆ ፊስካ ሰዓት 5 ትጅምር፡ ሰዓት 6 ከኣ ናብ ስራሕ ትወፍር። ብጥራይ እግርኻ እንዳኸድካ፡ በቶም ወተሃደራት እንዳተገፋዕካን እንዳተሓለኻን፡ ብዘይ እኩል መግቢ፡ ኣብ’ቲ ዝወዓየ ምድረበዳ ኤርትራ፡ ሙቀት ክሳብ 45 ዲግሪ ዝበጽሓሉ ኣብቲ ህንጻ ይሰርሑ። ንምሳሕን ድራርን ባኒ ማይ ጌሮም ይበልዑ። C: Fን: Lን ከኣ ኣብ ከምዚ ኩነታት ንዓሰርተ ኣዋርሕ፡ ማለት ክሳብ ግንቦት 30 2005 ጸኒሖም። ብድሕሪ’ዚ ከኣ ናብ ወተሃደራዊ ታዕሊም ዊዓ ተወሲዶም፡ አዚ ካብ 1998 ኤርትራ ግዱድ ዕስክርናን ንሂወትካ ምሉእ ምግላጋልን ተካይደሉ ቦታ’ዩ። ኣብ መንጎ’ዚ ኩሉ ቤተሰቦም ክበጽሕዎም ኮነ፡ ዝኮነ ናይ ቴለፎነ ርክብ ክገብሩ ኣይተፈክደሎምን፡ ብዛዕባ ሃለዋቶም መን ተገዲስሎም።
ሳልሳይ ምንጪ ነዚ ዘራጉድ እውን ኣሎ። ኣብቲ ብ ሁማን ራይትስ ዋች፡ “ኣገልግሎን ንምሉእ ህይወት” ኣብ ትሕቲ ዝብል ኣርእስቲ ዝወጸ ጸብጻብ፡ ሓደ ምሉእ ምዕራፍ ብዛዕባ ኣገባብ ግፍዒ የጠቃልል። ኤልክትሪኮ፡ ፌሮ፡ ጄሶ፡ ክሪስቶ፡ ጎማ። ናይ ቋንቋ ጣልያን ቃላት ኣብ ኣገባግ ምስቃይ ከኣ ገለ ካብ ግዜ ግዝኣት ኢጣልያ ዝተወርሰ ኣገባባት ክኸውን ይኽእል። እዚ ጸብታብ እዚ ብዛዕባ እቶም ካብ ሊብያ ኣብ 2004 ዝተጠረዙን፡ ብዛዕባ እቶም ኣብ 2002 ካብ ማልታ ዝተተረዙን’ውን የጠቃልል። ከም ኣገላልጻ ሁማን ራይትስ ዋች፡ ኣብ ኣዝዩ ጽኑዕ እሱርቤታት ደሴት ዳህላክ ከቢር፡ ኣብ ትሕቲ-መሬት ዝርከቡን ብዚንጎ ዝተሰርሑ ክፍልታት፡ ብጻዕቂ፡ ጥምየትን ሃሩርን ከም ዝተኣስሩ የረጋግጽ።
ዝበዝሑ ካብቶም 3000 ዝኮኑ ኣብ 2008 ኢጣልያ ዝኣተዉ ኤርትራውያን ዑቅባ ክወሃቦም ሓቲቶም፡ ኣብ ትሕቲ ዓለምለኻዊ ዑቅባ ከኣ መንበሪ ፍቃድ ተዋሂብዎም። ሕጆ’ውን እንተኾነ፡ ኢጣልያ ኣብ መሬታ ከይበጽሑ ከለዉ ክትክልክሎም’ያ ትጽዕር ዘላ። እቲ ዛንታ ገና ኣይጀመረን፡ በቶም ኣብ ዝሓለፈ ሓምለ 1, 2009 ናብ ሊብያ ዝተጠረዙ ይኹን ብዛዕባ እቶም ኣብ ምስራታ ካብ 2006 ኣትሒዞም ተኣሲሮም ዝርከቡ ከባቢ 700 ዝኾኑ ኤርትራውያን ወላ ሓደ ኣይተነግረን። እቲ ዛንታ ብC: Fን: Lን ጀሚሩ ኣሎ። እወ፡ ኣብ 2004 ብኢጣልያ ዝተወደበን ዝተመወለን ጥርዝያ፡ ኣብ ኣርባዕተ በረራታት ተጠሪዞም። እዚ ከኣ ብመሰረት ኢጣልያ ምስ ቃዛፊ ኣብ 2003 ዝገበርዎ ውዕል ኣብ ጉዳይ ስደተኛታት’ዩ። እዚ ኣብ ኤውሮጳዊ ሕብረት ዝርከብ ጸብጻባት ዘረጋግጽዎ’ዩ። ሓደ ራብዓይ በረራ’ውን ኔሩ፡ እንተኾነ ኣብ መዓልቦኡ ኣይበጽሐን።ምኽንያቱ ከኣ መጭወይቲ ስለዘጋጠመ። ኣብ ነሓሰ 2004’ዩ ኔሩ፡ ገለ 84 ዝኾኑ ተሳፈርቲ ነታ ነፋሪት ብምቁጽጻር ኣብ ካርቱም ሱዳን ኣውሪዶምዋ፡ ኣብኡ ከኣ ብላዕለዋይ ተጸዋዒ ስደተኛታት ናይ ስደተኛ መሰል ረኪቦም። ዕድል ገይሮም ነቲ ዋርሳይ ይከኣሎ ዝተባህለ ወላ ሓደ ኣይበርከትሉን!
Forced labour and tortures for Eritreans deported from Libya
Photo Shawn Baldwin
ROME - Eritrea is investing a lot in tourism. Along the Red Sea for example, somewhere along the new road between Massawa and Assab, there is a hotel in the town of Gel'alo which no tourist should miss, especially the Italians. At least because it was built by Eritrean refugees arrested on the route to Lampedusa, deported from Libya on a flight paid by Italy and then sentenced to forced labour. That's right. But please, do not ask the Eritrean embassy for explanations, they could misunderstand. According to the propaganda of the dictatorship, that hotel would be the result of the courage of the Eritrean youth of the defence forces, engaged since 2002 in a wide development program, known as Warsay Yeka'alo Campaign. Personally, I preferred to ask for more explanations to the only three men who managed to escape from that hell. C., L. and F. agreed to talk to me, but under the conditions of being anonymous and of not revealing the European city where they are living today under international protection.
Eritrea: hopes betrayed by the regime repression

