16 August 2010

Udine: muore un curdo iracheno nel viaggio della speranza su un camion partito da Venezia

tratto da Il Gazzettino

di Paola Treppo
UDINE (16 agosto 2010) - I carabinieri di Udine stanno cercando da ieri un cittadino iracheno di etnia curda. Si tratta di Baiz Ebraim Pshadar, 46 anni, che risulterebbe deceduto e abbandonato dopo la morte nella nostra provincia. A denunciare la sua scomparsa è stato il cugino, Hama Ali Rasoul, 37 anni, che ha raccontato ai militari dell'Arma la sua triste storia.


L'uomo, partito illegalmente dall'Iraq con destinazione Gran Bretagna, sarebbe deceduto durante un viaggio della speranza affrontato all'interno di un mezzo pesante. È probabile che avesse versato una cospicua somma di denaro per fuggire dal suo Paese, soldi che ha impegnato per il sogno di una nuova vita, che adesso non potrà più avverarsi. Il mezzo pesate, un tir, era stato imbarcato in Grecia il 24 luglio scorso; la destinazione era uno dei paesi dell'Unione Europea.

In Italia pare sia arrivato al porto di Venezia e da lì la direttrice seguita dal tir è stata quella della tratta autostradale verso l'Austria. Il decesso del 46enne si sarebbe verificato il giorno dopo l'imbarco in Grecia, quindi il 25 luglio scorso. Il cadavere, poi, sarebbe stato abbandonato subito dopo, intorno alle 2 e mezza circa, lungo la A23 Udine-Tarvisio, in una delle aree di servizio o di sosta. E a scaricare il corpo sarebbe stato lo stesso conducente del mezzo pesante. Gli inquirenti indagano, da tre giorni, proprio in quella zona anche basandosi sul contenuto di un sms ricevuto da un amico della famiglia dello sfortunato uomo curdo. Il messaggino, inviato da un'utenza telefonica greca, riporta indicazioni geografiche abbastanza precise. Nell'sms, infatti, si indicano Udine, Venzone, Bueris (che è una frazione del comune di Magnano in Riviera), la A23, Tolmezzo e la Ss13.

I carabinieri non escludono che l'abbandono della salma possa essere avvenuto lungo la strada statale 13 Pontebbana. Ma fino a oggi non c'è traccia né del conducente del Tir, né del Tir stesso, e neanche del cadavere. Lo scomparso è alto un metro e 80-85 centimetri; è di corporatura magra; ha gli occhi azzurri, i capelli corti scuri e ha un neo sul mento. Al momento della partenza dell'Iraq indossava una maglietta di colore scuro, un paio di jeans e un paio di scarpe da ginnastica.