29 December 2011

Speciale musica e harraga: Mzeyra

Mzeyra, di Bramfori, anno 2007, video ufficiale

Dopo Algeria e Tunisia, il nostro tour nel rap harraga ci porta in Marocco. Il pezzo si chiama Mzeyra ed è interpretato da Bramfori, voce emergente del panorama rap underground tangerino. Tangeri è da sempre città di frontiera per la sua posizione geografica all'incrocio tra due mari e due continenti. L'Europa da qui si vede a occhio nudo. Basta salire a prendersi un tè al caffè Hafa, sopra la Qasbah, per osservare le luci di Tarifa al di là del Mediterraneo. Con l'aliscafo, lo stretto di Gibilterra si attraversa in trenta minuti. Ma la maggior parte degli abitanti della città non ha diritto a viaggiare. Perché senza un conto in banca con abbastanza soldi, è impossibile avere un visto. E allora per i ragazzini dei quartieri popolari non resta altro che nascondersi sotto i camion che ogni giorno si imbarcano sui cargo per la Spagna, per Genova, e per il resto d'Europa. Come a Patrasso e a Calais. Sì perché Tangeri è la capitale mediterranea della circolazione delle merci. Qui è stato da poco aperto il Tanger Med, che sarà il porto merci più importante del nostro mare. E qui stanno investendo molto i sauditi per il turismo a cinque stelle. Eppure, paradosso della modernità, per i ragazzi delle classi popolari, viaggiare continua a essere vietato. A meno che quel diritto non se lo riconquistino con i propri corpi, correndo al porto e cercando di nascondersi insieme alle merci, quasi fosse una bravata ai tempi della globalizzazione. "Tutti vogliamo salvarci" dicono, e "chiediamo scusa ai nostri padri" se "nel nostro paese non troviamo pace". Non resta che "attraversare" lo stretto di Gibilterra, perché "di là ricomincerò la vita". Buon ascolto. E buona lettura, perché di seguito trovate la traduzione in italiano del testo.


Mzeyra, di Bamfori

È il nostro paese, fratello, e non troviamo pace
I giorni non ci portano allegria
Chiediamo perdono ai nostri padri
Una notte mi presi una pasticca rossa
E sulla mia strada incontrai una banda, mi volevano usare per fare certe cose
Poi mi incontrai con una buona banda
Continuai la mia strada con loro, con la testa sconnessa
Continuai la mia strada nella notte,
con l'occhio nero, gonfio e il sangue che mi usciva dalla bocca
Questo è il porto e qui ci sono le barche,
sembra tutto come una insalata.
Vedo soltanto quelli coi documenti che arrivano.
Questa notte ho deciso di passare quella frontiera.
Nel mio paese non ci tornerò,
perché i miei diritti cominciano di là
e di là comincerò una nuova vita.

Tutti vogliamo salvarci
Tutti vogliamo traversare
E se riesci a traversare, che cosa riuscirai a fare?
All'estero è molto dura, devi stare molto attento
Tutti vogliono migrare, tutti vogliono traversare
e, dimmi, se arrivi, cosa otterrai?
All'estero, fratello, è molto dura, devi stare molto attento

Io voglio migrare per cercare la mia fortuna,
qui c'è soltanto disoccupazione e muri da scaldare
E se ottieni un lavoro non smetterai di correre e tanto meno otterrai qualcosa
Io vedo solamente il porto e penso di attraversare la frontiera
Ma ogni volta è più difficile
L'estero, l'estero.
Altri ragazzi se ne sono andati e sono tornati con i loro documenti.
Se ne è andato questo, se ne è andato quello.
Io quando me ne andrò?
Tutto è stato scritto da dio.
Il mio sogno è soltanto attraversare il mare.
Nel porto ho cacciato i denti, giorno e notte nel porto,
tutta la polizia mi conosce, tutti quelli della dogana mi conoscono.


Tutti vogliamo salvarci
Tutti vogliamo traversare
E se riesci a traversare che cosa riuscirai a fare?
All'estero è molto dura, devi stare molto attento
Tutti vogliono migrare, tutti vogliono traversare e, dimmi, se arrivi, cosa otterrai?
All'estero, fratello, è molto dura, devi stare molto attento


tradotto dal darija marocchino in spagnolo da Hafsa Afailal