03 December 2009

Eritrei: i parenti delle vittime d'agosto scrivono al Consiglio d'Europa

MILANO - “Perché non furono salvati e chi è responsabile per la loro morte?”. I familiari e gli amici dei 73 eritrei morti nell’agosto 2009 al largo di Lampedusa, dopo oltre 20 giorni alla deriva senza ricevere soccorso, scrivono al Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg. Accusano Italia, Malta, Frontex e diverse navi civili di aver negato il soccorso ai propri cari, e chiedono che venga aperta un’inchiesta sul caso. In una lettera inviata per conoscenza anche all’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, all’Organizzazione internazionale per le migrazioni e ai Ministeri dell’Interno maltese e italiano, i familiari delle vittime - residenti in Africa, Australia, Europa, Canada e Usa - ricostruiscono i fatti alla luce degli elementi raccolti tra la diaspora eritrea. E chiedono giustizia. Ricordiamo che sui fatti sta indagando anche la Procura di Agrigento.

Al Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg

E per conoscenza: Unhcr, International Organisation for Migration, Jesuit Refugee Service Malta, Associazione Studi giuridici sull’immigrazione, Consiglio Italiano Rifugiati, Amnesty International, Pro Asyl, European council for refugees and exiles, Human Rights Watch, Ministero dell’Interno italiano, Ministero dell’Interno maltese

"Gentili signori e signore,
siamo i familiari e gli amici dei rifugiati morti nel Mediterraneo nell’agosto 2009. Chiediamo che venga aperta un’indagine su Italia e Malta, per il mancato soccorso dei 77 africani morti nelle acque europee.

Come tutti saprete, i 77 richiedenti asilo erano parte di un gruppo di 82 richiedenti asilo africani partiti dalla Libia il 28 luglio 2009 a bordo di un gommone sovraccarico. Tra i 77 rifugiati morti in mare, c’erano 25 donne, due delle quali incinte. La maggior parte delle vittime erano eritrei, ma a bordo si trovavano anche alcuni nigeriani e etiopi. Anziché soccorso e protezione, ai poveri immigrati è stata riservata una crudele sentenza di morte nei mari dell’Europa.

Un giorno dopo la partenza dalla Libia, la barca dei rifugiati rimase senza carburante, lasciando i richiedenti asilo abbandonati a se stessi in mezzo al mare, per tre settimane. Le famiglie al corrente della loro partenza, allertarono diverse Ong. Il 14 agosto 2009, una delle Ong, il Consiglio dei rifugiati (Flüchtlingsrat) di Colonia, in Germania, allertò l’onorevole Carmelo Mifsud Bonnici, ministro della Giustizia e degli Affari Interni di Malta, spiegando in una email la situazione dei rifugiati.

Tuttavia nessuno venne in loro soccorso, né le navi di transito in quel tratto di mare, né le autorità maltesi, che hanno obblighi stabiliti dal diritto marittimo, né tantomeno i mezzi di Frontex, fortemente impegnati in un monitoraggio delle frontiere e dei mari europei.

Secondo i racconti dei cinque superstiti, mentre i naufraghi in pena lottavano per rimanere in vita, a una certa distanza, tante navi li hanno incrociati ma senza prestare loro aiuto. Tre rifugiati, nel disperato tentativo di chiedere aiuto si buttarono in mare e nuotarono verso una nave per chiedere aiuto. Tuttavia, la nave continuò a allontanarsi dai rifugiati, giocando al gatto e al topo con le vite dei rifugiati. I tre coraggiosi rifugiati scomparirono ingoiati dalle onde del mare.
Inoltre, un altro rifugiato raggiunse a nuoto una nave e riuscì a arrampicarsi per allertare l’equipaggio, ma venne addirittura ributtato in mare senza pietà. Come risultato delle temperature estreme, della sete, della fame e di una deliberata negligenza, 77 richiedenti asilo, incluse 25 donne, due delle quali incinte, morirono così agonizzando nei mari dell’Europa.

Il 20 agosto 2009, dopo tre settimane di pena in mare, con una disperata e estrema determinazione a restare in vita, cinque emaciati richiedenti asilo vennero salvati dagli italiani. I cinque superstiti dettero la scioccante notizia al mondo. Sebbene siano sopravvissuti all’orrore, porteranno con sé il trauma per il resto delle loro vite.

