Spogliati, perquisiti e costretti a restare seduti sotto la pioggia per alcune ore. Con tanto di manganellate per chi non era d'accordo. I protagonisti del maltrattamento da parte delle forze dell'ordine sono i tunisini ospitati nel centro di accoglienza per richiedenti asilo politico (Cara) di Salinagrande, in provincia di Trapani. I fatti risalgono allo scorso 25 aprile. All'origine della perquisizione ci sarebbe stata una rissa scoppiata la sera prima tra due tunisini. L'indomani mattina agenti delle forze dell'ordine avrebbero fatto irruzione nelle camerate alle sei del mattino, buttando giù dal letto i tunisini ospitati nella struttura, una cinquantina, e scortandoli nel cortile, dove - secondo diverse testimonianze raccolte - sarebbero stati fatti spogliare, perquisiti e quindi costretti a rimanere a terra per alcune ore, mentre altri agenti perquisivano le camerate. Diversi testimoni oculari hanno raccontato di un agente che avrebbe strappato un Corano. Un altro ragazzo tunisino sostiene inoltre che durante la perquisizione gli siano spariti dei soldi che aveva lasciato nella camerata. A denunciare l'accaduto è un gruppo di tunisini ospiti del centro in attesa dei loro permessi di temporanei di soggiorno per motivi umanitari, che ho incontrato oggi 8 maggio nei pressi del Cara.