Sbarco sulle coste ioniche calabresi, a Belcastro. Visto il sopraggiungere delle forze dell'ordine, i due comandanti greci dell'imbarcazione costringono i passeggeri a buttarsi a mare e continuare a nuoto. Un ragazzo afghano di 20 anni muore annegato. Di seguito i dettagli della notizia sulla stampa locale.
IMMIGRAZIONE: MORTO DURANTE SBARCO, SCAFISTI CONDANNATI PER CORTE ASSISE OMICIDIO DOLOSO
Ansa, 24-10-2012
Due scafisti di nazionalità greca accusati di omicidio volontario per la morte di un immigrato avvenuta per annegamento durante uno sbarco il 21 luglio 2010 a Belcastro, sono stati condannati oggi dalla Corte d'assise di Catanzaro, però, accogliendo la tesi difensiva, non per omicidio volontario, ma in base all'art. 586 del codice penale vale a dire per morte in conseguenza di altro reato. I due, Konstantinos Moyzakithe, e Ahmhtpios Sinetoz, entrambi di 32 anni, sono stati quindi condannati a tre anni ed otto mesi di reclusione. Il pm, Paolo Petrolo, aveva chiesto la condanna a 25 anni di carcere. Secondo l'accusa, i due scafisti, giunti sul luogo dello sbarco, si erano accorti della presenza di forze dell'ordine ed avevano costretto gli immigrati a gettarsi in mare. Il cadavere di un immigrato di una ventina d'anni di nazionalità afghana fu poi trovato sulla spiaggia. I difensori degli imputati, gli avvocati Enzo Ioppoli e Gregorio Viscomi, nella loro arringa, hanno sostenuto invece, la mancanza del dolo e la loro tesi è stata accolta dai giudici della Corte. "Siamo soddisfatti - ha detto Ioppoli al termine del processo - per l'accoglimento della tesi in cui abbiamo fortemente creduto e che risponde senz'altro a criteri di giustizia in quanto la morte dell'immigrato è stata una disgrazia e non un omicidio volontario". (ANSA).
IMMIGRAZIONE: MORTO DURANTE SBARCO, SCAFISTI CONDANNATI PER CORTE ASSISE OMICIDIO DOLOSO
Ansa, 24-10-2012
Due scafisti di nazionalità greca accusati di omicidio volontario per la morte di un immigrato avvenuta per annegamento durante uno sbarco il 21 luglio 2010 a Belcastro, sono stati condannati oggi dalla Corte d'assise di Catanzaro, però, accogliendo la tesi difensiva, non per omicidio volontario, ma in base all'art. 586 del codice penale vale a dire per morte in conseguenza di altro reato. I due, Konstantinos Moyzakithe, e Ahmhtpios Sinetoz, entrambi di 32 anni, sono stati quindi condannati a tre anni ed otto mesi di reclusione. Il pm, Paolo Petrolo, aveva chiesto la condanna a 25 anni di carcere. Secondo l'accusa, i due scafisti, giunti sul luogo dello sbarco, si erano accorti della presenza di forze dell'ordine ed avevano costretto gli immigrati a gettarsi in mare. Il cadavere di un immigrato di una ventina d'anni di nazionalità afghana fu poi trovato sulla spiaggia. I difensori degli imputati, gli avvocati Enzo Ioppoli e Gregorio Viscomi, nella loro arringa, hanno sostenuto invece, la mancanza del dolo e la loro tesi è stata accolta dai giudici della Corte. "Siamo soddisfatti - ha detto Ioppoli al termine del processo - per l'accoglimento della tesi in cui abbiamo fortemente creduto e che risponde senz'altro a criteri di giustizia in quanto la morte dell'immigrato è stata una disgrazia e non un omicidio volontario". (ANSA).