Perché la barca degli immigrati alla deriva per più di 20 giorni nelle acque europee non venne intercettata e soccorsa? In un periodo in cui gli Stati sono in stato di massima allerta per il timore di attacchi terroristici e di atti di pirateria, è molto verosimile che la barca fosse stata monitorata dai sistemi radar e dai satelliti.

Il sistema di sorveglianza era particolarmente progettato per intercettare le piccole imbarcazioni utilizzate dai migranti nelle traversate dall’Africa. E troviamo impossibile credere che le basi militari e la guardia costiera non fossero a conoscenza della barca dei migranti alla deriva. Pertanto chiediamo di avere accesso ai dati della sorveglianza.

Alla luce delle politiche d’asilo sempre più restrittive dell’Unione europea in generale, e di Malta e dell’Italia in particolare, crediamo fortemente che i 77 richiedenti asilo sono morti a causa di una negligenza internazionale. Le loro vite avrebbero potuto essere salvate se i rifugiati fossero stati visti come esseri umani e non come “immigrati illegali africani”.

La cosa triste è come si possa essere rimasti seduti a guardare mentre altri esseri umani vagavano alla deriva lottando per salvarsi la vita. Non è soltanto una violazione del diritto alla vita e una violazione del diritto marittimo, ma anche un atto di inciviltà appartenente a un’epoca oscura.

Noi pertanto, chiediamo una inchiesta appropriata sulle cause della morte di questi 77 richiedenti asilo. Perché non furono salvati e chi è responsabile per la loro morte?

Sinceramente vostri,
i familiari e gli amici dei rifugiati da: Africa, Australia, Europa, Canada e Usa"
DEI PARENTI E DEGLI AMICI DELLE VITTIME

Julien Winandy, 03.09.2009
Ich bin schockiert über die unterlassene Hilfeleistung der italienischen und maltesischen Regierungen gegenüber den afrikanischen Flüchtlingen. Eine Regierung, die zusieht, wie arme, unschuldige, verzweifelte Menschen an Hunger und Durst sterben hat offenbar nicht mitgekriegt, wofür Europa steht. Diese Taten sind auf's Schärfste zu verurteilen.

Interessengemeinschaft boatpmalital@rocketmail.com, 07.09.2009
Hiermit wollen wir zum Ausdruck bringen, wie erschüttert wir über den Vorfall am Mittelmeer sind. Als Familie von Filmon Gheressin trauern wir nicht nur um den heranwachsenden, sehr intelligenten jungen Mann, der seine Abitur mit Bravour bestanden hat und Vorbild von vielen Kindern war für seine u. a. sportliche Aktivität, seine Hilfsbereitschaft und seine Höflichkeit jedem gegenüber. Wir trauern um jeden von denen, welche qualvoll sterben mussten, weil die Malteser und die Italiener sie nicht als "Menschen" angesehen hatten, sondern für die beiden Regierungen waren diese junge Leute irgendwelche Versuchskaninchen, über die gewettet wurde, wie lange wohl diese afrikanischen Flüchtlinge diese Qual ertragen werden würden, damit sie als Beispiel gelten, falls irgend ein verzweifelter Flüchtling jemals wieder in ein Boot einsteigen sollte!!! Wir, die Angehörigen von Filmon, sind überall auf der Welt zerstreut. Manche von uns fühlen sich als Europäer, manche als Amerikaner, manche als Australier und die meisten der Familie fühlen sich als Afrikaner, weil sie in Afrika leben. Wir, die Familie, welche in Europa leben, haben uns wohl geirrt. Wir dachten, wir gehören zur europäischen Gesellschaft, was uns durch diese Aktion klar wurde, wir als Afrikaner werden wohl niemals der europäischen Gesellschaft angehören, weil die Regierungen alles daran setzen, dass kein Afrikaner sich hier in Europa wohl fühlt, sondern sich als Mensch zweiter Klasse fühlen muss.
mehr lesen

Pastor Friedrich Scherrer, Bremen, 07.09.2009
Als Christ bin ich erschüttert über den Tod der Flüchtlinge und das Verhalten der Regierungen und denke an die Angehörigen.

