La paura di uscire di casa, le voci sui linciaggi dei neri scambiati per i mercenari di Gheddafi, l'occupazione dell'ambasciata a Tripoli e gli appelli alla comunità internazionale perché apra un corridoio umanitario per evacuarli. Filo diretto con la comunità somala a Tripoli. Per la prima volta riusciamo ad avere il polso della situazione dei rifugiati somali bloccati nella capitale libica, da tre settimane teatro di scontri tra le truppe di Gheddafi e la piazza dei ribelli. Si tratta di una sorta di diario da Tripoli, scritto da Asha Sabrie, che dal 17 febbraio tiene i contatti con i somali oltremare. Finora l'unica testata che se ne era occupata in Europa era stata l'edizione somala della radio della Bbc, sul cui sito si può scaricare l'audio di una telefonata a Tripoli, ovviamente in lingua somala.
Il blog di Gabriele Del Grande. Sei anni di viaggi nel Mediterraneo lungo i confini dell'Europa. Alla ricerca delle storie che fanno la storia. La storia che studieranno i nostri figli, quando nei testi di scuola si leggerà che negli anni duemila morirono a migliaia nei mari d'Italia e a migliaia vennero arrestati e deportati dalle nostre città. Mentre tutti fingevano di non vedere.
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11 March 2011
01 September 2010
Shukri. A new life
Il nuovo documentario di Rossella Schillaci, prodotto da Witness di Aljazeera English. La storia di Shukri, una ragazza somala di 31 anni, partita da Mogadiscio lasciandosi alle spalle quattro bambini per approdare finalmente, nel 2008, a Lampedusa, dopo aver attraversato il deserto e il mare, alla ricerca di una nuova vita, a Torino.
22 July 2010
Malta: parlano i somali del respingimento. Un uomo: mia moglie portata in Libia
MILANO - Emergono dettagli inquietanti sull'ultimo respingimento in Libia di sabato scorso effettuato da una motovedetta libica, con personale italiano a bordo, su richiesta delle autorità maltesi. Finora sapevamo che dei 55 passeggeri somali del gommone intercettato a 44 miglia da Malta, 28 erano stati portati a Malta - comprese 5 donne, di cui 3 incinte, e un bambino - e altri 27 respinti in Libia. Oggi sappiamo di più. E possiamo dire con certezza che alcuni nuclei familiari sono stati separati. Che c'è almeno un uomo nel centro di detenzione di Safi, a Malta, che sulla motovedetta diretta in Libia aveva la moglie incinta di sette mesi, e che adesso non la vedrà per anni, e che adesso teme possa accaderle il peggio nelle mani della polizia libica. I dettagli della storia sono stati pubblicati dal Times of Malta, in un articolo a firma di Kurt Sansone.
21 July 2010
Respinti con l'inganno. L'ultima frontiera dei pattugliamenti maltesi

03 September 2009
Un grido da Ganfuda: "Venite a vedere come ci fanno morire"

02 September 2009
In 15 foto le prove del massacro dei somali a Benghazi
ROMA – Adesso abbiamo le prove. Sono quindici foto in bassa definizione. Scattate con un telefono cellulare e sfuggite alla censura della polizia libica con la velocità di un mms. Ritraggono uomini feriti da armi di taglio. Sono cittadini somali detenuti nel carcere di Ganfuda, a Bengasi, arrestati lungo la rotta che dal deserto libico porta dritto a Lampedusa. Si vedono le cicatrici sulle braccia, le ferite ancora aperte sulle gambe, le garze sulla schiena, e i tagli sulla testa. I vestiti sono ancora macchiati di sangue. E dire che lo scorso 11 agosto, quando il sito in lingua somala Shabelle aveva parlato per primo di una strage commessa dalla polizia libica a Bengasi, l'ambasciatore libico a Mogadiscio, Ciise Rabiic Canshuur, aveva prontamente smentito la notizia. Stavolta, smentire queste foto sarà un po' più difficile.
20 August 2009
Benghazi: spunta un testimone. Ecco come li hanno ammazzati
BENGHAZI – C’è un testimone oculare del massacro di Benghazi. Ha assistito personalmente alla strage dei somali nel campo di detenzione di Ganfuda. E l’ha raccontata per telefono a Fortress Europe, sotto stretto anonimato. Ecco come li hanno ammazzati.
Il campo di Ganfuda si trova a una decina di chilometri dalla città di Benghazi. Vi sono detenute circa 500 persone, in maggior parte somali, e poi un gruppo di eritrei, e alcuni nigeriani e maliani. Sono tutti stati arrestati nella regione di Ijdabiyah e Benghazi, durante le retate in città oppure durante la traversata del deserto dal sud. Molti sono dietro le sbarre da oltre sei mesi. C’è chi è dentro da un anno. Nessuno di loro è mai stato processato davanti a un giudice. Ci sono persone ammalate di scabbia, dermatiti e malattie respiratorie. Dal carcere si esce soltanto con la corruzione, ma i poliziotti chiedono 1.000 dollari a testa. Le condizioni di detenzione sono pessime. Nelle celle di cinque metri per sei sono rinchiuse fino a 60 persone, tenute a pane e acqua, e quotidianamente sottoposte a umiliazioni e vessazioni da parte della polizia. La tensione è tale che il gruppo dei detenuti somali decide di tentare l’evasione.