17 July 2009
Passa il pacchetto in-sicurezza. 650.000 persone diventano illegali
ROMA, 3 luglio 2009 - Ieri il Senato ha dato il via libera al pacchetto sicurezza. Manca soltanto la firma del presidente della Repubblica e 650.000 cittadini del nostro paese diventeranno illegali. Non per i crimini commessi. Ma per la semplice presenza sul suolo italiano senza un adeguato documento di soggiorno. Vivono e lavorano nel nostro paese da anni. Non hanno i documenti perché nel labirinto della nostra burocrazia un contratto di lavoro non è sufficiente ad avere un permesso di soggiorno. E perché i permessi scadono, e basta un cavillo per non poterli rinnovare. La clandestinità è la prima tappa forzata della maggior parte dei percorsi migratori in questo paese. Una tappa che ora è equiparata a un reato. C'è chi le ha già chiamate le nuove leggi razziali. Di sicuro c'è che centinaia di migliaia di persone si troveranno costrette a vivere ai margini. Rischiano di essere arrestate e detenute fino a sei mesi nei centri di identificazione e espulsione. Senza i documenti avranno paura di andare in ospedale, di iscrivere i figli a scuola, di registrare i nuovi nati all'anagrafe e non potranno sposarsi. E chi affitta loro la casa rischia il carcere. Come succedeva fino agli anni Novanta agli italiani clandestini in Svizzera. Non solo abbiamo rimosso la nostra storia di emigrati. Abbiamo saputo fare peggio degli altri.
Sassari annulla laurea a Gheddafi. Ma l'Ue continua a corteggiarlo
RAGUSA, 17 luglio 2009 – Bocciata la laurea honoris causa a Gheddafi. Dopo le dichiarazioni del nuovo Rettore dell’Università di Sassari rese subito dopo la sua elezione, oggi anche il Consiglio della facoltà di Architettura di Sassari ha espresso parere negativo alla proposta avanzata dalla facoltà di Giurisprudenza di conferire la laurea honoris causa in diritto al leader libico Gheddafi. Contro il conferimento della laurea, oltre 1.200 professori universitari italiani avevano sottoscritto un appello promosso dai Radicali, che motivava la contrarietà al conferimento, recuperando un minimo di verità storica sull'operato di Gheddafi e del suo quarantennale Regime.
16 July 2009
Dopo Patrasso, Calais. La polizia francese pronta a attaccare i rifugiati

