29 September 2007

La notte del destino


Il sole tramonta sui terrazzi rosa di El ‘Ayun, a metà strada tra il deserto e il mare. E, vorace, la notte prende a morsi gli ultimi lampi di luce del giorno alle porte, lungo un orizzonte di dune e cavi dell’alta tensione. Un militare sfoglia il mio passaporto con una torcia e mi legge negli occhi. Che viene a fare un turista italiano in città? È l’ultimo dei tre posti di blocco lungo l’unica strada diretta a sud e di nuovo il mio nome viene scritto nel registro degli ingressi. Dieci minuti dopo, le porte dell’autobus si aprono su un’affollata strada del centro illuminata a giorno dalle insegne dei negozi, le luci delle bancarelle e i faretti della moschea. Donne protette dai veli di coloratissime melhfas e uomini nascosti sotto turbanti neri e larghe daraá bianche o azzurre, si perdono tra le facce chiare di ragazzi in blue jeans e camicia. Mi addentro tra bancarelle di scarpe, insegne di piccoli funduq e negozi di cellulari. Ho appuntamento con un corriere segreto in una vicina teleboutique.

28 September 2007

Strasburgo: all'Europarlamento il caso dei tunisini

ROMA, 28 settembre 2007 - Il 26 settembre si sono svolte a Strasburgo una sessione plenaria del Parlamento Europeo sui temi dell’immigrazione e del controllo delle frontiere (vedi video), e nel pomeriggio, una conferenza stampa ed una audizione degli avvocati e delle associazioni impegnati sul caso dei sette pescatori tunisini sotto processo ad Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dopo avere salvato 44 migranti alla deriva nel Canale di Sicilia.

22 September 2007

Frattini: desde 2008 Frontex en las aguas líbicas

italianoespañol
FIRENZE, 22 septiembre 2007 – Seran permanentes, en 2008, las rondas Frontex contra la migración clandestina en el Canal de Sicilia, en las que también participará Libia. El plan de acción está listo, según lo que afirma el comisario Ue Franco Frattini, que intervino en la Conferencia nacional sobre la migración en Florencia. Y a los 34 millones de euros de la balanza 2007 de Frontex, se han añadido 30 millones más de los fondos Libe. La misión Nautilus en el Canal de Sicilia, retomada el 10 septiembre de 2007, “durará unos meses”. Además Frattini desea unas rondas de vigilancia permanentes en el Atlántico y en el Canal de Sicilia a partir de 2008. Con una novedad: la colaboración con Libia, a la cual en cambio la Ue ofrece un sistema electrónico de control de las fronteras Sur con Niger, Chad y Sudan. Frontex ya tiene un oficial de unión con el Gobierno líbico, un alto funcionario del Ministerio del Interior líbico. Frattini pronto enviará una misión a la frontera Sur del País para verificar las necesidades de patrulla y para instalar el abastecimiento para la vigilancia electrónica de las fronteras. Esto ya había sido declarado por el Ministro italiano del Interior Giuliano Amato el 18 de septiembre. En cambio, Libia se habría comprometido en la participación de las rondas conjuntas de Frontex en el Canal de Sicilia, según el modelo desarrollado en Senegal y en Mauritania.

Frattini: Frontex ab 2008 in lybischen Gewässern

italianoespañol
FIRENZE, 22 September 2007 - "Ab 2008 werden die Frontex-Patroullien gegen klandestine Migration im Sizilien-Kanal, an welchen auch Lybien teilnehmen wird, in permanenter Weise stattfinden. Der Aktionplan hierzu ist fertiggestellt", bestätigte EU-Komissar Franco Frattini während der nationalen Migrationskonferenz in Florenz. "Ausserdem sind der Billanz der 34 Millonen Euro von Frontex 2007, weitere 30 Millonen aus den lybischen Fonds hinzugefügt worden. Die Mission Nautilus im Sizilien-Kanal, die am 10. September wieder aufgenommen wurde,"wird einige Monate dauern".

