Aggiornamento dal centro espulsioni di Torino. I trenta tunisini della sezione verde hanno sospeso oggi lo sciopero della fame, durato cinque giorni. La decisione è stata presa dopo che un ragazzo di Redeyef si è sentito molto male e ha vomitato sangue. Il bilancio della protesta è comunque positivo visto che ha portato alla pubblicazione di vari articoli sulla stampa, soprattutto su l'Unità. Ho inoltre informato personalmente due parlamentari sulla situazione, pur non riponendo troppe aspettative visto il momento politico, ma stiamo a vedere. Intanto i ragazzi tunisini del centro pur avendo ripreso a mangiare, continuano a chiedere di porre fine alla loro detenzione, che ritengono illegittima dal momento che la maggioranza dei seimila sbarcati a Lampedusa, sono di fatto lasciati liberi di viaggiare senza documenti verso la Francia, mentre solo una minoranza è rinchiusa nei centri di espulsione e ci rimarrà presumibilmente per i prossimi sei mesi, fra l'altro sapendo che molto probabilmente non saranno espulsi. Sia perché sono troppi per essere identificati in tempo utile dall'ambasciata tunisina, sia perché il governo transitorio tunisino non è abbastanza forte per giocarsi il consenso popolare accettando il diktat italiano di un'espulsione di massa.