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20 June 2009

Io non respingo. Le adesioni

Sono centinaia le associazioni e i singoli cittadini che hanno aderito alla campagna IO NON RESPINGO promossa da Fortress Europe, Asinitas onlus e dagli autori di "Come un uomo sulla terra"

Io non respingo: la mappa delle iniziative

ROMA, 3 giugno 2009 - Da Torino a Cagliari, da Roma a Milano. Sono già 108 le iniziative che hanno aderito alla campagna nazionale IO NON RESPINGO lanciata da Fortress Europe, dagli autori di "Come un uomo sulla terra" e Asinitas in occasione della visita di Gheddafi in Italia. Consultate il programma su Googlemap

Io non respingo Arcore e Concorezzo


Le foto delle iniziative a Concorezzo, dove il 20 giugno è stato proiettato "Come un uomo sulla terra", seguito da un dibattito con Cristina Sebastiani, Ilaria Scovazzi e Luciano Mulbauer. E a Arcore, dove il 21 giugno si è tenuto una festa con aperitivo multietnico e dj set afro. A cura dell'associazione Angolo Giro di Casatenovo. A seguire aperitivo multietnico, serata danzante con musica etnica e danze straniere dal vivoAderiscono: gruppo giovani di centro-sinistra Concorezzo, MI, Arci Blob di Arcore, Progettomondo Mlal di Casatenovo (LC), Angolo Giro di Casatenovo (LC), NO MAS di Barzago, Uniti nella diversità di Concorezzo, Lado a Lado di Concorezzo

Io non respingo Modena


20 giugno 2009 - Proiezione di "Come un uomo sulla terra" alle ore 20:30 presso i Giardini Ducali di Modena (Circolo Pernilla). Seguirà dibattito sui respingimenti in mare e il diritto d'asilo con Vittorio Iervese, (Professore di Sociologia dei processi culturali all'Università di Modena e Reggio Emilia) e Fausto Giannelli (Giuristi democratici)L'iniziativa è promossa dall'Associazione VoiceOff e dall'associazione Moxa-Modena per gli Altri Onlus, in collabroazione con il Comune di Modena, Ufficio Cooperazione internazionale, Università di Modena e Reggio Emilia

IO NON RESPINGO! Il programma della campagna nazionale

L'elenco aggiornato dei 108 eventi
in programma dal 10 al 20 giugno
della campagna nazionale "IO NON RESPINGO!"

Visualizza la MAPPA
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LE RAGIONI DI UNA CAMPAGNA NAZIONALE

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DELLE MANIFESTAZIONI A CUI PARTECIPATE

19 June 2009

Io non respingo Siena

Azione teatrale, espressione d'arte collettiva e dibattito all'Orto de' Pecci, Ambulatorio Migranti Siena

Io non respingo Genova

Raccolta firme per la petizione, presso il Suq Festival Multietnico, al porto antico, Movimento Nuovi Profili

16 June 2009

Io non respingo Firenze

La manifestazione a piazza Santo Spirito il 16 giugno 2009


Con l'adesione di: Comunità delle Piagge, Pax Christi Firenze, Amnesty Firenze, Gruppo Villa Guicciardini, l'Altracittà, Perunaltracittà, Cabina Teatrale Saverio Tommasi, Centro per le culture di Firenze, centro documentazione Carlo Giuliani, Laici comboniani Firenze, Cittadini senza confini

15 June 2009

Fini: missione parlamentare nei campi libici

ROMA, 15 giugno 2009 - "Auspico che una delegazione di deputati italiani possa recarsi presto in visita ai campi libici di raccolta degli immigrati per verificare il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo sanciti delle Nazioni Unite e dal Trattato di Bengasi, con particolare riguardo ai richiedenti asilo e ai perseguitati politici". Si legge nel discorso che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, avrebbe dovuto pronunciare durante l'incontro con Gheddafi lo scorso 12 giugno, poi annullato per il ritardo di oltre due ore del leader libico.

