"Stiamo valutando il racconto dei cinque naufraghi: se dovesse trovare conferma non escludiamo una possibile rogatoria internazionale con Malta per l'ipotesi di omissione di soccorso". Lo ha dichiarato il procuratore di Agrigento Renato Di Natale, che sta coordinando l'inchiesta condotta dal sostituto Santo Fornasier sull'ultima tragedia dell'immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia. Noi una conferma ce l'abbiamo. I familiari con cui siamo in contatto sono riusciti a parlare con i superstiti. Adesso hanno la certezza che i loro cari erano su quella imbarcazione. E che non li riabbracceranno mai più. L'ultima volta che li avevano sentiti telefonicamente da Tripoli, gli avevano detto che sarebbero partiti il 28 luglio. La loro testimonianza conferma quanto riferito dai cinque superstiti. E intanto Malta ha ammesso di aver avvicinato il gommone, due giorni prima del suo arrivo a Lampedusa, esattamente come raccontano gli eritrei.
A proposito delle loro testimonianze, vi segnaliamo questa intervista a Titi Tazrar, l'unica donna sopravvissuta.