Per ogni aggiornamento vi rimandiamo a http://calaismigrantsolidarity.wordpress.com
Riprendono gli sbarchi: 116 eritrei e somali nel siracusano
SIRACUSA, 16 luglio 2009 - Ce l'hanno fatta ad eludere i pattugliamenti di Frontex e a raggiungere direttamente la costa siciliana della riserva di Vendicari, in provincia di Siracusa, già teatro di un drammatico naufragio nel 2007. Ieri lo sbarco. Sono 116 persone, altre 50-80 mancano all'appello e potrebbero aver raggiunto altre città italiane. La maggior parte sono somali e eritrei. Ci sono 18 donne e 12 bambini. Una donna in gravidanza è stata ricoverata in via cautelativa all'ospedale Trigona di Noto. Gli altri si trovano nel centro di prima accoglienza di Cassibile.
15 July 2009
Respinti in Libia. Le foto esclusive di Paris Match
MODICA, 28 giugno 2009 - Il 5 maggio 2009 a bordo della motovedetta italiana Bovienzo, che riportò a Tripoli 80 naufraghi salvati in alto mare, c'era anche il giornalista François de Labarre e il fotografo Enrico Dagnino, della rivista francese Paris Match. Una testimonianza esclusiva che vi riproponiamo mostrandovi questo video. E invitandovi a rileggere il loro articolo, tradotto in italiano da Internazionale: Immigrati: il sogno infranto. Qua invece trovate l'intervista al fotografo Enrico Dagnino.
14 July 2009
Report on the destruction of Patras Refugees Camp
A report by the Greek "Movement for the Rights of Refugees and Immigrants in Patras"
kinisi.yperaspisis@gmail.com
kinisi.yperaspisis@gmail.com
The consequences of the war by EU and US in Afghanistan are more than apparent in Greece. This war created thousands of refugees who are trying to survive by traveling to “democratic” Europe. Thousands have died on this “journey” and those that arrived alive face a “fortress Europe.” The following is a report about the destruction of a point of arrival, a refugee camp, in the third biggest town in Greece, Patras.
Acnur: senza tetto i richiedenti asilo di Patrasso dopo lo sgombero
Il comunicato dell'Acnur dopo la distruzione del campo dei rifugiati a Patrasso
ATENE, 14 luglio 2009 - L’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime preoccupazione per la sorte di centinaia di migranti irregolari, fra i quali anche richiedenti asilo e rifugiati, in seguito all’abbattimento durante il weekend del campo spontaneo di Patrasso, in Grecia. Nella mattinata di domenica (12 luglio) le autorità greche sono intervenute ed hanno smantellato il campo. Durante l’operazione sono stati individuati 44 minori non accompagnati e trasferiti presso uno centro di accoglienza specializzato a Konitsa, nel nord della Grecia. Altri 20-25 richiedenti asilo registrati sono stati identificati e trasferiti in alloggi a Patrasso, mentre un numero imprecisato di residenti del campo privi di documenti sono stati arrestati e condotti alla stazione di polizia di Patrasso.
ATENE, 14 luglio 2009 - L’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime preoccupazione per la sorte di centinaia di migranti irregolari, fra i quali anche richiedenti asilo e rifugiati, in seguito all’abbattimento durante il weekend del campo spontaneo di Patrasso, in Grecia. Nella mattinata di domenica (12 luglio) le autorità greche sono intervenute ed hanno smantellato il campo. Durante l’operazione sono stati individuati 44 minori non accompagnati e trasferiti presso uno centro di accoglienza specializzato a Konitsa, nel nord della Grecia. Altri 20-25 richiedenti asilo registrati sono stati identificati e trasferiti in alloggi a Patrasso, mentre un numero imprecisato di residenti del campo privi di documenti sono stati arrestati e condotti alla stazione di polizia di Patrasso.
13 July 2009
Msf: preoccupazione per lo sgombero del campo di Patrasso
COMUNICATO STAMPA DI MEDICI SENZA FRONTIERE
MSF È PROFONDAMENTE PREOCCUPATA PER LE CONDIZIONI DEI MIGRANTI, DEI RIFUGIATI E DEI RICHIEDENTI ASILO, DOPO LO SGOMBERO DA PARTE DELLA POLIZIA GRECA DEL CAMPO TEMPORANEO DI PATRASSO
MSF CHIEDE ALLE AUTORITÀ GRECHE DI ASSICURARE CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE E ASSISTENZA MEDICA ADEGUATA
MSF È PROFONDAMENTE PREOCCUPATA PER LE CONDIZIONI DEI MIGRANTI, DEI RIFUGIATI E DEI RICHIEDENTI ASILO, DOPO LO SGOMBERO DA PARTE DELLA POLIZIA GRECA DEL CAMPO TEMPORANEO DI PATRASSO
MSF CHIEDE ALLE AUTORITÀ GRECHE DI ASSICURARE CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE E ASSISTENZA MEDICA ADEGUATA
"Come un uomo sulla terra" in onda sulla RAI
RAGUSA, 30 giugno 2009 - Dopo 200 proiezioni in tutta Italia, dopo i premi italiani e internazionali, dopo le quasi 10.000 firme raccolte, dopo lo straordinario successo della campagna nazionale "Io non respingo", finalmente il documentario "Come un uomo sulla terra" va in onda sulla Rai. Sarà trasmesso il 9 luglio 2009 alle 23.40 su RAI TRE all'interno della trasmissione DOC 3. Vi invitiamo a darne massima diffusione. Continuate a firmare la petizione, ormai siamo vicini alle 10.000 firme!
07 July 2009
Italien: 74 eritreische Flüchtlinge nach Libyen zurückgeschoben
Libya: externalize the borders to externalize asylum?
Spécial Niger. Arlit, la ville de l’uranium et de l’émigration
[TROISIEME PARTIE]