Agrigento: in libertà i comandanti, sentenza del Riesame

AGRIGENTO, 22 settembre 2007 - Tornano in libertà i due comandanti dei pescherecci tunisini finiti in carcere lo scorso 8 agosto, dopo che avevano soccorso 44 naufraghi a una trentina di miglia da Lampedusa. Il Tribunale del riesame di Palermo. ha accolto l'istanza della difesa, ordinando la scarcerazione di Abdelkarim Bajoudtt e Anbdlbasset Zenzri. I due si trovavano ai domiciliari in un centro dei padri comboniani a Licata con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le motivazioni del Riesame non sono ancora note, ma la difesa ha espresso soddisfazione. Il processo però continua. La prossima udienza si celebrerà lunedì 24 settembre nel Tribunale di Agrigento.

Frattini: dal 2008 Frontex nelle acque libiche

italianoespañol
FIRENZE, 22 settembre 2007 – Diventeranno permanenti, nel 2008, i pattugliamenti Frontex contro l’immigrazione clandestina nel Canale Sicilia, a cui parteciperà anche la Libia. Il piano è pronto. Lo sostiene il commissario Ue Franco Frattini, intervenuto alla Conferenza nazionale sull’immigrazione a Firenze. E sul piatto sono già stati messi altri 30 milioni di euro dei fondi Libe, che si aggiungono ai 34 milioni di euro del bilancio 2007 di Frontex. La missione Nautilus nel Canale di Sicilia, ripresa il 10 settembre 2007, “durerà alcuni mesi”. Non solo. Frattini si augura pattugliamenti permanenti nell’Atlantico e nello Stretto a partire dal 2008. Con una novità: la sempre più vicina collaborazione della Libia, a cui in cambio l’Ue offre un sistema elettronico di controllo della frontiera sud con Niger, Chad e Sudan. Frontex ha già un ufficiale di collegamento con il Governo libico, un alto funzionario del Ministero dell’Interno libico. Presto Frattini invierà una missione alla frontiera sud del Paese per verificare le esigenze di pattugliamento e per poi installare le forniture per la sorveglianza elettronica delle frontiere. Lo aveva già annunciato Amato il 18 settembre. In cambio la Libia si sarebbe impegnata a partecipare ai pattugliamenti congiunti di Frontex nello Stretto, sul modello di quanto fatto in Senegal e Mauritania. Insomma, ammette Frattini, “l’obiettivo è bloccare tutto nelle acque libiche, intorno ai porti della partenza”. L’Ue collabora già con la Libia, attraverso un programma di rimpatrio assistito dell’Oim in Niger e Chad, finanziato con i fondi Aeneas, di cui avrebbero beneficiato, secondo Frattini, già alcune centinaia di persone.

18 September 2007

Roma: libertà agli eritrei di Misratah!

ROMA, 18 settembre 2007 – Un centinaio di immigrati eritrei hanno manifestato questa mattina a Roma davanti all’Ambasciata eritrea per poi confluire in un sit-in davanti al Parlamento. Chiedono la democratizzazione dell'Eritrea e il rilascio dei 600 richiedenti asilo eritrei detenuti in Libia durante operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina verso l'Italia. All’ambasciatore è stata consegnata una lettera delle associazioni (Ahcs, Aiei, Ahei, Asper, Mossob, Asdge, Pde), e una delegazione è stata ricevuta dal segretario personale della Presidenza della Camera, Giuseppe D’Agata.

