Il comunicato dell'Acnur dopo la distruzione del campo dei rifugiati a Patrasso
ATENE, 14 luglio 2009 - L’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime preoccupazione per la sorte di centinaia di migranti irregolari, fra i quali anche richiedenti asilo e rifugiati, in seguito all’abbattimento durante il weekend del campo spontaneo di Patrasso, in Grecia. Nella mattinata di domenica (12 luglio) le autorità greche sono intervenute ed hanno smantellato il campo. Durante l’operazione sono stati individuati 44 minori non accompagnati e trasferiti presso uno centro di accoglienza specializzato a Konitsa, nel nord della Grecia. Altri 20-25 richiedenti asilo registrati sono stati identificati e trasferiti in alloggi a Patrasso, mentre un numero imprecisato di residenti del campo privi di documenti sono stati arrestati e condotti alla stazione di polizia di Patrasso.
Dopo lo sgombero dei residenti nel campo è divampato un incendio le cui origini sono sconosciute. L’UNHCR afferma da tempo che il campo non forniva condizioni di alloggio adeguate ai residenti. Ciò nonostante, l’UNHCR prende atto con preoccupazione che nessuna soluzione abitativa alternativa è stata prevista per la maggior parte degli ex residenti. Molti di essi, inclusi richiedenti asilo registrati, hanno abbandonato il campo prima dello sgombero e di loro si sono perse le tracce. Si teme che molti di loro siano ora senzatetto.
L’UNHCR ha ripetutamente esortato le autorità greche a migliorare le condizioni di accoglienza per i richiedenti asilo. La mancanza di servizi di interpretariato e di assistenza legale presso la stazione di polizia di Patrasso limita la capacità delle autorità di ricevere e vagliare le domande di asilo. Un numero significativo dei richiedenti asilo identificati recentemente sono minori; l’UNHCR desidera collaborare con le autorità greche affinché siano trovate soluzioni adeguate per queste persone. E’ importante che tutti i richiedenti asilo coinvolti in questa operazione non siano espulsi dal paese prima che venga condotta un’appropriata valutazione del loro bisogno di protezione.
In un'altra vicenda che desta preoccupazione per l’UNHCR, la settimana scorsa è stata adottata in Grecia una nuova legge che decentra il processo decisionale relativo alle domande di asilo in prima istanza presso 50 uffici di polizia in tutto il paese. La legge abolisce inoltre la commissione d’appello in favore di un riesame da parte del Consiglio di Stato, dove verrebbero considerati solo aspetti giuridici formali e non revisionati eventuali errori di fatto. Questi nuovi sviluppi legislativi rischiano di rendere ancora più incerto l’accesso alla protezione in Grecia.
L’UNHCR riconosce la pressione esercitata in Grecia dal fenomeno migratorio e continua a reiterare la propria disponibilità a cooperare con le autorità greche per migliorare la procedura di asilo nel paese. Nel 2008 in Grecia sono state quasi 20.000 le domande di asilo. Nel corso dell’anno è stata accordata la protezione internazionale a sole 379 persone.