Sciopero della fame sospeso. I circa 200 tunisini ancora reclusi nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, hanno sospeso ieri sera lo sciopero della fame, durato in tutto 48 ore. Alla base dell'interruzione della protesta ci sarebbe l'impressione diffusa che il governo tunisino non rispetterà l'impegno di rimpatriare i suoi concittadini come inizialmente previsto dall'accordo con Maroni. E intanto da Lampedusa ci arrivano alcune precisazioni da parte dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni, rispetto all'articolo pubblicato ieri. Che volentieri diffondiamo perché - una volta tanto - sono notizie positive.
Si tratta di tre punti.
Primo: la delegazione del Consiglio d'Europa ha avuto modo di parlare liberamente con tre reclusi tunisini negli uffici delle associazioni umanitarie che lavorano nel centro dell'isola, lunedì scorso. E infatti hanno anche rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in tal senso.
Secondo: il diritto alla visita dei familiari è stato rispettato nei casi in cui i familiari si sono rivolti ai funzionari delle associazioni umanitarie. Motivo per cui consigliamo a chiunque abbia dei familiari reclusi nel centro a recarsi sull'isola e prendere contatto con il personale di Unhcr, Save the Children e Oim.
Terzo punto, e questo è un appello per tutti gli avvocati, da qualche giorno è possibile per i reclusi nominare un avvocato. La procedura è un po' macchinosa ma funziona. Già una quindicina hanno fatto la nomina. E allora diciamo agli avvocati che si mobilitino! Anche perché finora sull'isola non si è visto nessuno! Perché il trattenimento di due e in alcuni casi tre settimane, senza convalida del giudice in un luogo che non è giuridicamente un Cie (centro di identificazione e espulsione), è semplicemente illegale. Ma un conto è scriverlo e un conto è presentare un'istanza al giudice! Pertanto, chi avesse amici o parenti reclusi a Lampedusa e volesse fargli nominare un avvocato, contatti il centralino dell'Oim a Roma per chiedere informazioni sulla procedura.
Segnaliamo infine per chi avesse amici che hanno il problema opposto, ovvero che hanno deciso per qualsiasi motivo di rientrare a Tunisi, che il consolato tunisino di Genova e di Palermo hanno predisposto una speciale assistenza per questi casi. Pare addirittura che già circa 400 ragazzi siano rientrati in questo modo. E che altri 50 siano invece rientrati con i biglietti messi a disposizione dall'Oim
Si tratta di tre punti.
Primo: la delegazione del Consiglio d'Europa ha avuto modo di parlare liberamente con tre reclusi tunisini negli uffici delle associazioni umanitarie che lavorano nel centro dell'isola, lunedì scorso. E infatti hanno anche rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in tal senso.
Secondo: il diritto alla visita dei familiari è stato rispettato nei casi in cui i familiari si sono rivolti ai funzionari delle associazioni umanitarie. Motivo per cui consigliamo a chiunque abbia dei familiari reclusi nel centro a recarsi sull'isola e prendere contatto con il personale di Unhcr, Save the Children e Oim.
Terzo punto, e questo è un appello per tutti gli avvocati, da qualche giorno è possibile per i reclusi nominare un avvocato. La procedura è un po' macchinosa ma funziona. Già una quindicina hanno fatto la nomina. E allora diciamo agli avvocati che si mobilitino! Anche perché finora sull'isola non si è visto nessuno! Perché il trattenimento di due e in alcuni casi tre settimane, senza convalida del giudice in un luogo che non è giuridicamente un Cie (centro di identificazione e espulsione), è semplicemente illegale. Ma un conto è scriverlo e un conto è presentare un'istanza al giudice! Pertanto, chi avesse amici o parenti reclusi a Lampedusa e volesse fargli nominare un avvocato, contatti il centralino dell'Oim a Roma per chiedere informazioni sulla procedura.
Segnaliamo infine per chi avesse amici che hanno il problema opposto, ovvero che hanno deciso per qualsiasi motivo di rientrare a Tunisi, che il consolato tunisino di Genova e di Palermo hanno predisposto una speciale assistenza per questi casi. Pare addirittura che già circa 400 ragazzi siano rientrati in questo modo. E che altri 50 siano invece rientrati con i biglietti messi a disposizione dall'Oim