30 December 2011

Speciale musica e harraga: Ah ya lebhar


Lotfi o si ama o si odia. Perché i suoi sono testi senza mezze misure. La sua fama di cantante ribelle se l'è guadagnata fin dagli esordi. Era il 1997 e la polizia interruppe un suo concerto in un teatro di Annaba, per censurare i contenuti delle sue canzoni. Finì con una mezza sommossa e con Kamikaz, il primo album registrato all'età di 26 anni con l'amico Waheb, con cui forma il duo Double Kanon. Da allora ogni anno è un successo. Album come Kamikaz, Kondamné, Kanibal, Lakamora, Kauchmar lo hanno consacrato come il re del rap algerino. E dall'album Kauchmar (2008) è tratto questo pezzo. Si intitola "Ah ya lebhar", che vuol dire "Oh mare" ed è una specie di inno a bruciare la frontiera. Perché non c'è differenza tra il morire in una baracca e il morire in mezzo al mare. Perché l'unica vera benedizione è farla finita con la miseria. Partono tutti: avvocati, minorenni, disoccupati, imbianchini, uomini, donne. E al mare chiedono solo una cosa: "Fammi solo attraversare che qua mi prende l'ansia! Fammi solo passare, che qua sono senza gioia!". Di seguito trovate il testo del pezzo tradotto in italiano. Leggetelo con attenzione, perché questa è una delle canzoni del rap harraga più importanti. Sia perché Lotfi è davvero molto popolare, sia perché è originario di Annaba. E questa canzone è un po' dedicata ai ragazzi dei quartieri popolari di Annaba, dove anche lui è cresciuto. Annaba infatti, che fu la città di Sant'Agostino tanti secoli fa, da ormai cinque anni è la capitale del harqa in Algeria. Dai suoi quartieri popolari affacciati sul mare, si sono imbarcati per la Sardegna migliaia di ragazzi, e centinaia di loro sono morti lungo la rotta per l'Italia. Tant'è che la canzone si chiude proprio in loro memoria. E allora buon ascolto. E buona lettura.

Ah ya leb7ar

Ah ya leb7ar,
ghir 9ata3ni lahna rani mehmoum!
Ah ya leb7ar,
ghir fawatni lahna rani meghmoum!



Rab3a ta3 sba7 rendez vous aho fdalma
Jma3a rahi testena wleflouka rahi ltema
Vas y yalla! 9bel mayetla3 nhar!
Ghir cha3al lmoteur rou7 9alla3 yalba7ar
Galbi 7ar galbi skhoun w mdecidi
Koun neg3od hna 3mbali sure nsuicidi
Ma la yezzini mel 7ogra fiha baraka,
miyet fi barraka wla lil m3a l7araga.






Rani karah, khalli nrou7 b GPS,
m3aya lghers w chambre a aire b les pieces.
Koun jite labess, manriskich b 3omri.
Rana m3awrine li kifi ahom m3ammrine.
Lkoul m3ewwlin mala vas y demari!
9bal mayjina l'armée lboulici w jadarmi!
Waci dari w ngolhom na3tikom kelma,
nchalah ltema kinawsal n3ayat l yema







Ah ya leb7ar
ghir 9ata3ni lahna rani mehmoum
Ah ya leb7ar
ghir fawatni lahna rani meghmoum




W lyoum am daroulna tekhdam ta3 yhoud,
9aflou l7oudoud w3tawna bel baroud.
Mzian lbabour ya3raf l9assat
y3adi bla visa makra fi l'ambassade
Koul sba7 ahom yrou7ou bel mi2at,
ya9t3o ltalyan w dakhla 3a rochiate
liwala chad bin 3inih l'avenir
m3awal 3la rabi wd3awi ta3 lwaldine.
Wech 7aydir hadi hi 7alet cha3b
yerkeb fi flouka bach yensa chwia ta3b
7atan mba3d ahi tetbedel l3a9lia.








Yethewel lb7ar liwala yebda yat9aya,
lmouja tweli 9wia tkherej lgalb,
lflouka tetgal w 9adra meme tetguelleb.
Wach 7angolek? Yan3al bou lmiziria!
Ila t7ekmet na3tiwha la nage l Marsilia.



Ah ya leb7ar,
ghir 9ata3ni lahna rani mehmoum!
Ah ya leb7ar,
ghir fawatni lahna rani meghmoum!



