AGRIGENTO, 22 luglio 2009 - Omicidio volontario. Con questa accusa la Corte di Agrigento ha condannato ieri in primo grado il pescatore barese, comandante Ruggiero Marino. Il 10 gennaio 2008 ributtò in mare uno dei passeggeri di un gommone alla deriva intercettato al largo di Lampedusa. La vittima, un 37enne somalo di nome Mohamud Ahmed Mohamed, detto Sanwà, morì annegato. Marino dovrà scontare 12 anni di carcere. La pena è stata ridotta di un terzo per il rito abbreviato. Al comandante sono state riconosciute le attenuanti generiche essendo incensurato. Marino è stato anche condannato a risarcire un gruppo dei compagni di viaggio di Sanwà, che si erano costituiti parte civile.
Intanto lo stesso Tribunale di Agrigento ha rinviato a ottobre la sentenza del processo alla Cap Anamur e ai pescatori tunisini, accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per aver salvato dei naufraghi a mare