Amina Rimi & Familie, 07.09.2009
75 unschuldige Opfer der Regierung von Malta und Italien vom August 2009.
Ich trauere mit Euch gemeinsam um die 75 junge Leute, die ihr Leben so früh und so grausam verloren haben. Die Umstände, wie sie ihr Leben verloren haben, macht es noch mehr schmerzhafter. Wie können Länder wie Italien und Malta, die sich gern als "zivilisierte Welt" bezeichnen so Schlimm das Menschenleben beenden. Wie können sie nur zugucken, wie die 75 Menschen eines nach dem anderen wegen Durst und Hunger so qualvoll sterben. Wie grausam müssen die Malteser und die Italiener sein, das ganze zu beobachten. Es macht uns alle sprachlos um das ganze harmlos auszudrücken.

Ich lebe seit meine Jugend in Deutschland und arbeite fast 20 Jahre als Krankenschwester. Jedes mal, wenn ich mich von einen sehr kranken Patienten Abschied nehmen muss, kann ich meine Schmerzen kaum ausdrücken, weil ich einen "Menschen" verloren habe. Ich kann mir diese Grausamkeit, was die Malteser und die Italiener getan haben nicht vorstellen und auch überhaupt nicht akzeptieren.Wenn Italien und Malta so grausam sind, diese armen junge Menschen, die aus politischen Gründen ihr Heimat verlassen mussten, vor Hunger und Durst langsam sterben zu lassen, warum haben sie sie nicht direkt nach Libyen abgeschoben, so hätte man zumindest ihren Leichnam gefunden oder um das ganze einfacher auszudrücken sie hätten sie gleich erschießen können. Die Tat, was die beiden Länder sich geleistet haben, ist Feige, Grausam und unmenschlich.

Ich frage mich, ob ich überhaupt als Afrikanerin ein Platz in Europa habe.
Leute Kopf hoch, viele Menschen, die ein Gewissen haben fühlen mit euch!! Es geht hier nicht um schwarz gelb oder weiß, hier geht es um Menschen und Menschlichkeit
Wir denken an Euch und an unsere grausam hingerichtete Landsleuten

Amete Mekonnen, 07.09.2009
Herzliches Beileid an allen Angehörigen, Freunde und Bekannte der Opfer der Regierung von Malta und Italien.
Ich bin wütend darüber und gleichzeitig traurig, dass vor allem der Rettungsdienst auf dem Meer seine Pflicht zur Lebensrettung nicht wahrgenommen hat. Es ist merkwürdig, nach Hilfe schreienden Menschen, nicht zu helfen. Wie gleichgültig die unschuldigen Bootsflüchtlinge wohl für die beiden Regierungen waren??? Für diese Tat sollen sich beide Länder ewig schämen. Sie haben eine schlimme Geschichte für ihre Länder geschrieben. Organisationen, wie hier die EU, sind doch dazu verpflichtet ein gutes Beispiel für die anderen zu sein! Ich kann mich nach diesem Geschehnis, leider nur kritisch zur Theorie der Menschenrechte äußern. Da das Handeln der Regierungen und des Rettungsdienstes auf offener See für mich kriminell ist. Leute die niemandem was schlechtes gesagt oder getan haben, mussten auf eine grausame Art sterben, nur weil die Regierungen sich vorgenommen haben keine Immigranten mehr in ihre Länder zu haben. Es wundert mich, dass die Ausländer in diesen Ländern sehr gern als billige Arbeitskräfte angesehen werden, und trotzdem sind sie unerwünscht? In meinem Beruf als Krankenschwester weiß ich, dass es meine Pflicht ist, jedem hilfsbedürftigem Menschen das Leben zu retten, ohne zuerst auf die Nationalität, Hautfarbe oder sozialen Stand zu schauen.

So sollte es auch im normal Fall bei allen Rettungsdienste auf dem Meer sein, auch wenn diese Leute in der Augen der Regierungen "nur Bootsflüchtlinge" sind. Ich bin der Meinung, dass solche Länder erst Menschenleben retten und dann die Konsequenzen für die illegalen Einwanderer treffen. Denn kein Mensch ist illegal. Die Menschen, welche ihr Leben auf offener See riskieren, um überhaupt in Frieden leben zu können, wurden von Kriminellen Regierungen in Empfang genommen und bewusst getötet. Die beiden Regierungen sollen erstmal darüber im klaren sein, dass sie in der Lage waren Menschen hinzurichten. Was für eine tragische und dunkle Geschichte diese 24Tage der Flüchtlinge auf offener See wohl für die beiden Länder ist, wird immer wieder lauter. Es erinnert vielen in den 2.Weltkrieg, wie damals die unschuldigen hingerichtet wurden und alle weg guckten. So haben es die beiden Regierungen es geschafft, dass ihre Bevölkerung (Fischer & Marine) weg guckten, während junge Leute vor Durst und Hunger auf offener See qualvoll starben.

