01 August 2008

Viaggio nei cpt. Dopo Gradisca, reportage da Caltanissetta

Continua con la visita al centro di Pian del Lago la nuova inchiesta di Fortress Europe sui centri di identificazione e espulsione (ex cpt) e sui centri di prima accoglienza. Dopo Gradisca, siamo andati in provincia di Caltanissetta. Tra gabbie, casette e container, in questa cittadella gestita in appalto dalla cooperativa Albatros 1973 si concentrano ad oggi 571 persone su 600 posti disponibili. Presto arriveranno 70 militari ad affiancare polizia e carabinieri. Ci sono due sezioni dedicate all'accoglienza dei richiedenti asilo e alla detenzione dei migranti senza documenti. Un mese fa il centro è finito nella bufera per la morte di un ghanese, portato in ospedale 6 ore dopo le richieste d'aiuto. E in passato un'inchiesta giornalistica aveva svelato un sistema di corruzione per la fuga dei migranti.


Il 70% dei detenuti del Cie sono ex-detenuti. Sì perchè la direttiva interministeriale che un anno fa prevedeva rimpatri direttamente dal carcere, di fatto non è mai stata applicata. Dietro le gabbie del Cie, accanto agli ex detenuti, ci sono le vittime del clima sicuritario in cui è precipitato il Paese. Gente che in Italia vive e lavora da anni. Gente che qui ha tutta la famiglia. Gente che ha perso il documento. Come A., in Italia dal 1992, e che oggi rischia l'espulsione.

E accanto a chi vuole scappare c'è chi al centro ci vuole entrare a ogni costo
. Dormono ogni notte fuori dai cancelli di Pian del Lago, ma non sono fuggiti: sono decine di afghani in lista d'attesa per entrarci.

Tra gabbie e accoglienza. Viaggio al cpta di Pian del Lago
Un mese fa la morte di un ospite. Polemiche sulla gestione
Cie: inapplicata la norma sui rimpatri dei detenuti
Vittime della sicurezza. In Italia dal 1992 rischia l'espulsione
Quelli che al Pian del Lago... ci vogliono andare!

(01/08/08)