17 July 2009

Passa il pacchetto in-sicurezza. 650.000 persone diventano illegali

ROMA, 3 luglio 2009 - Ieri il Senato ha dato il via libera al pacchetto sicurezza. Manca soltanto la firma del presidente della Repubblica e 650.000 cittadini del nostro paese diventeranno illegali. Non per i crimini commessi. Ma per la semplice presenza sul suolo italiano senza un adeguato documento di soggiorno. Vivono e lavorano nel nostro paese da anni. Non hanno i documenti perché nel labirinto della nostra burocrazia un contratto di lavoro non è sufficiente ad avere un permesso di soggiorno. E perché i permessi scadono, e basta un cavillo per non poterli rinnovare. La clandestinità è la prima tappa forzata della maggior parte dei percorsi migratori in questo paese. Una tappa che ora è equiparata a un reato. C'è chi le ha già chiamate le nuove leggi razziali. Di sicuro c'è che centinaia di migliaia di persone si troveranno costrette a vivere ai margini. Rischiano di essere arrestate e detenute fino a sei mesi nei centri di identificazione e espulsione. Senza i documenti avranno paura di andare in ospedale, di iscrivere i figli a scuola, di registrare i nuovi nati all'anagrafe e non potranno sposarsi. E chi affitta loro la casa rischia il carcere. Come succedeva fino agli anni Novanta agli italiani clandestini in Svizzera. Non solo abbiamo rimosso la nostra storia di emigrati. Abbiamo saputo fare peggio degli altri.


Vi riproponiamo un servizio di Presa Diretta, trascorso l'anno scorso dalla Rai. Parla di noi. Di quando noi eravamo loro. Trattati come braccia, quando eravamo uomini. Dopo averlo visto, andate a visitare la nostra pagina sulla memoria dell'emigrazione italiana e troverete molte altre tristi analogie. Ancora una volta la storia non ci ha insegnato niente