Ich könnte hunderte von Seiten schreiben mein Wut und mein Trauer Luft zu machen, aber die Geschichte wird uns allen ewig begleiten und wir alle werden lange brauchen, um diese Kriminalität zu verdauen.
Gott gebe Euch und uns allen viel Kraft.

Fagret Kafil, Demsas Kebin, Asgedet Kafil, Ajir Kafil, Okbalidet Kafil, Saba Kafil, Amanet Demsas, Selwa Demsas, David Auinger, Tina Bender, Christoph Auinger, Elif Solak, Yasaman Shamloo, 10.09.2009
Hiermit möchten wir den Familien der Opfer unsere aufrichtige Anteilnahme aussprechen und möchten gerne der Interessengemeinschaft angehören und alles mitgestalten. Bitte informiert uns, was wir machen können, um diese schlimme Geschichte Weltweit bekannt zu machen, damit jeder weiß, wie kriminell und GLEICHGÜLTIG Italien und Malta gegenüber Bootsflüchtlinge sind. Solche Taten in den 21Jahrhundert zu gedulden, würde bedeuten, dass sich alle Menschen mitschuldig machen, wenn sie nicht öffentlich demonstrieren und die beiden Regierungen offiziell verurteilen. Wir alle sind der Meinung, dass die Italiener und die Malteser die 75 Bootsflüchtlinge gezielt ermordet haben.

Nebiat Eyob, 11.09.2009
Wir sind traurig, empört, verzweifelt und sprachlos.
Wir sind über das was geschehen ist sehr bestürzt und empört. Die italienische und maltesische Regierung hätte dies verhindern können und schaute tatenlos zu, wie die Flüchtlinge ihrem Schicksal überlassen wurden. Dies ist menschenverachtend.Wir fordern, dass die italienische und maltesische Regierung offiziell zu gibt falsch gehandelt zu haben und sich bei den Hinterbliebenen entschuldigt,auch wenn das kein Trost ist,ist dies jedoch eine „Genugtuung“ für die in der hohen See verstorbenen Menschen.
Unser herzlichstes Beileid an alle Familienangehörigen.

Sennait aus Frankfurt am Main, 13.09.2009
Grausamkeit, Gleichgültigkeit, Kaltblütigkeit; Hinrichtung und Mord der Flüchtlinge durch die Malteser und den Italienern
Ich bin über die Tragödie zutiefst bestürzt und bewegt. Die italienische und maltesische Staaten wurden mehrmals informiert, dass sich Flüchtlinge auf hoher See befinden und sie hatten mehrere Möglichkeiten sie zu retten, jedoch ist dies nicht geschehen aus Gründen die nicht akzeptabel sind und die ich als menschenunwürdig bezeichne.

Ich finde es menschenverachtend, dass man die Flüchtlinge verdursten und verhungern ließ. Der Gedanke allein löst in mir tiefste Verachtung gegenüber denen, die es zuließen, dass man den vielen Flüchtlingen nicht geholfen hat. Ich frage mich, wo war ihr Mitgefühl, als diese an den Flüchtlingen vorbei fuhren ohne angemessene Hilfe zu leisten. Wie Grausam und Gefühls kalt muss man dazu seien, um Menschen einfach sterben zu lassen. Allen Schiffen, die an den Flüchtlingen vorbei fuhren sei gesagt, dass Sie für deren Tod mitverantwortlich sind.
Allen Familienangehörigen mein herzlichstes Mitgefühl.

Milite Bahta - Wichita, Yodit Mowes and Meles Okbalidet - Wichita, Tecle Tensew - Wichita, 15.09.2009
We are realy upset,
We hereby want to express how upset we are about the incident of between 28 July to 20 August 2009 on the Mediterranean sea. As a family of Filmon Gheressin we mourn not only the adolescent, very intelligent young man who has passed his school with flying colors and pattern of many children were among others for his sport that his helpfulness and his courtesy towards all. We mourn every one of those who had to painfully die, because the Maltese and the Italians had not considered them as "people", but for the two governments that young people have any guinea pigs was bet on how long these African refugees were well this torture would be tolerated, so that they serve as an example, if at all should ever again enter a desperate refugee in a boat!