Libia: acuerdo UE, silencio sobre los crímenes

italianoespañol
ROMA, 18 septiembre 2007 - "Hemos obtenido la autorización para seguir adelante con el suministro a Libia de material para un sistema de vigilancia electrónica de sus fronteras sur” es lo que ha dicho hoy el Ministro del Interior Italiano Giuliano Amato, tras acudir al Consejo UE de Asuntos Interiores. Amato comentó que la Unión Europea, durante las negociaciones para solucionar el caso de las enfermeras búlgaras ,“se había comprometido” a garantizar su ayuda a Trípoli en la vigilancia de la frontera meridional: “hoy hemos logrado obtener el mandato para la Comisión, de manera que se pueda cumplir con el acuerdo firmado por la Comisaria de Relaciones Exteriores y Política Europea de Vecindad, Benita Ferrero-Waldner, y el Viceministro de Asuntos Exteriores de Libia, Abdullati Abrahim Al Obeidi, justo cuando se acababa de encontrar una solución al caso de las enfermeras búlgaras. En la 'cláusula 5' - ha vuelto a recordar Amato – la Unión Europea se comprometía a equipar Libia con un sistema de vigilancia electrónico de la frontera sur. Hoy hemos logrado el mandado para seguir adelante”.

Bari: 470 iracheni e afgani respinti nel 2006

ANCONA, 18 settembre 2007 - Non è servito a niente il comunicato stampa con cui, lo scorso 11 settembre 2007, il Cir esprimeva "grave preoccupazione" per i respingimenti di iracheni verso la Grecia dal porto di Ancona. E non è servita a niente la visita del responsabile della sezione Protezione dell'Alto commissariato delle Nazioni uniten (Acnur), Paolo Artini, al capo della polizia di frontiera del porto di Bari, Roberto Rossetti, lo scorso 13 settembre. I respingimenti illegali dei profughi iracheni e afgani dai porti dell'Adriatico continuano. E le cifre che trapelano da Bari sono allarmanti.


Libia: accordo con l'Ue, silenzio sui crimini

italianoespañol
ROMA, 18 settembre 2007 - "Abbiamo ottenuto oggi il mandato per andare avanti sulla fornitura di materiale alla Libia per un sistema di sorveglianza elettronica delle sue frontiere sud": lo ha detto oggi il ministro degli Interni, Giuliano Amato, al termine del Consiglio Ue Affari Interni. Amato ha ricordato che l'Unione aveva "promesso" a Tripoli, nell'ambito della soluzione del caso delle infermiere bulgare, l'impegno ad un aiuto per la sorveglianza del confine meridionale libico: "oggi siamo riusciti ad ottenere il mandato per la Commissione affinchè metta in atto l'accordo firmato dalla Commissaria alle relazioni esterne e alla politica europea di vicinato, Benita Ferrero-Waldner, e il vice ministro degli esteri libico, Abdullati Abrahim Al Obeidi, subito dopo la soluzione del caso delle infermiere bulgare. In una 'clausola 5' - ha ricordato Amato - l'Unione si impegnava a fornire e montare alla Libia un sistema di sorveglianza elettronico della frontiera sud. Oggi abbiamo ottenuto il mandato per andare avanti".

11 September 2007

Misratah: manifestazione internazionale per il rilascio degli eritrei

ROMA, 11 settembre 2007 - Un sit-in davanti alle ambasciate dell'Eritrea di mezza Europa per chiedere la liberazione dei 600 eritrei detenuti a Misratah, in Libia. Lo organizzano le associazioni eritree per il 18 settembre. La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in diverse capitali europee, si terrà anche a Roma. All'Eritrea le associazioni chiedono la liberazione di tutti i detenuti politici, obiettori di coscienza, leader religiosi. E al governo italiano domandano il rilascio di un visto di ingresso ai tanti cittadini eritrei riconosciuti rifugiati dall'UNHCR, e attualmente bloccati nelle carceri in Libia, arrestati perchè candidati all'emigrazione clandestina. Per combattere l' ingresso clandestino dei richiedenti asilo politico, sostengono le associazioni, ci deve essere un ingresso regolare protetto per questa categoria di persone, con programmi di resettlment. Fortress Europe aderisce all'iniziativa.

