ATENE, 28 novembre 2008 – Arresti sistematici, condizioni di detenzione inumane e deportazione forzate verso la Turchia. Durissime accuse alla Grecia nell’ultimo rapporto di Human Rights Watch. “La Grecia nega la protezione ai soggetti vulnerabili e ne abusa in detenzione”, denuncia il direttore della sezione rifugiati di Hrw, Bill Frelick, che chiede: “Gli stati membri dell’Unione europea sospendano le riammissioni in Grecia dei richiedenti asilo”. Il rapporto di 121 pagine, “
Stuck in a Revolving Door: Iraqis and Other Asylum Seekers and Migrants at the Greece/Turkey Entrance to the European Union”, si può scaricare dal sito di Hrw in inglese, greco e turco. Documenta gli abusi della Guardia costiera greca, abituata a affondare i gommoni dei migranti e lancia un allarme sul sistematico diniego delle richieste di asilo. Delle 25.111 domande d’asilo presentate nel 2007 in Grecia, soltanto 8 persone hanno avuto l’asilo politico in prima istanza (lo 0,04%!!!), mentre il 2% è stato riconosciuto dopo aver presentato ricorso. Da qui le dure critiche di Human Rights Watch al Regolamento Dublino II, che obbliga i richiedenti asilo a presentare domanda di protezione nel primo Stato Ue dove hanno fatto ingresso. Anche se quello stato è la Grecia.
Una sezione del rapporto si concentra anche sugli abusi subiti dai migranti dalle autorità turche, al confine, nei campi di detenzione e nei rimpatri verso l’Iraq.
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Unwelcome Guests, the detention of refugees in Turkey, HYD, 2008