We, the members of Filmon, are scattered all over the world. Some of us feel, as Europeans, some Americans, some as Australians and most of the family feel as Africans, because they live in Africa. We, the family, who live in Europe, have probably made a mistake. We thought that we belong to the European society, which we realized by this action, we as Africans will probably never belong to European societies, because governments will do everything that no Africans here in Europe feel good, but the second as man Class must feel.

We doubt whether the Maltese and the Italians even a belief, or even have a conscience. For a creditor or a person with no conscience is directed toward people who are screaming for help. This intended execution of the 75 refugees, showing the younger generations that they are as long as they are in Europe, have to move with their backs to the wall. The Eritrean, Ethiopian and many other African youth today has no other issue than the execution of the refugees by the Maltese and Italian. As the governments have got the whole point that the Europeans have no conscience. Is this just because of existential angst or put other stories behind it?

We know definitely that we executed our families and friends will not get back, but we still want to express our sorrow for the two governments expressed their people with hatred which feeds and above all with indifference, for tomorrow, all the hatred is return and the indifference to those countries because their own children grow up with hatred, anger and indifference.

We are 'grateful for the compassion of others who are committed, despite its European origin for human rights and tirelessly with us to share this pain.
We thank Ms Judith Gleitze and Mr. Gabriele Del Grande and the lawyer who is willing to represent the rights of our victims.
Family Filmon Gheressin from Africa, Australia, Europe, America, and Canada & Syndicate

Unterzeichnet haben 69 Personen, die Namen sind borderline-europe bekannt, 16.09.2009
Liebe Freunde, liebes Boatp.team,
wir möchten sehr gerne der Interessengemeinschaft angehören und fragen uns: sollen wir der maltesischen und der italienischen Regierung für ihre kriminelle Tat applaudieren? Sollen wir nur für einen kurzen Augenblick eine Schweigeminute halten und an die Opfer der beiden Regierungen denken und sagen "die armen Bootsfllüchtline" und sie gleich vergessen? Sollen wir sagen, dass die Fischer und die Marine nur Angst hatten ihre "Existenz" zu verlieren und für sie Verständnis aufbringen, dass sie die qualvoll sterbenden Menschen bemitleidend angesehen haben und weiter gefahren sind? Oder sollen wir nur sagen, wie ungerecht die Welt ist und weiter in unser alltägliches Leben zurückkehren? Oder, oder, oder????? Wir wissen es wirklich nicht, wie wir mit diese kriminelle Tat umgehen oder sie verarbeiten sollen.
Für diese Gleichgültige, kriminelle Tat wird es nie eine Erklärung bzw. eine Antwort geben. Diese Geschichte ist genau so schlimm wie die Geschichte des zweiten Weltkrieges. Während Menschen vor Durst und Hunger sterben, fahren mehr als zehn Schiffe vorbei. Was war anders im zweiten Weltkrieg? Die meisten hatten auch nur Angst um ihren Existenz oder hatten Angst als Verräter des eigenen Landes zu gelten. Das ist genau so!!! Berlusconi & Co. schüren Hass und Verfolgung gegen unterdrückte, politisch verfolgte oder auch "Wirtschaftsflüchtlinge" , die Schutz und Frieden suchen und die Italiener haben nicht einmal den Mut, um gegen diese Verschwörung NEIN zu sagen? Sie müssen die Flüchtlinge nicht aufnehmen, sie sollten aber auch auf die billige Arbeitskräfte, die sie sehr gern ausbeuten verzichten. Das gilt auch für Malta. Es geht nicht, dass man nur die Rosinen aus dem Brot raus pickt. ...
weiter lesen

Aster Hamid, Feven Johannes, Helen Dirar, Tina, Danel, Ezana, London, 24.09.2009
Me and my close friends and family would like to express how sad we are about the lost of our beloved brother and son Abel Yohannes, and some for all of those other people between July 28 to August 20. However we would like to say how disappointed we are of the Italians and Maltesers for not rescueing them.We were informed that our brother and (the people who died tragically) asking for help at the time of death, however the Italian and Malta ignored them, left them to die in tragic circumstance.We are really shocked to hear this. We couldn't belive how cruel some people can be to leave other people to die in an unknown place. The young adults who were left to die were only looking for a better life and bright future but instead they were ignored while they were asking for help. This is a shameful reputation for the Italians and Maltesers authorities. What if it was themselves or a family member on the boat instead of those unknown immigrants. These authorities need to reflect upon their actions.