06 July 2009
74 réfugiés érythréens parmi les refoulés en Libye du 1 juillet
Spécial Niger. Agadez, carrefour des trafics aux portes du Sahara
[DEUXIEME PARTIE]

Habìa 74 refugiados eritreos entre los 89 inmigrantes rechazados el 1 julio
74 Eritrean Refugees Amid 89 Sent Back to Libya on July 1st
05 July 2009
Immigrazione: 40 respinti in Libia
Sette persone ricoverate negli ospedali di Catania
(ANSA) - PALERMO, 5 LUGLIO 2009 - Sono stati ricoverati negli ospedali di Catania sette dei 47 migranti soccorsi ieri a circa 70 miglia a sud di Lampedusa. I migranti, a bordo di un gommone di otto metri lasciato alla deriva, sono stati trasbordati in una motovedetta della Guardia di Finanza e in un mezzo della Guardia costiera. I medici, a bordo del guardacoste, hanno constatato che sette persone, tra cui 5 donne, stavano male. In nottata i rimanenti 40 clandestini sono stati respinti in Libia.
(ANSA) - PALERMO, 5 LUGLIO 2009 - Sono stati ricoverati negli ospedali di Catania sette dei 47 migranti soccorsi ieri a circa 70 miglia a sud di Lampedusa. I migranti, a bordo di un gommone di otto metri lasciato alla deriva, sono stati trasbordati in una motovedetta della Guardia di Finanza e in un mezzo della Guardia costiera. I medici, a bordo del guardacoste, hanno constatato che sette persone, tra cui 5 donne, stavano male. In nottata i rimanenti 40 clandestini sono stati respinti in Libia.
Liste der dokumentierten Zurückweisungen nach Libyen

