IL CAIRO, 21 agosto 2008- Migranti e rifugiati politici uccisi, arrestati e deportati in paesi dove rischiano abusi e torture. Queste le durissime accuse di Amnesty International all'Egitto, in un rapporto appena pubblicato. Amnesty chiede al governo egiziano di fermare gli omicidi lungo la frontiera israeliana con il Sinai, dove almeno 20 migranti sono stati uccisi dall'inizio del 2008 sotto gli spari della polizia egiziana. L'ultima vittima il 19 agosto. Un sudanese di 27 anni. All'Egitto, Amnesty chiede anche di bloccare le deportazioni verso l'Eritrea, in linea con le raccomandazioni dell'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr).
Dall'inizio del 2008 la polizia egiziana ha arrestato 587 migranti lungo la frontiera israeliana, 249 dei quali eritrei. Secondo Amnesty, nel giugno 2008 almeno 1.200 richiedenti asilo eritrei sono stati rimpatriati dall'Egitto. Molti erano stati arrestati ad Aswan, alla frontiera meridionale con il Sudan, da dove erano entrati senza documenti, diretti in Israele.
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