Mala matloumech lira7ou lelmout.
Hna ahom yagtlouk ya takoul ya yaklouk.
T3ich makhnoug b dyoun bla 7sabat
sinon tweli bondi mbasi f le7basat.




Nass 3eddat: nssa w rjal,
sghar w des jeunes, mineurs w majeurs,
lkhedam w chomeur, joueur w chanteur,
sebagh w chauffeur, avocat w ingenieur,
koulhom jraw wra lharba f lil.
Chraw blassa lhih fi babour sghir
maykhafouch lberd les vagues ta3 metrkin,
maykhafouch l9awanine w rssas ta3 la marine.





Besa7 l3in tebki yghidouk:
bzaf li gher9o w raj3ohom fi sendou9
surtout hadouk li 7aslou ltem wa7edhom.
Dima d3ilhom w goul: "Rabi yar7amhom"





Ah ya leb7ar,
ghir 9ata3ni lahna rani mehmoum!
Ah ya leb7ar,
ghir fawatni lahna rani meghmoum!
Oh mare

Oh mare,
fammi solo attraversare che qua mi prende l'ansia!
Oh mare,
fammi solo passare, che qua sono senza gioia!

Alle quattro del mattino, appuntamento al buio.
Il gruppo sta aspettando e la barca è già là.
Vai forza! Prima che faccia giorno!
Accendi solo il motore, vai molla, il mare.
Il mio cuore è caldo, il mio cuore è bollente e deciso
Se rimango qui, sono sicuro che mi suicido
Benedetto ciò che mi tirerà fuori dall'ingiustizia,
tanto morto in una baracca o di notte con i harraga.


Sono stufo, lasciami partire con il Gps,
con me ho una camera d'aria e i pezzi di ricambio.
Se fossi stato bene, adesso non rischierei la mia vita.
Siamo disperati, quelli come me sono già decisi.
Siamo tutti pronti, quindi vai accendi!
Prima che arrivi l'esercito, la polizia e i gendarmi!
Avvisa casa mia e porta loro queste mie parole,
se dio vuole quando arrivo telefono alla mamma.


Oh mare,
fammi solo attraversare che qua mi prende l'ansia!
Oh mare,
fammi solo passare, che qua sono senza gioia!


Oggi ci fanno lavorare come ebrei,
hanno chiuso le frontiere e ci hanno sparato
Fortuna che la barca conosce le scorciatoie
e ti fa passare senza visto senza che ti affitti il posto.  all'ambasciata (in fila per chiedere il visto)
Ogni mattina se ne vanno a centinaia,
traversano verso l'Italia e entrano tra gli scogli
per prendere in mano il proprio avvenire
affidandosi a dio e alle invocazioni dei genitori.
Che altro dovrebbero fare, queste sono le condizioni del popolo
salgono su una barca per dimenticare un pò la stanchezza
fino a che non cambierà la mentalità.

Poi però il mare cambia e inizia a ingrossarsi,
l'onda diventa forte da farti uscire il cuore
la barca ondeggia e sta per capovolgersi.
Cosa devo dirti? Maledetta sia la miseria!
Se fermano la barca, continuiamo a nuoto fino a Marsiglia.

Oh mare,
fammi solo attraversare che qua mi prende l'ansia!
Oh mare,
fammi solo passare, che qua sono senza gioia!

E non ti lamentare per quelli che sono partiti verso la morte.
Ti possono uccidere anche qua, o mangi tu o ti mangiano loro.
Vivi strangolato dai debiti
oppure diventi un bandito basato nelle carceri.

La gente è partita: donne e uomini,
i più piccoli e i giovani, minorenni e maggiorenni,
il lavoratore e il disoccupato, il giocatore e il cantante
l'imbianchino e l'autista, l'avvocato e l'ingeniere,
tutti quanti sono scappati via di corsa nella notte.
Hanno comprato un posto su una barchetta
non hanno paura del freddo né delle onde,
non hanno paura delle leggi né dei proiettili della marina.

Davvero gli occhi piangono e provi tristezza per
i tanti che sono annegati e che li hanno rimandati in una bara
e sopratutto per quelli che sono rimasti da soli.
Prega sempre per loro e dì:"Che dio abbia misericordia di loro".

Oh mare,
fammi solo attraversare che qua mi prende l'ansia!
Oh mare,
fammi solo passare, che qua sono senza gioia!

traduzione di Rabih Bouallegue
nella traslitterazione del darija algerino in caratteri latini, il 3 indica la lettera 'Ain, il 7 la lettera Ha, e il 9 la lettera Qaf