04 July 2009
Pacchetto sicurezza. Le reazioni delle associazioni
Asgi: ''Momento buio per la democrazia''
BOLOGNA - “E' un momento veramento buio per la storia della nostra democrazia e per la tutela dei diritti umani, un attacco ai principi costituzionali di uguaglianza e libertà”. Questo il commento di Lorenzo Trucco, presidente di Asgi, l'Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, “un monstrum giuridico di cui soffriremo le conseguenze negli anni a venire”. Già negli scorsi mesi Asgi aveva espresso forti critiche ai provvedimenti contenuti nel disegno di legge. In particolare l’associazione aveva lanciato l’allarme sui cosiddetti “bambini invisibili”: per un genitore straniero senza permesso di soggiorno sarebbe infatti impossibile registrare il proprio figlio all’anagrafe. Ma le preoccupazioni riguardano anche gli adulti, a partire dal prolungamento della permanenza nei Cie.
BOLOGNA - “E' un momento veramento buio per la storia della nostra democrazia e per la tutela dei diritti umani, un attacco ai principi costituzionali di uguaglianza e libertà”. Questo il commento di Lorenzo Trucco, presidente di Asgi, l'Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, “un monstrum giuridico di cui soffriremo le conseguenze negli anni a venire”. Già negli scorsi mesi Asgi aveva espresso forti critiche ai provvedimenti contenuti nel disegno di legge. In particolare l’associazione aveva lanciato l’allarme sui cosiddetti “bambini invisibili”: per un genitore straniero senza permesso di soggiorno sarebbe infatti impossibile registrare il proprio figlio all’anagrafe. Ma le preoccupazioni riguardano anche gli adulti, a partire dal prolungamento della permanenza nei Cie.
03 July 2009
Spécial Niger. Sur les routes des exodants à Tchin Tabaraden
[PREMIERE PARTIE]

La strage continua: 459 morti nei primi sei mesi del 2009

02 July 2009
Das Sterben geht weiter: 459 Tote in den ersten sechs Monaten 2009

Η σφαγή συνεχίζεται: 459 άνθρωποι σκοτώθηκαν στους πρώτους μήνες του 2009

The massacre continues: 459 deaths in the first 6 months of 2009

Tabella: migranti intercettati nel Mediterraneo e nell'Atlantico dal 2006 al 2008
Isole Canarie | Andalucia | Canale di Sicilia | Malta | Mar Egeo | totale | |
2008 | 9.089 | 3.017 | 36.900 | 2.700 | 15.315 | 67.021 |
2007 | 12.624 | 3.748 | 20.450 | 613 | 9.240 | 46.675 |
2006 | 32.000 | 5.579 | 19.000 | 311 | 4.000 | 60.890 |
Tabella: migranti intercettati nel Canale di Sicilia e migranti respinti in Libia
2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | |
Migranti intercettati nel Canale di Sicilia* | 14.000 | 13.000 | 17.500 | 19.000 | 20.455 | 36.900 |
Migranti arrestati in Libia e rimpatriati | 43.000 | 54.000 | 47.991 | 53.842 | 30.490 | ** |
**dato non pervenuto
Tabella: vittime dell'immigrazione alle frontiere europee dal 2006 al 2008
Isole Canarie | Andalucia | Canale di Sicilia | Sardegna | Mar Egeo | Altro | Totale | |
2008 | 136 | 216 | 642 | 60 | 181 | 267 | 1502 |
2007 | 745 | 142 | 556 | 65 | 257 | 177 | 1.942 |
2006 | 1035 | 215 | 302 | 0 | 73 | 463 | 2.088 |
Totale | 1916 | 573 | 1500 | 125 | 511 | 907 | 5532 |
Nei nostri archivi trovate i dati sugli anni precedenti divisi per area geografica
Canale di Sicilia | Spagna e Canarie |
Mar Egeo | Mar Adriatico |
Ευρώπη-Φρούριο: 1.502 μετανάστες και πρόσφυγες έχασαν τη ζωή τους το 2008

