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01 October 2013

Imigranta të vdekur gjatë kufirit të Evropes

Vdekje kufiri. Ndodh nga pothuajse 20 vjet përgjatë kufijëve të Evropës. Zakonisht shkaku është mbytja por nuk mungojnë edhe aksidente rrugore, të vdekur nëpër shkretëtirë ashtu si nëpër rrugët malore me borë, ose të vrarë nga një shpërthim në fushat e minuara greke, nga të shtënat e ushtrisë turke ose nga dhuna e policisë në Libi. Fortress Europe (Fortesa Europë) është një përmbledhje shtypi që mban në jetë prej vitit 1988 deri më sot kujtimin e viktimave të kufirit: 19.144 vdekje të dokumentuara, mes të clave numurohen dhe 8.822 të humbur.

12 July 2012

Venezia: un morto sul traghetto dalla Grecia

Aveva soltanto 23 anni l'ultimo martire della frontiera. Si tratta di un ragazzo afgano, ritrovato senza vita sotto il camion dove si era nascosto per imbarcarsi a Igoumenitsa, in Grecia, su un traghetto turistico diretto a Venezia. Si tratta del quarto morto per soffocamento nei porti italiani dell'adriatico dall'inizio dell'anno. Di seguito i dettagli della notizia sulla stampa italiana.

29 June 2012

Lecce: ritrovato il cadavere di uno dei dispersi

In 84 sbarcano tra i turisti a Leuca ripescato il cadavere di uno dei dispersi 

tratto da Repubblica, di Chiara Spagnolo

LECCE, 29 giugno 2012 - L'ennesimo sbarco dell'estate 2012 in Salento è avvenuto sotto gli occhi dei turisti, intorno alle 19.45 di giovedì sera e ha lasciato a terra almeno 84 persone. Sono stati proprio i passanti ad allertare i carabinieri della Compagnia di Tricase e poi la Capitaneria di porto di Gallipoli, che ha mandato in mare una motovedetta per verificare che non vi fossero migranti in acqua ed evitare un'altra tragedia come quella del 19 giugno.

23 June 2012

Ancona: due morti sul traghetto dei turisti

Ancona, due immigrati morti sul traghetto dalla Grecia 

 tratto da Repubblica

ANCONA, 23 giugno 2012 - Due immigrati sono stati trovati morti e tre in coma sul traghetto Superfast proveniente dalla Grecia e attraccato allo scalo di Ancona nel pomeriggio. A bordo sono stati trovati 18 uomini, dei quali appunto 2 morti e 3 in coma. Non si conosce ancora la nazionalità dei cittadini stranieri, anche se in base ad alcune indicazioni si tratterebbe di cittadini pachistani. Stando alle prime informazioni, sono stati trovati nascosti sotto alcuni Tir e autobus all'interno del garage del traghetto.

19 June 2012

Otto dispersi nel canale di Otranto

Ancora un naufragio alle porte dell'Italia. Sono otto i passeggeri dispersi a poche miglia dalle coste del Salento, in Puglia. Di seguito i dettagli della notizia sulle agenzie stampa.

02 May 2012

Venezia: un morto sul traghetto dalla Grecia


Ancora un morto in frontiera. Si tratta di un ragazzo afgano ritrovato senza vita a bordo di un traghetto di linea sbarcato a Venezia dopo essere partito da Patrasso, in Grecia, a bordo del quale si era nascosto con altri due compagni, per proseguire il proprio viaggio in Europa. Di seguito i dettagli della notizia.

26 April 2012

Calabria: sbarco nella Locride, un morto

Un quarantenne afgano è morto annegato mentre sbarcava sulle coste della Locride, in Calabria, con gli altri 40 passeggeri, in gran parte afgani, con cui era salpato dalla Grecia. Di seguito i dettagli della notizia.

28 January 2012

Grecia: 5 morti sulla rotta per l'Italia

Il progetto era di imbarcarsi per la Puglia salpando dalle coste occidentali della Grecia. L'imbarco era previsto per la notte stessa o nei giorni successivi. Erano partiti apposta da Atene. Nascosti in un camioncino con gli altri compagni di viaggio, almeno una quarantina, tutti afghani. Ma a metà strada il camioncino ha fatto un incidente, si è rovesciato e ha causato la morte sul colpo di cinque di loro. Sono le ultime vittime della Fortezza Europa. Cinque giovani che anziché salire in aereo con un biglietto low cost come facciamo tutti noi, sono stati costretti a spostarsi di nascosto, in clandestinità, come dei criminali, colpevoli di viaggio nei tempi della globalizzazione. Di seguito il dettaglio della notizia.