13 June 2009

Io non respingo Pisa

A Pisa, il corteo del centro sociale Rebeldia sotto sgombero, il 13 giugno 2009



GUARDA IL VIDEO DEL CORTEO

Io non respingo Cagliari

Centinaia di persone hanno partecipato al corteo antirazzista per le vie del centro di Cagliari il 12 giugno 2009. La manifestazione si è conclusa lanciando dei fiori in mare, in memoria delle vittime dell'emigrazione



Foto di Sandro Martis


La manifestazione è stata promossa da Gruppo locale di Cagliari ACTIONAID - AFRICADEGNA - AIFO - AMICI DI SARDEGNA onlus - AMICI DI VIVIANA - ASECON ong - ASSOCIAZIONE OSCAR ROMERO - CAGLIARI SOCIAL FORUM - CISV SARDEGNA - CITTA’ CICLABILE - COMUNITA’ “LA COLLINA” Serdiana - CO.SA.S. - DEGGO - EMERGENCY Cagliari - INGEGNERIA SENZA FRONTIERE Cagliari - LOS QUINCHOS - LUNA D’ORIENTE - MANI TESE Cagliari - PARADA - RETE RADIE’ RESCH Cagliari - SARDEGNA PALESTINA - SAVE THE CHILDREN Cagliari - SHIATSU DO onlus Nazionale - SHIATSU DO SARDEGNA onlus - SPAZIO 058 OPERATORI DI PACE - SUCANIA - UAAR circolo di Cagliari

12 June 2009

Il discorso di Gheddafi alla Sapienza

ROMA, 12 giugno 2009 – Lezione di democrazia alla Sapienza. Sale in cattedra uno dei dittatori più criticati degli ultimi 40 anni: il colonnello Mu‘ammar Gheddafi, al potere in Libia dal colpo di Stato del 1969, pur non rivestendo nessuna carica ufficiale. Circondato da una trentina di guardie del corpo in borghese e da tre donne della guardia personale in mimetica, il leader libico ha tenuto il suo discorso ieri pomeriggio, in un’Aula Magna gremita di studenti e completamente militarizzata. Ai giornalisti, relegati in tribuna, gli uomini in borghese della Polizia hanno addirittura vietato di fare domande e di alzarsi per scattare fotografie. Gheddafi ha scelto bene l’attacco del suo discorso: il colonialismo e le responsabilità italiane per le stragi commesse in Libia sotto il fascismo dagli uomini al comando del generale Graziani. Una triste pagina del passato, che “andrebbe inserita nei libri di scuola italiani”. Una pagina che comunque Gheddafi considera chiusa con la firma del trattato di amicizia con il nostro paese, avvenuta a Bengasi lo scorso 30 agosto 2008. Un trattato che, caso unico al mondo, ha previsto un risarcimento per i danni causati dal colonialismo: si tratta dei 5 miliardi di euro che l’Italia verserà a Tripoli nei prossimi 20 anni per la costruzione di infrastrutture. Un atto dovuto secondo il Colonnello. Un esempio da seguire per tutti gli Stati colonizzatori.

Io non respingo. La lettera al prefetto di Varese

Ecco la lettera consegnata al prefetto di Varese, insieme a una copia di "Come un uomo sulla terra" e di "Mamadou va a morire", lo scorso 12 giugno dai rappresentati di Donne in nero, Uisp, Acli, Ipsia, Anolf, Sanità di Frontiera, Cgil, Cisl e Uil

11 June 2009

VIDEO Censura alla Sapienza. Per Gheddafi niente domande scomode

"Siamo gli studenti dell'Onda...". Con sorpresa del Rettore Luigi Frati, una ragazza del movimento studentesco prende la parola e inizia a leggere un comunicato critico sui respingimenti in Libia e sulla natura dell'incontro con Gheddafi. Un attimo di imbarazzo ma poi le viene prontamente tolto il microfono. L'ultima domanda è allora affidata a una ragazza della prima fila, che si complimenta con Gheddafi e chiede notizie dei disabili in Libia. Pochi minuti dopo, il dittatore se ne uscirà tra i fischi di parte degli studenti.