10 September 2007

Agrigento: free 5 fishermen, house arrests for the captains

françaisenglishitaliano
ROME, 10th Septembre 2007 - The Prefecture of Agrigento authorized this morning the release of the seven Tunisian fishermen arrested the 8th August having saved 44 shipwrecked migrants off Lampedusa, and accused of illegal migration abetting. The two captains remain in house arrests. The decision was taken from the president of the penal section of the Agrigento Court, Luigi Patronaggio. The defendants - Mohammed Lamine Bayyoudh, Abdel Krim Bayyoudh, Kamel to you Ben-Khalifa; Hamza Braham; Abdel-Wahid Ghafouri; Lassaad Gharrad; Abdel-Basset Jenzari - are the two captains and the five members of the crew of the Morthada and el-Hedi fishing boats, still seized. The five will come back to Teboulba, in Tunisia, in order to meet their families after one month in jail, during which they were not allowed to call at home. Meanwhile the process goes on. The 20th September the audiences will resume with the examination of two of the defendants. The fishermen risk from one to fifteen years of detainment. The prosecutor, Santo Fornasier, lightened the charge from the article 12 paragraph 3 to the article 12 paragraph 1.

Agrigento: liberés 5 pêcheurs, aux domiciliaires les capitaines

françaisenglishitaliano
ROME, 10 septembre 2007 - La préfecture d'Agrigente a autorisé ce matin la libération des sept pêcheurs tunisiens arrêtés le 8 août 2007, quand ils sauvèrent 44 migrants à la dérive au large de Lampedusa, et accusés d’encouragement de l’immigration illégale. Les deux capitaines restent aux arrêts domiciliaires. La décision a été prise par le président de la section pénale du Tribunal d'Agrigente, Luigi Patronaggio. Les imputés - Mohamed Lamine Bayyoudh, Abdel Krim Bayyoudh, Kamel à toi Ben-Khalifa ; Hamza Braham ; Abdel-Wahid Ghafouri ; Lassaad Gharrad ; Abdel-Basset Jenzari - sont les deux capitaines et les cinq membres de l’équipage des bateaux de pêche Morthada et el-Hedi, toujours saisis. Les cinq reviendront à Teboulba, en Tunisie, afin de rencontrer leurs familles après un mois en prison, dans lequel on ne leur a pas permis d'appeler à la maison. En attendant le procès continue. On repart le 20 septembre avec l'examen de deux des imputés. Le pêcheurs risquent d'un à quinze ans de détention. Le procureur, Santo Fornasier, a requalifié le délit du paragraphe 3 de l'article 12 au paragraphe 1.

Agrigento: scarcerati i pescatori tunisini; audizione a Strasburgo

françaisenglishitaliano
ROMA, 10 settembre 2007 – Liberi con riserva. La prefettura di Agrigento ha autorizzato questa mattina la scarcerazione dei sette pescatori tunisini finiti sotto processo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver soccorso in mare 44 migranti alla deriva lo scorso 8 agosto e averli poi sbarcati a Lampedusa. I due comandanti rimangono però agli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal presidente di turno della sezione penale del Tribunale di Agrigento, Luigi Patronaggio. Gli imputati - Mohammed Lamine Bayyoudh, Abdel Krim Bayyoudh, Kamel Ben-Khalifa; Hamza Braham; Abdel-Wahid Ghafouri; Lassaad Gharrad; Abdel-Basset Jenzari – sono i due capitani e i cinque membri dell’equipaggio dei motopescherecci Morthada e el-Hedi, ancora sottosequestro. I due capitani sono agli arresti domiciliari presso un centro di accoglienza dei padri comboniani, a Licata. Gli altri cinque torneranno a Teboulba, in Tunisia, dove potranno riabbracciare le famiglie dopo un mese di detenzione in cui nemmeno era stata concessa loro la possibilità di telefonare a casa. Il processo però non si ferma. Le udienze riprendono il 20 settembre, proprio con l’esame di due degli imputati. I sette rischiano da uno a quindici anni di detenzione. Il pm, Santo Fornasier, ha chiesto la derubricazione del reato da articolo 12 comma 3 ad articolo 12 comma 1. Il reato contestato è il favoreggiamento dell’ingresso illegale.

05 September 2007

Agrigento: manifestazione solidarietà tunisini il 7 settembre

LIBERIAMOLI !