20 December 2011

Dedicate un aula a Sirwan, morto di confine a 18 anni

Questo post lo dovremmo spedire a tutti i diciottenni d'Italia. E magari chiedere ai loro insegnati di dedicare un'aula delle loro scuole a Sirwan Zahiri. Un diciottenne di quelli come ce ne sono pochi. Disposto a mettere tutto in gioco per realizzare il proprio sogno. A rischiare tutto, anche la vita, per raggiungere il suo obiettivo: cambiare il proprio destino, trovare la felicità, sentirsi finalmente libero. Sirwan non lo conosceva nessuno fino a lunedì scorso. Quando qualcuno ha segnalato alla polizia che quello era il nome del ragazzino trovato senza vita nel pescheto di fianco al casello di Imola lungo l'autostrada A14. Sirwan ci è arrivato così in Europa. Da morto. Dicono che fosse partito dall'Iran e sia stato asfissiato dai gas di scarico del camion nel quale si era nascosto, probabilmente nel porto greco di Patrasso, con l'idea di raggiungere l'Italia a bordo dei traghetti di linea dell'Adriatico, per poi continuare il suo viaggio. Ma qualcosa è andato storto e il viaggio del giovane curdo iraniano è finito così. Sirwan è l'ennesima vittima della fortezza Europa. Dal 1988 sono almeno 18.000. Eppure Sirwan prima di essere vittima è eroe, è un giovane martire della libertà di circolazione. Lui come tutti gli altri che accettano di rischiare la vita per disobbedire a una legge ingiusta. Che è quella della frontiera. Insegnatelo ai nostri adolescenti. Che non esiste ragione per cui viaggiare possa essere considerato un crimine. Che non esiste ragione per cui un ragazzo italiano possa andare in vacanza a Sharm el Sheikh in Egitto con la famiglia, e un suo coetaneo debba morire nascosto sotto un camion per fare lo stesso viaggio. Ed essere ritrovato il giorno dopo abbandonato tra l'erba alta di un campo, come il peggiore dei criminali: un viaggiatore senza carte. Di seguito i dettagli della notizia in un articolo del Corriere.

27 November 2011

Brindisi: recuperato un terzo corpo in mare

Sale il bilancio dei morti del naufragio di Brindisi, dopo il ritrovamento in mare di un terzo corpo senza vita.

BRINDISI: RECUPERATO TERZO CORPO
tratto da Ansa
CAROVIGNO (BRINDISI), 27 NOV - È stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo della terza vittima del naufragio della barca a vela su cui sono giunti ieri a Carovigno decine di immigrati. Il corpo è stato imbragato e viene ora portato a terra. Si tratta di un giovane uomo.(ANSA)

26 November 2011

Brindisi: 2 morti in mare e 30 dispersi

Una barca a vela con circa 80 passeggeri a bordo è naufragata lungo le coste brindisine dopo essersi incagliata contro gli scogli. Finora sono stati recuperati 2 cadaveri, mentre i superstiti accertati sono per il momento 39. Non si esclude che altri sopravvissuti possano essersi allontanati a piedi dal luogo del naufragio. Tuttavia il numero dei dispersi in mare potrebbe essere di decine di persone. Una trentina secondo il racconto dei superstiti. Sono solo le ultime vittime di una lunga e impunita strage. Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell'Europa almeno 17.856 persone. Di cui 2.049 soltanto dall'inizio del 2011. Di seguito i dettagli della notizia sul naufragio di Brindisi.

06 November 2011

Nel mar Adriatico e nello Ionio

Mappa delle coste pugliesi e albanesiNel Mare Adriatico, tra l'Albania, il Montenegro, la Grecia e le coste della Puglia, in Italia, sono morte 696 persone, delle quali 307 sono disperse, la maggior parte negli anni tra il 1991 e il 2004 ai tempi degli sbarghi dall'Albania. La più grave tragedia quella della Kater I Rades, affondata dopo uno speronamento della nave militare Sibilla. Durante gli ultimi anni queste rotte sono state di fatto abbandonate. Gli unici sbarchi registrati sono quelli di piccoli natanti provenienti da navi madre, spesso mercantili, da cui si separano al largo dalle coste italiane. A partire dal 2010 però si registra un'inversione di tendenza, con l'arrivo di 822 persone nel Salento nei primi sette mesi dell'anno, in maggior parte kurdi e afgani imbarcati in Turchia e in Grecia, anche a bordo di barche a vela utilizzate per non insospettire le guardie costiere.
Dati anno per anno

18 October 2011

Calabria: ritrovato il corpo di un uomo caduto in mare

Ancora una vittima sulle frontiere d'Europa. Ancora in Italia. Si tratta di un ragazzo poco più che ventenne, caduto in mare mentre tentava di arrampicarsi sugli scogli insieme agli altri 41 passeggeri con cui era appena sbarcato sabato scorso a Seminara, in provincia di Reggio Calabria. Di seguito trovate i dettagli della notizia.

25 September 2011

Naufragio nello Ionio: 3 annegati al largo di Zakynthos

Ancora una strage su una delle rotte per l'Italia meno conosciute dal grande pubblico. Si tratta del tratto ionico del Mediterraneo. Qui transitano le barche in partenza dalla Grecia e dirette sulle coste calabresi. Venerdi' scorso, 23 settembre, un vecchio peschereccio con a bordo 65 persone tra curdi e afghani si e' rovesciato in mare 90 miglia a sud ovest dell'isola di Zakynthos. La guardia costiera greca e' riuscita a mettere in salvo 62 dei passeggeri. I corpi dei 3 dispesi sono stati ritrovati poche ore dopo da un elicottero che perlustrava quel tratto di mare. Quando avra' fine tutto questo?

