19 June 2011

Cie Roma: notte di tensione, rivolta e incendio


Stanze annerite dal fumo, arredi bruciati, impianti elettrici fuori uso, tv e condizionatori inutilizzabili. La sezione maschile del centro di identificazione e espulsione di Ponte Galeria è semidistrutta dopo una notte di rivolta, incendi e scontri con le forze dell'ordine. A diffondere la notizia è stato il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni. Alla protesta avrebbero partecipato una settantina di detenuti della sezione maschile del cie. Tutto è cominciato la sera del 18 giugno, quando la sezione maschile ha rifiutato il cibo per protesta contro il decreto legge che allunga a 18 mesi il limite del trattenimento nei centri di identificazione e espulsione. La tensione sarebbe poi salita durante la notte fino al momento in cui è stato appiccato il fuoco e ha fatto ingresso una squadra di agenti in tenuta antisommossa nella gabbia. Secondo testimoni diretti ci sarebbero diversi feriti, sia per i colpi di manganello che per le bruciature. Il più grave avrebbe addirittura riportato ustioni sulla metà del corpo. I danni registrati sarebbero ingenti. E proprio in queste ore la cooperativa Auxilium, che da gennaio ha sostituito la Croce rossa italiana nella gestione del cie romano, sta lavorando per ripristinare l'agibilità dei locali. Date le condizioni del settore maschile, in molti hanno deciso di dormire su materassi, all’aperto. Attualmente nelle struttura sono ospitate 255 persone, 170 uomini e 85 donne.