Notte di proteste al centro di prima accoglienza (Cpa) di Cagliari. Per evitare il rimpatrio, intorno alle due di questa mattina, due reclusi algerini hanno bevuto due bustine monodose di shampoo e sono quindi stati ricoverati a seguito degli improvvisi malori accusati, all'ospedale di Cagliari. Durante i controlli medici però sono riusciti a dileguarsi e a fare perdere le loro tracce. Saputo della riuscita del piano, altri tre reclusi hanno ripetuto l'operazione alle quattro del mattino, bevendo anche loro dello shampoo. Ma stavolta le autorità hanno bloccato il ricovero, disponendo che i controlli medici venissero effettuati all'interno della struttura. Al diniego del ricovero, i circa 60 reclusi si sono accalcati sulle porte del centro di accoglienza tentando di sfondarle, ma sono stati respinti dall'intervento delle forze dell'ordine. Si tratta di circa 60 ragazzi tra algerini e tunisini, compresi alcuni minorenni, intercettati su due imbarcazioni al largo di Capo Teulada, a sud di Cagliari, lo scorso 14 agosto e da allora reclusi senza convalida del giudice di pace, dunque di fatto sequestrati dallo Stato italiano, nel centro di prima accoglienza di Cagliari, all'interno dell'area militare dell'aeroporto di Cagliari-Elmas. Al momento sembrerebbe essere tornata la calma nel cpa.