Mentre una vasta operazione di polizia dal sapore di un pogrom razzista ha portato all'arresto di oltre 16mila stranieri senza documenti ad Atene, dal confine turco si continua a transitare verso la Grecia. Certo i numeri degli ingressi lungo la regione frontaliera che costeggia il fiume Evros sono crollati da quando la polizia greca ha deciso il giro di vite. Nel mese di agosto 2012 sono stati fermati poco più di mille viaggiatori, contro i quasi 7mila dello stesso periodo nel 2011. Insomma una diminuzione degli ingressi dell'84%. In minima parte bilanciato dai nuovi arrivi sulle isole dell'Egeo. E più in generale giustificato dalla crisi dell'Euro che rende l'Europa sempre meno attraente nell'immaginario di tutta una generazione nel mondo. Sulla frontiera greca però si continua a morire. L'ultima vittima non ha un nome. Solo un corpo, ripescato nelle acque del fiume Evros il 18 agosto 2012. Di seguito i dettagli della notizia sulla stampa greca.
Body found in Evros believed to be drowned migrant
E Kathimerini
18 August 2012
A body was found in the Evros River in northeastern Greece on Friday. Authorities said the body was taken to Alexandroupoli Hospital, where doctors said there were no signs of foul play. It is likely the deceased was an immigrant trying to cross into Greece from Turkey, authorities said. Dozens of migrants drown each year trying to reach Greece.
Body found in Evros believed to be drowned migrant
E Kathimerini
18 August 2012
A body was found in the Evros River in northeastern Greece on Friday. Authorities said the body was taken to Alexandroupoli Hospital, where doctors said there were no signs of foul play. It is likely the deceased was an immigrant trying to cross into Greece from Turkey, authorities said. Dozens of migrants drown each year trying to reach Greece.