Solidarietà ai 7 pescatori tunisini in carcere ad Agrigento
Venerdì 7 settembre 2007 ore 11,00 SIT-IN davanti alla Prefettura di Agrigento

PER CHIEDERE :
  • L’IMMEDIATA SCARCERAZIONE DEI 7 PESCATORI TUNISINI che da oltre 20 giorni si trovano ingiustamente reclusi nel carcere di Agrigento, arrestati per aver salvato la vita a 44 migranti alla deriva 30 miglia al largo di Lampedusa lo scorso 8 agosto

04 September 2007

Libya: 600 Eritreans refugees fear deportation

françaisenglishitaliano
ROME, 4 September the 2007 – They deserted the army and escaped war. They crossed the Sahara desert and thrown themselves in the sea in order to reach Italy and ask for political asylum. But today they are detained in Libya and fear deportation. They are 600 Eritreans refugees detained at Misratah. Collateral effects of the European externalization of border patrolling.

Misratah: continua il calvario dei 600 eritrei detenuti

françaisenglishitaliano

ROMA, 4 settembre 2007 - Continua il calvario degli eritrei detenuti a Misratah. Fortress Europe, insieme all'agenzia Habeshia, è riuscita a contattare i detenuti del carcere libico e denuncia nuovi arresti, tra cui molte donne e bambini. Ai 450 eritrei trattenuti da ormai oltre un anno, si sono aggiunte nell'ultimo mese circa 200 persone, arrestate in mare, al momento dell'imbarco o durante retate a Tripoli. La situazione sanitaria è allarmante. Nel carcere sarebbero già tre i casi di tubercolosi. Un uomo è stato ricoverato a Tripoli, e un altro all'ospedale di Misratah. Mentre un terzo è stato riportato in carcere perchè non c'erano più posti nell'ospedale della città. Essendo ancora ammalato, a vivendo a strettissimo contatto con gli oltre 600 prigionieri ammassati l'uno sull'altro in camerate di sei metri per otto. Alta la preoccupazione per le oltre 100 donne e gli almeno 50 bambini, di cui due nati in carcere. E le alte temperature della stagione estiva non fanno che peggiorare la situazione.

Bari: così l'Italia viola la risoluzione Ue sui profughi irakeni

françaisenglishitaliano
ROMA, 4 settembre 2007 - Così l'Italia disattende la risoluzione 11 luglio 2007 del Parlamento europeo sui profughi irakeni. Da Bari a Venezia, 362 migranti respinti dai porti italiani nel solo mese di agosto. Duecento erano profughi iracheni e trenta afghani. Per loro nessuna richiesta d'asilo. Pochi casi Dublino, nessun provvedimento scritto. Nessuna assistenza giuridica. A Pasquetta da Bari furono respinti in 180. “Non ne parla nessuno – scrive Fortress Europe -, ma nei porti italiani dell’Adriatico è in corso un attentato al diritto internazionale”. I 362 respinti del mese di agosto, nei porti di Bari (190), Brindisi (17), Ancona (153) e Venezia (2), sono soltanto la punta dell’iceberg. Migliaia di respingimenti ogni anno, a fronte di poche decine di richieste d’asilo che riescono ad essere presentate alle frontiere portuali. Vengono da Iraq, Afghanistan e Iran, e si imbarcano in Grecia, a Patrasso e Igoumenitsa, per i porti italiani, sui traghetti dei turisti in vacanza. Ogni giorno la polizia ne trova una decina. Senza nessun documento. Pochi casi Dublino, nessun provvedimento scritto. Nessuna assistenza giuridica. Nemmeno si scende dalla nave. A Bari ogni mattina arrivano tre navi dalla Grecia. E ripartono in serata, con i respinti ancora a bordo. Molti sono addirittura minori. Fortress Europe, che finora si è interessata soltanto alle vittime dei viaggi nei ferry, sta cercando di vederci meglio.


