Almeno ventimila persone arrivate in Italia dalla Libia in guerra rischiano di ritrovarsi nella clandestinità a breve. L'Italia sta investendo 48 euro al giorno per ognuno di loro, nell'attesa che le commissioni per il riconoscimento dell'asilo politico decidano delle loro sorti. Ma già si sa che buona parte di loro non avranno mai un permesso di soggiorno. Perché non sono rifugiati politici, ma semplici lavoratori che vivevano stabilmente da anni in Libia e che hanno la sola colpa di essere fuggiti dalla guerra scoppiata nel marzo scorso. Oggi chiedono di avere una carta di soggiorno. Che permetta loro di confrontarsi con la situazione italiana ed europea, cercarsi un lavoro, una casa, e essere liberi di decidere se restare o se andare a cercare fortuna altrove. Questo è un video appello girato dall'associazione Apertamente di Biella. Sul sito di Melting Pot è possibile firmare una petizione. Lo hanno già fatto più di 4mila persone. E voi?
Intanto sempre da Melting Pot arriva l'invito a registrare video appelli come quello di Biella, in tutta Italia, con amici e conoscenti arrivati dalla Libia nel 2011 e adesso a rischio di perdere i documenti. Basta caricarli su youtube con il tag Diritto di scelta. Su Melting Pot trovate tutte le istruzioni!
Su Youtube per ora sono stati caricati 21 video, che potete vedere su questa playlist
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