ΡΩΜΗ- Το εντοπίζει ένας ψαράς, το απόγευμα της 26 Δεκεμβρίου. Το πτώμα έπλεε στα στενά της Μελίγια, τον ισπανικό θύλακα στο Μαρόκο. Πρόκειται για το θύμα νούμερο 1.502 του 2008. Υπάρχει μια μείωση κατά 23% των θανάτων, αφού οι καταγεγραμμένοι νεκροί του 2007 στα σύνορα της ΕΕ έφτασαν τους 1.942 και ήταν λίγο λιγότεροι από τους 2.088 που είχαν καταγραφεί το 2006. Είναι βέβαια δύσκολο να συγκρίνουμε τα στοιχεία, καθότι αφορούν μόνο τα στοιχεία που δημοσιεύτηκαν επίσημα στον Τύπο. Είναι αδύνατον να γνωρίζει κανείς τον αριθμό των ναυαγίων-“φαντασμάτων”… Τέτοια ναυάγια ωστόσο δεν διαφεύγουν της προσοχής των ψαράδων στα στενά της Σικελίας, που συνεχώς πιάνουν στα δίχτυα τους ανθρώπινα πτώματα, ειδικά κοντά στις ακτές της Λιβύης.
Sigue la masacre: 459 muertos en los seis primeros meses de 2009
Traducido para Rebelión por Gorka Larrabeiti

01 July 2009
Legati mani e piedi. Ecco le espulsioni all'aeroporto di Madrid
MODICA, 27 giugno 2009 - Legato mani e piedi come una bestia, mentre un agente in borghese lo blocca a terra, sotto l'aereo in partenza per Dakar. Normale amministrazione all'aeroporto di Barajas, Madrid. Ma stavolta a filmare le violenze della polizia c'è un regista senegalese, Lamine Mbengue, che per caso si trova al gate di imbarco dello stesso volo. E' il 16 giugno del 2009. Il video girato con il telefonino finisce su internet e viene ripreso dalle tv senegalesi. La vicenda di Massamba Seck, questo il nome della vittima dei maltrattamenti della polizia spagnola, diventa pubblica. Lo sdegno è tale che il ministro della giustizia senegalese, Madicke Niang, ha annunciato ieri l'intenzione del suo governo di presentare una "denuncia (...) per atti inumani e degradanti" ai sensi della Convenzione contro la tortura dell'Onu del 1984. Il ministro si è spinto oltre. Ha ricevuto il regista Lamine Mbengue e ha garantito pubblicamente che il governo senegalese gli garantirà protezione. Una affermazione non scontata, vista l'intesa degli ultimi anni tra il presidente Wade e Zapatero nel campo della cooperazione contro l'immigrazione. Stavolta però la Spagna forse ha davvero alzato il tiro. La novità però è che per la prima volta un governo africano ha alzato la testa. Vedremo come andrà a finire. Guardate il video di Mbengue per rendervi conto di che stiamo parlando.
Paese per Paese

Io non respingo! Bilancio della campagna nazionale
Io non respingo! Il programma della campagna nazionale
Dal 10 al 20 giugno 2009: 108 eventi in 65 città italiane
Visualizza la MAPPA Scarica il KIT INFORMATIVO
Perché una campagna nazionale - Le adesioni
Lettera delle donne - Lettera del Tavolo Asilo
Firma la petizione sulla Libia
VIDEO Gheddafi sui respingimenti
Il discorso all'università e la censura delle domande
FOTO La manifestazione a Roma e le proteste alla Sapienza. Cronaca da Piazza Farnese. Centinaia di persone al corteo di Cagliari. La lettera al prefetto di Varese. Le immagini di Pavia, Padova, Pisa, Milano, Arcore e Concorezzo, Firenze, Modena (guarda i video), Siena, Genova, Pinerolo e Barcellona. Guarda il video di Celestini a Roma e del presidio a Agrigento, finito con una retata. Vietata la fiaccolata a Varese. A Castel Volturno permessi di soggiorno in nome di dio. Iniziative anche a Malta. Io non respingo a fumetti
Fini annuncia una missione parlamentare. Ma intanto i respingimenti continuano
Morire di speranza: preghiera ecumenica a Roma
ESPOSTO Le associazioni scrivono all'Ue, all'Onu e al Consiglio d'Europa - La condanna dell'ECRE
Per acquistare la maglietta "Io non respingo", scrivete a associazione.stranamore@gmail.com

