Dal cie alla galera. Undici reclusi del centro di identificazione e espulsione di Bari sono stati arrestati oggi per i disordini e il tentativo di fuga della notte tra sabato e domenica scorsa, che ha portato allo scontro tra un gruppo di trattenuti e gli agenti delle forze dell'ordine. Gli arrestati sono due marocchini di 30 e 27 anni e nove tunisini tra i 20 e i 30 anni. Su di loro pendono le accuse di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Secondo la ricostruzione della Questura, a dare il via agli incidenti sarebbero stati i due giovani marocchini dopo che avevano chiesto invano di vedere in tv sul satellitare la partita di calcio: Marocco-Algeria. Alla protesta si sarebbero poi presto associati gli altri reclusi. Due agenti di polizia intervenuti per bloccare i due marocchini sarebbero stati aggrediti e sarebbero rimasti contusi. Successivamente, nel corso della nottata, gli addetti alla sala monitor del Centro si sono accorti alle quattro del mattino che un gruppo di reclusi stava scavalcando un muro di cinta dopo aver tagliato e divelto una grata di ferro dal muro di una camerata. Agenti e militari intervenuti per bloccarli sarebbero stati aggrediti con calci e pugni. Tre militari dell'esercito, accorsi in aiuto di polizia e carabinieri avrebbero riportato contusioni e fratture. In questo momento gli undici arrestati si trovano nel carcere di Bari. Non si sa invece niente di quanti siano i feriti tra i reclusi e di quali siano le loro condizioni. Forse anche per questo Maroni tiene fuori la stampa dai Cie da due mesi, da quando in questo paese è tornata in vigore la censura per circolare ministeriale.