Libye: 600 réfugiés Erythréens risquent le rapatriement

françaisenglishitaliano
ROME, 4 septembre le 2007 - Ils ont abandonné l'armée et ont fuit la guerre. Ils ont traversé le désert du Sahara et se sont jetés en mer afin d'atteindre l'Italie et d’y demander l'asile politique. Mais aujourd'hui ils sont détenus en Libye et craignent leur déportation. Ils sont 600 réfugiés Erythréens détenus à Misratah. Effets collatéraux de l'extérnalization des patrouilles des frontières européennes.

Bari: Italy is returning hundreds of Iraqis

françaisenglishitaliano
ROME, 4 September 2007 - Italy is returning hundreds of Iraqis and Afghans refugees, violating the European Parliament resolution on Iraq, adopted the 15th February 2007. Found hidden in the tourists ferries landed in the port of Adriatic, from Bari to Venice, 362 migrants were returned in Greece just in the month of August 2007. 120 of them were Iraqis and 30 Afghans. They have not got the opportunity to apply for asylum. Few Dublin cases, no written measure. No legal assistance. The 9th April, 180 migrants were returned in Greece in a single day from the port of Bari.

Bari: l'Italie expulse des centaines des Irakiens

françaisenglishitaliano
ROME, 4 septembre 2007 - L'Italie expulse des centaines de réfugiés Irakiens et Afghans, en violant la résolution du Parlement européen sur l'Irak, adopté le 15 février 2007. Trouvés cachés dans les bacs de touristes débarqués dans le port de l'Adriatique, des Bari à Venise, 362 migrants ont été renvoyés en Grèce juste dans le mois d'août 2007. Parmi eux, 120 étaient des Irakiens et 30 des Afghans. Ils n'ont pas pu demander l'asile politique. Peu de cas de Dublin, aucune mesure écrite. Aucune support juridique, car l’ong autorisée à travailler dans les frontières portuaires n’a pas accès aux bacs où les migrants sont retenus avant le refoulement.

03 September 2007

Agrigento: rifiutata la richiesta di scarcerazione dei sette tunisini

ROMA, 3 settembre 2007 – Restano in carcere i sette pescatori tunisini accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver salvato 44 migranti naufragati a una trentina di miglia da Lampedusa. La corte di Agrigento, presieduta da Atonia Sabbatino, ha infatti rifiutato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati della difesa, Leonardo Marino e Giacomo La Russa, apportando come motivazioni il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato. A niente è valso il coinvolgimento in prima persona dell’Ambasciatore tunisino e del Console di Palermo, che stanno seguendo da vicino il caso dei sette “ostaggi d’Agrigento”, come sono stati soprannominati in Tunisia, a Teboulba, da dove erano partiti per l’ultima battuta di pesca l’8 agosto, prima di soccorrere in mare i naufraghi.

02 September 2007

Informe agosto 2007

françaisenglishitalianoespañoldeutsch
ROMA - Continúa la masacre. 243 muertos en agosto a lo largo de las fronteras de Europa. El peor mes de un año, 2007, en el que ya han muerto 959 emigrantes, en su mayoría entre Malta y Lampedusa. Las víctimas del último mes en el Canal de Sicilia son 161; 29 en el mar Egeo y 13 en las rutas hacia las islas Canarias. En Turquía dos hombres aparecieron muertos en el camión en el que viajaban escondidos hacia Grecia. Igual suerte corrió un joven atropellado por el camión en el que se había escondido en el puerto de Algeciras (España). Murió un albanés de 28 años que intentaba atravesar la frontera italiana a pie por el monte Carso. La Fortaleza Europa produce víctimas también en el Océano Índico, donde, para alcanzar la isla francesa de Mayotte, en agosto murieron ahogadas 36 personas, ocho de las cuales eran niños. Son al menos 9.756 muertos desde 1988. Mientras tanto, en Agrigento continúa la instrucción del proceso contra los 7 pescadores tunecinos encarcelados por haber salvado la vida a 44 náufragos. Y en los puertos italianos siguen las expulsiones colectivas de quienes solicitan asilo político, mientras nuevos testigos denuncian abusos de la policía en los aeropuertos franceses.