28 April 2009

Sbarchi: +75%. In dieci mesi 1.994 minori non accompagnati

PISTOIA, 28 aprile 2009 – Aumenta il numero di migranti intercettati nelle acque del Canale di Sicilia. Nei primi quattro mesi dell’anno sono stati 6.300, il 75% dello stesso periodo dello scorso anno, quando furono 3.600. Tale aumento si potrebbe spiegare da un lato con la diminuzione dei flussi verso la Spagna, a causa del giro di vite applicato dall’Algeria alle sue frontiere sud, che potrebbe aver dirottato un maggior numero di persone verso la rotta libico-italiana. Dall’altro come conseguenza dei ripetuti annunci di Maroni sull’avvio dei pattugliamenti congiunti e dei respingimenti in Libia a partire dal 15 maggio, che avrebbero potuto anticipare le partenze prima di tale termine, che sarà probabilmente rispettato, visto che proprio in questi giorni, ufficiali della marina libica sono a Gaeta per delle esercitazioni sulle tre motovedette che saranno presto inviate nel porto di Zuwarah.


E nelle prossime settimane partirà anche la missione Nautilus IV di Frontex, al largo di Malta e Lampedusa. Parteciperanno le forze aeree e marittime di Italia, Malta, Francia, Grecia, Spagna, Germania, Lussemburgo e Finlandia. Le spese previste sono di 10 milioni di euro, che saranno interamente coperti da Frontex. L’accordo è arrivato dopo l’incontro giovedì scorso a Bruxelles tra il ministro dell’interno Maroni e il suo omologo maltese Mifsud Bonnici, dopo lo scontro diplomatico sul caso Pinar. Tutti i naufraghi soccorsi in mare saranno trasferiti verso “il porto più vicino e sicuro”. Entrambi i governi avrebbero poi chiesto a Frontex un maggiore impegno sui rimpatri. La Tunisia ad oggi non accetta più di sette persone al giorno. E secondo il ministro dell’interno maltese, chiederebbe 100.000 euro per ogni rimpatrio. Per questo la Lega Nord ha riproposto un emendamento al testo del ddl sicurezza 733 in discussione alla Camera, per reintrodurre il prolungamento da due a sei mesi del limite della detenzione nei Cie. Maroni, che in cambio ha tolto la possibilità per il medico di denunciare gli irregolari, ha chiesto al premier di porre la fiducia sul voto, per evitare la terza bocciatura consecutiva del provvedimento in Parlamento.

Intanto però arrivano dalla Sicilia arrivano cifre preoccupanti sugli sbarchi dei minori non accompagnati. Da maggio 2008 a febbraio 2009 sono arrivati sulle coste siciliane 1.994 minori non accompagnati e 300 accompagnati. Il 91,3% dei minori ospitati sono di sesso maschile, a fronte di un 8,7% di sesso femminile, di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Provengono prevalentemente da Egitto (27,9%), Nigeria (11,6%), Palestina (11,5%), Eritrea (10%), Tunisia (9,2%), Somalia (7,2%) e Ghana (6,3%), confermando un trend che è rimasto invariato negli ultimi mesi.. Di questi, 1.860 sono stati ospitati nelle comunità alloggio sul territorio siciliano. Il 60% però da quelle strutture è scappato, soprattutto tra gli egiziani, gli eritrei e i somali. Questi dati emergono dal rapporto “L’accoglienza dei minori in arrivo via mare”, pubblicato dalla ong Save the Children, impegnata nel Progetto Praesidium III, insieme a UNHCR, IOM e Croce Rossa. Dal rapporto emerge il sovraffollamento e la scarsità di servizi delle 39 comunità monitorate. Per eventuali approfondimenti, rimandiamo al testo del rapporto, che potete scaricare on line.