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Perché una campagna nazionale - Le adesioni
Lettera delle donne - Lettera del Tavolo Asilo
Firma la petizione sulla Libia
VIDEO Gheddafi sui respingimenti
Il discorso all'università e la censura delle domande
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Morire di speranza: preghiera ecumenica a Roma
ESPOSTO Le associazioni scrivono all'Ue, all'Onu e al Consiglio d'Europa - La condanna dell'ECRE
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Lampedusa, respinti in Libia gli 89 naufraghi soccorsi ieri sera
PALERMO, 1 LUGLIO 2009 - (Adnkronos) - Sono stati respinti e sono gia' arrivati a Tripoli, in Libia, gli 89 immigrati soccorsi ieri sera nel Canale di Sicilia da una nave della Marina Militare. L'unita' della Marina ha trasbordato gli extracomunitari, tra i quali c'erano nove donne e tre bambini, su una motovedetta libica che li ha riportati in Libia da dove erano partiti.
Respinti in Libia altri 89 migranti. Erano a 25 miglia da Lampedusa

Per approfondire:
Respinti in Libia. Le foto esclusive di Paris Match
مصرع وفقد 1030 مهاجر مصرى خلال عام 2008
تقرير جديد لمركز الارض
" لست خطر ، نعم اهاجر بشكل غير قانونى لان الظروف والأوضاع هنا صعبة ومستحيل ايجاد حلول ... احاول ان اعيش ولكنى افشل دائما ... وبالرغم من اعتقالى وتعرضى للموت لكنى لن اتوانى عن تكرار المحاولة لتحقيق حلمى بالعيش فى اوروبا ، ان الموت غرقا بالبحر افضل من الحياة مقهور فى هذا الوطن !! "من تقرير الارض"
" لست خطر ، نعم اهاجر بشكل غير قانونى لان الظروف والأوضاع هنا صعبة ومستحيل ايجاد حلول ... احاول ان اعيش ولكنى افشل دائما ... وبالرغم من اعتقالى وتعرضى للموت لكنى لن اتوانى عن تكرار المحاولة لتحقيق حلمى بالعيش فى اوروبا ، ان الموت غرقا بالبحر افضل من الحياة مقهور فى هذا الوطن !! "من تقرير الارض"
Contatti

Per contattarlo: gabriele_delgrande@yahoo.it
Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni. I viaggi di ricerca sono stati finanziati nel 2008 e 2009 dalla fondazione lettera27.
Il sito riceve in media 2.000 click al giorno, per tre quarti dall'Italia, per il resto da mezzo mondo, grazie alle 19 lingue in cui è tradotto. Il numero massimo di pagine scaricate in un giorno è stato di 12.771, il 7 settembre 2009. Il mese più cliccato è stato settembre 2009, con 95.960 visite per un totale di 51.363 utenti.
Traduzioni
Hanno collaborato e collaborano, in ordine sparso: Vincent Cousi, Stefania Antro, Monika Fritsch, Catalina Pazmiño, Mazhour Hammache, Kawa Saber, Manuel Torralba Molina, Nicola Bavasso, Saverina Bavasso, Marina Maranhão, Petr Krejcir, Pýrýl Erçoban, Natassa Strachini, Massimiliano Beccarisi, Agata Slomska, Gorka Larrabeiti, Laurence Hever, Ismail Ademi, Parvan Oana, Annalisa Maitilasso, Valentina Crespi, Berrima Fatima, Lia Yoka, Claudia Tripiciano, Nikos Nikolaidis, Ole Poulsen, Patricia Villen Meirelles Alves, Renate Albrecht, Karin Leiter, Peter Tsvetkov, Hanny Keulers, Elizabeth Carson, Judith Gleitze. Le traduzioni in arabo sono curate da Aljarida
Al rapporto sulla Libia, "Fuga da Tripoli", hanno collaborato Sara Prestianni, Mussie Zerai, Marco Carsetti, e per le traduzioni Yasha Maccanico e Veronic Algeri
Al rapporto sull'Algeria, "Effetti collaterali", hanno collaborato Ntamag Elom Romeo e Zinahad Boukar Patrice
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