30 June 2011

Kater i Rades: amara sentenza di una strage di Stato


“L'ultima cosa che ricordo fu la sensazione di un boato tremendo, come una bomba. Ricordo di aver mollato la ringhiera, mentre pioveva di tutto, sbarre di ferro, vetri, lamiere, pezzi di legno, e quella sensazione di volare nel buio per un tempo interminabile fino all’impatto con l’acqua gelida...”. Era il 28 marzo 1997. Nel Canale d'Otranto, a 25 miglia dalla costa pugliese, la nave della marina militare italiana Sibilla speronava e affondava la nave albanese Kater I Rades. Morirono 108 albanesi. Uomini, donne e bambini. I corpi recuperati furono 81. Quattordici anni dopo, il 29 giugno 2011, dopo tredici ore di consiglio, la corte d'appello di Lecce si è pronunciata sulla strage.

02 April 2011

Ancona: un morto su un traghetto giunto dalla Grecia

Italia 2011. Di frontiera si continua a morire. Ma fa sempre particolare impressione quando a perdere la vita sono ragazzi nascosti nelle stive dei traghetti dei turisti che collegano la Grecia ai porti italiani dell'Adriatico. L'ultima volta è successo oggi ad Ancona. Sul ponte migliaia di viaggiatori in vacanza. Nella stiva un ragazzo che per fare quello stesso viaggio ha perso la vita soffocato dentro il furgone dove si era nascosto per non essere respinto alla frontiera.

Nelle stive di cargo e traghetti

Il mare si attraversa anche sui mercantili, nascosti nella stiva o dentro i container sul ponte del cargo. Succede sia sulle brevi tratte - tra la Grecia e l'Italia, tra la Francia e la Gran Bretagna, e tra il Marocco e la Spagna -, sia sulle rotte a lunga percorrenza, dall'Asia e dall'Africa verso le Canarie nell'Atlantico, verso la Francia, il Belgio e i porti del Baltico, oppure attraverso il canale di Suez alla volta della Turchia. Le condizioni di sicurezza restano bassissime: almeno 154 le vittime documentate, morte per soffocamento o annegamento. Leggi anche i dati sui morti nascosti nei tir.

22 March 2011

Grecia: 3 dispersi sulla rotta per la Puglia

Sono caduti in mare durante le operazioni di soccorso al largo dell'isola greca di Paxoi, nel mar Ionio, mentre navigavano verso la Puglia. E il mare non li ha più restituiti. I dispersi sono tre, tutti e tre uomini. Le ultime vittime della frontiera della fortezza Europa. I dettagli della notizia, sulla stampa greca.

20 January 2011

Quattro afghani espulsi a Termoli

Ieri sono stati fermati quattro ragazzi afgani lungo l'autostrada vicino a Termoli, probabilmente appena scesi da un camion sbarcato da uno dei traghetti della linea Patrasso - Bari. C'è nessuno sul posto che può verificare la situazione? Io intanto ho informato l'ufficio di Roma dell'Alto commissariato dei rifugiati delle Nazioni Unite. Il punto è che in quanto afgani avrebbero diritto a chiedere asilo politico all'Italia, che fra l'altro sa bene quale sia la situazione in Afghanistan visto che in quella guerra ha già perso 36 militari, l'ultimo due giorni fa. E invece pensate il paradosso, li espelliamo come se l'Afghanistan fosse un paese pacificato. Poi di fatto non sono stati messi sull'aereo, hanno solo il foglio di carta che gli intima di andarsene dall'Italia e li costringe a vivere nella clandestinità anziché entrare nei circuiti di accoglienza previsti per chi chiede asilo al nostro paese.

17 January 2011

Grecia: naufragio a Corfù. 21 afghani dispersi

Ventuno vite ingoiate dal mare. Ventuno nomi che mancheranno al futuro dell'Italia e dell'Afghanistan. Cancellati da un naufragio, accaduto nella notte tra sabato e domenica, al largo dell'isola di Corfù, sulla rotta tra la Grecia e l'Italia. È assurdo ma è così. Ormai anche per spostarsi all'interno dell'Unione europea si è costretti a rischiare la vita in mare. Dipende tutto dal colore di quei due cartoncini e dai timbri delle 32 pagine che hanno all'interno. Si chiamano passaporti. Se sono rossi, ci giri il mondo. Ogni altro colore vale poco o niente. A maggior ragione in Grecia. Un paese in crisi che non ha niente da offrire ai nuovi arrivati, ma che è costretta a tenerli in trappola per le politiche dello scarica barile dei paesi del centro Europa. E allora vi ripropongo anche il racconto del mio viaggio in Grecia del 2008. Leggetelo con attenzione, perché non è cambiato un granché da allora. Di seguito invece i dettagli del naufragio. Fra l'altro esprimiamo la nostra gratitudine all'equipaggio del cargo olandese Momentum, che ha tratto in salvo più di 200 persone.

Around 20 Afghan migrants feared drowned off Corfu