18 August 2009
Libia: interrogazione dei Radicali sul massacro di Benghazi
ROMA - Mentre a Palazzo Chigi fervono i preparativi per il primo anniversario del trattato di amicizia firmato lo scorso 30 agosto 2008 da Berlusconi e Gheddafi a Benghazi, sui banchi del parlamento arriva il dossier della strage commessa dieci giorni fa proprio a Benghazi, nel centro di detenzione di Ganfuda, costata la vita a 20 cittadini somali, uccisi dalla polizia libica durante un fallito tentativo di evasione e una rivolta, secondo quanto riferito dal sito Shabelle Media Network, e verificato da Fortress Europe. I deputati radicali hanno infatti presentato oggi un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri riguardo a questo massacro. Ricordando che soltanto lo scorso 12 agosto il nostro paese ha respinto in Libia un'0ttantina di cittadini somali richiedenti asilo politico, i Radicali hanno chiesto al presidente del consiglio di rinunciare alla visita in Libia il 30 agosto.
16 August 2009
Libia: massacro a Benghazi, 20 somali uccisi dalla polizia

05 May 2009
Somalia – Italia: quelle storie parallele di emigrazione
09 January 2009
Aden: 949 morti nel 2008 sulla rotta yemenita della diaspora somala

01 April 2008
Yemen: ancora una strage dell'esodo somalo, 53 morti
SANAA, 1 Aprile 2008 (Reuters) - Almeno 53 somali sono annegati al largo delle coste dello Yemen in fuga dalla Somalia. Solo 92 dei 145 passeggeri si sono salvati una volta costretti dall'equipaggio a gettarsi in mare e raggiungere a nuoto le coste della provincia di Abyan. La scorsa settimana erano morte altre 75 persone sulle stesse rotte. Lo scorso anno oltre 1.400 persone sono morte durante la traversata del Golfo di Aden, compiuta da almeno 300 imbarcazioni ('ufficialmente' censite) per un totale di oltre 28.000 persone sbarcate in Yemen. Secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) al momento in Yemen si trovano 113mila profughi africani regolarmente censiti; per le autorità yemenite gli immigrati africani sono in totale oltre 750mila
17 December 2007
Yemen: tragico sbarco, morti 56 rifugiati somali
ROMA, 17 dicembre 2007 (tratto da Msf)- Cinquantasei persone sono morte in seguito a un tragico sbarco avvenuto sabato 15 Dicembre nei pressi di Arqa, sulla costa dello Yemen. La drammatica scoperta è stata fatta da un team di Medici Senza Frontiere (MSF) che si trovava sul posto per assistere i rifugiati e i migranti sbarcati dopo la traversata del golfo di Aden. Quando il team di MSF è arrivato sul posto ha inizialmente individuato un gruppo di 49 sopravvissuti, 10 dei quali donne. Poco più lontano si trovavano decine di corpi sparsi su uno spazio di costa lungo 5 km. Il team di MSF ha contato 56 morti, oltre la metà dei quali erano donne e cinque bambini, alcuni molto piccoli. I sopravvissuti hanno raccontato agli operatori di MSF che la barca sulla quale stavano viaggiando si è rovesciata e molti passeggeri sono rimasti intrappolati. Un numero imprecisato di persone potrebbero dunque aver perso la vita.
25 November 2007
Somalia: già 20.000 profughi sbarcati in Yemen nel 2007 e 900 morti
ROMA, 25 novembre 2007 – Non ne parliamo perché è una rotta che non tocca le frontiere europee. Ma nelle acque del Golfo di Aden, tra la Somalia e lo Yemen, si sta consumando una vera carneficina. Dall’inizio dell’anno almeno 20.000 profughi somali, in fuga da un paese dilaniato da anni di guerra civile, hanno raggiunto le coste yemenite, e almeno 800 hanno perso la vita nella traversata. L’ultimo incidente lo scorso 21 novembre, quando 64 profughi sono annegati al largo di Shabwa, dopo che l'imbarcazione a bordo della quale viaggiavano si è capovolta in mare. Lo riferisce l'agenzia ufficiale yemenita Saba. Tra le vittime anche 3 bambini e 7 donne. I 25 sopravvissuti sono riusciti a salvarsi raggiungendo la riva a nuoto. All’inizio di novembre, le autorità yemenite avevano ripescato i cadaveri di 40 profughi annegati. Il 23 ottobre scorso l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) aveva informato della morte di 66 somali, costretti a buttarsi in mare dai trafficanti e annegati.
22 February 2007
Somalia: almeno 37 annegati nel golfo di Aden
ROMA (APCOM), 22 febbraio 2007 - Almeno 37 migranti somali sono annegati al largo delle coste yemenite di Shabwa mentre tentavano di attraversare a nuoto il Golfo di Aden; altri 70 sono stati tratti in salvo dalla guardia costiera di San'a: lo ha riferito oggi all'agenzia di stampa ufficiale yemenita Saba un ufficiale della Guardia costiera dello Yemen, secondo quanto riporta l'agenzia Misna. In base alle prime ricostruzioni le vittime, tra cui 14 donne, sarebbero state trasportate da trafficanti di esseri umani in prossimità della costa prima di essere costrette, come accade di consueto, a gettarsi in mare. Lo scorso anno oltre 1.400 persone sono morte durante la traversata del Golfo di Aden, compiuta da almeno 300 imbarcazioni ('ufficialmente' censite) per un totale di oltre 28.000 persone sbarcate in Yemen. Secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) al momento in Yemen si trovano 113mila profughi africani regolarmente censiti; per le autorità yemenite gli immigrati africani sono in totale oltre 750mila
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