We give our condoliances to all Family members of the victims and their Friends.
We are grateful for the compassion of others who are committed, despite its European origin for human rights and tirelessly stay with us to share this pain.

Anonymous, 27.09.2009
Liebe G.,
ich habe Dir lange nicht geschrieben, hauptsächlich weil ich nicht wusste, was ich Dir schreiben soll. Aber ich habe Dich keine Minute außer Acht gelassen. War zu allen möglichen und unmöglichen Zeiten bei Dir. Immer in Deiner Reichweite. Ich habe für Dich und für den jungen Abel gebetet. Ich habe für ihn gebetet, dass er nun die Ruhe finden möge, die ihm hier nicht gegönnt war. Dass ihm seine erstaunliche Mut und Entschlossenheit, in Frieden leben zu wollen, anerkannt und hochgelobt wird. Dass ihm hoch anerkannt wird, dass er mutig und bereit war, viel und wenn nötig, alles zu geben, um dem, was ihm wichtig war, wofür er lebte, bedingungslos nachzugehen.
Dass man es ihm nicht verübelt, dass er lieber groß und frei leben wollte als klein und versklavt. Dass man ihm wahren Respekt erweist, dass er für diese Freiheit bereit war, wenn es sein muss, auf ein für ihn bedeutungsloses Leben zu verzichten. Helden fallen nicht vom Himmel.Wer in der unerschütterlichen Entschlossenheit bestrebt ist, seiner Freiheit zu erkämpfen, egal was dabei raus kommt, ist ein Held. Er hat sich entschlossen, in Freiheit zu leben, und wenn es sein muss, lieber sein Leben als Löwe zu verlieren anstatt als Maus daran zu klammern. Das verlangt Mut, und sollte einem nicht übel genommen werden.

Und ich habe für Dich gebetet, dass Du, trotz der tiefen Trauer bei der Verlust eines so geliebten Menschen doch recht bald in die Lage versetzt wirst, Kraft schöpfen zu können. Dass Du trotz der Tragik Dich von der Niedergeschlagenheit, der Mutlosigkeit und Verzweiflung, die von uns in diesen Situationen Besitz ergreift, dennoch lösen und erheben kannst.Trauer und Leid engt unser Horizont ein und drehen uns in einem Karussell negativer Gedanken und Gefühlen. Sie versperren uns die Sicht der Sonne. Wir sind gefangen in der dunklen Kessel der Niedergeschlagenheit, Mutlosigkeit, und Ohnmacht. Wir sind abgeschnitten von unseren inneren Ressourcen der Energie und Freude. Ich hab deshalb für Dich gebetet, dass die Schleier der Trauer durch neuen Lebensfreude durchströmt wird, dass Dein Herz zum Zentrum eines energetischen Sonnenstrahlen wird, der die dunklen Wolken trauriger Gedanken aufnimmt und auflöst, dass Du aus dem Kreislauf der Mutlosigkeit und Ohnmacht heraus brechen kannst. Dass Du Deine Freude wieder erlangst, der auf andere wie heilende Balsam für die Seele so gut wirkt, auf eine Art und Weise wie nur Du auf dieser Erde kannst.

Kaleab and the rest of Abel's family, 16.10.2009
We hereby want to express how upset we are about the incident that happened between July 28 to August 20, 2009 in the Mediteranean sea. People migrate from their homeland for many reasons but all have one thing in common, to better their quality of life in the so called more human and democratic societies. Nowadays, from the sub-seharan countries, many people attempt to cross Mediteranean sea to enter European countries. Eritrea is one of the sub-saharan countries which breeds many immigrants to European countries.

From July 28 to August 20, 2009 there was tragedy in the Mediteranean sea. 73 Eritreans were discovered dead because the ship bringing them from Libya to Sicily drifted for 23 days due to lack of fuel without receiving assistance from passing vessels (except one fishing boat).