Video di Luisa Bianco, una studentessa presente in aula

VIDEO Gheddafi parla dei respingimenti alla Sapienza

"Gli africani purtroppo sono degli affamati, non dei politici. Gente che cerca cibo. Cercano vestiario, rifugio. Sono poveri, affamati, non praticano la politica". Il leader libico regala una perla di ipocrisia nel suo incontro con gli studenti alla Sapienza, l'11 giugno 2009, mentre dalla platea un professore si sgola citando le accuse di Amnesty International



Video di Luisa Bianco, una studentessa presente in aula

Io non respingo Pinerolo

"Africa - Afriche", una maratona di eventi attraverso l'intero continente, a Pinerolo e Torre Pellice aderisce a "Io non respingo". Dall'11 giugno al 5 luglio, cinema, concerti e cucina. Programma. Organizzano CIRCOLO ARCI STRANAMORE e CIRCOLO ARCI FARE NAIT. Contatti: associazione.stranamore@gmail.com, fare-nait@libero.it

Piazza Farnese raccontata da Raffaella Cosentino

Tra le varie cronache della manifestazione comparse sulla stampa, abbiamo scelto questo articolo, scritto da Raffaella Maria Cosentino e pubblicato da Redattore Sociale

A piazza Farnese il funerale laico dei migranti morti in mare

Proseguita fino alla tarda serata di ieri a Roma la manifestazione di protesta ''Io non respingo'' con canti, poesie e testimonianze. Denunciati i lati oscuri del trattato Italia-Libia: deportazioni, lager, vendita di esseri umani

ROMA, 11 giugno 2009 – Asmerom Tecleab, come dice il suo nome, viene da Asmara. “Vorrei dire tante cose ma non ho le parole”, si scusa. Non conosce bene la nostra lingua. Solo 8 mesi di italiano alle spalle non bastano per raccontare quanto è pericolosa la Libia e quanta paura fa il mare. “Viaggio”, “sepoltura”, “ritorno”, “morte”, “speranza”:di questo parlano le voci che si levano nel crepuscolo di piazza Farnese. Canti, poesie, letture di attori e di migranti si alternano tra le due fontane e il palazzo maestoso che dà il nome alla piazza. Una cornice solenne per un funerale laico. Così la protesta delle associazioni - Fortress Europe, Asinitas onlus, gli autori di “Come un uomo sulla terra”, e le scuole di italiano per stranieri della capitale - per chiedere a Italia e Libia il rispetto dei diritti umani passa per il rito collettivo del ricordo dei morti in mare. Degli annegati privati del nome e dei documenti, ingoiati dal Mediterraneo senza tombe e senza una parola pubblica a commemorarli. “Quante stelle sono cadute?” recita un cartellone. Mostra una barca in mare tra l’Africa e l’Italia, carica di profughi sotto un cielo di stelle cadenti. Il disegno nasce dalle parole di Asmeron, scritte nel suo italiano semplice per la scuola di Asinitas. Un ventottenne eritreo con una laurea in matematica che a Roma non vale nulla. Asmeron il rifugiato politico, insegnante nella sua vita passata, che ora non trova lavoro. Racconta alla piazza una leggenda del suo popolo: quando cade una stella si dice che qualcuno stia morendo. E allora per ogni tragedia del mare il cielo è illuminato “con la luce di tutti quelli che hanno perso la vita”, dice ai manifestanti seduti in semicerchio attorno a lui.

Foto della manifestazione a Roma in Piazza Farnese


SCHERMO INTERO

Roma, 10 giugno 2009. Io non respingo. Foto di Rachele Masci, Paola Micalizzi e Andrea Segre

Audio: Gabriele Del Grande racconta la manifestazione di Piazza Farnese

Io non respingo Pavia

Il Circolo Pasolini di Pavia crea uno striscione in piazza della Vittoria con le impronte delle mani deu partecipanti, l'11 giugno 2009


SCHERMO INTERO