It was heart breaking news for all Eritreans, particularly for the family members of the dead. One of the dead was Abel Yohannes. Abel was a very intelligent young man who was eager to help others. Abel has many family members in the West such as America, Europe, Australia, Eritrea and the rest of the world. We were shocked by Abel’s death. We mourn for Abel and for every one of those who had to painfully die, because the Maltese and the Italian governments had not considered them as “People”. We know that it is stated on paper that the European Union is fully committed to international law but we are concerned that these irresponsible and inhuman actions will be repeated. We feel ashamed as citizens of the West.

We know that our families and friends who died in this tragedy will not come back, but we still want to express our sorrow to the two governments that expressed no humanity. We are greatful for some who stand for human rights and tirelessly stay with us to share this pain despite of their European origin.
We thank Ms. Judith Gleitze and Mr. Gabriele Del Grande and the lawyer Leonardo Marino who is willing to represent the rights of our victims.

Azieb, Roger, Andrew, Familymembers from Atlanta, 17.10.2009
We request rights of our victims!

Tesfazghi Paulos, 19.10.2009
We request rights of our victims.
We hereby want to express how upset we are about the incident that happened between July 28 to August 20, 2009 in the Mediteranean sea.
People migrate from their homeland for many reasons but all have one thing in common, to better their quality of life in the so called more human and democratic societies. Nowadays, from the sub-saharan countries, many people attempt to cross mediteranean sea to enter European countries. Eritrea is one of the sub-saharan countries which breeds many immigrants to European countries.
From July 28 to August 20, 2009 there was tragedy in the Mediteranean sea. 73 Eritreans were discovered dead because the ship bringing them from Libya to Sicily drifted for 23 days due to lack of fuel without receiving assistance from passing vessels (except one fishing boat).

It was heart breaking news for all Eritreans, particularly for the family members of the dead. One of the dead was Abel Yohannes. Abel was a very intelligent young man who was eager to help others. Abel has many family members in the West such as America, Europe, Australia, Eritrea and the rest of the world. We were shocked by Abel’s death.
We mourn for abel and for every one of those who had to painfully die, because the Maltese and the Italian governments had not considered them as “People”.
We know that it is stated on paper that the European Union is fully committed to international law but we are concerned that these irresponsible and inhuman actions will be repeated. We feel ashamed as citizens of the West.

We know that our families and friends who died in this tragedy will not come back, but we still want to express our sorrow to the two governments that expressed no humanity. We are greatful for some who stand for human rights and tirelessly stay with us to share this pain despite of their European origin.
We thank Ms. Judith Gleitze and Mr. Gabriele Del Grande and the lawyer who is willing to represent the rights of our victims.

Medina Beshir, Familie & Freunde, 20.10.2009
Wir können es gar nicht beschreiben, welche Trauer, Wut und Schmerzen wir empfinden. Wir sind zutiefst betroffen.
Wir fragen uns: Was haben diese junge Menschen, die ihr Leben noch vor sich hatten, verbrochen, dass sie auf so eine grausame und qualvolle Art sterben mussten? Für uns ist das ein Verbrechen,wenn in den Gewässern Europas, die sogenannten zivilisierten Länder, von denen behauptetet wird, sich für Menschenrechte und Gerechtigkeit einzusetzen und achten, bewusst Menschen hingerichtet werden.

Wo bleibt die Menschlichkeit?
Haben die 75 Eritreer, die verzweifelt um ihr Leben gekämpft, verzweifelt und laut nach Hilfe geschrien haben keine Menschlichkeit verdient? Diese jungen Menschen wollten nur in Frieden leben und Zukunft haben, wie jeder andere auch. Doch ihre Träume und das Recht zum leben hat man ihnen genommen. Es wurde gedankenlos über deren Schicksal entschieden und sie wurden zum Tode verurteilt. Zwei EU-Länder haben bewusst über deren Leben entschieden und beschlossen, dass diese verzweifelte Bootsflüchtlinge kein Recht zum Leben haben. Es ist eine schmerzhafte Vorstellung, in welcher Trauer und Schmerzen die Angehörigen sich befinden.
Wenn die EU nicht diese Geschichte öffentlich kritisiert, macht sie sich für den Tod der Flüchtlinge mitschuldig.
Daher fordern wir alle EU-Mitgliederstaaten hiermit auf, sich an die Veröffentlichung dieser kriminellen Tat zu beteiligen und für das Recht der Opfer der maltesischen und der italienischen Regierungen zu kämpfen.