ABBANDONATI IN MARE,DUE MORTI E 4 DISPERSI
GELA (CALTANISSETTA), 7 OTT 2009 - Li hanno costretti a lanciarsi in mare, abbandonandoli al loro destino, quando erano ancora lontani dalla costa. Come unico appiglio per non affogare un vecchio gommone, senza motore nè remi, e alcuni bidoni di plastica. Così una cinquantina di immigrati hanno cercato disperatamente di raggiungere le luci in lontananza della Raffineria dell'Eni di Gela, aiutandosi con le mani o aggrappandosi ai bidoni. Quelli che erano sul gommone sono riusciti a fatica ad approdare sulla spiaggia; i sette che volevano raggiungere la riva a nuoto hanno cominciato invece ad annaspare. Il più giovane si è abbarbicato a una boa del porto isola, dove è stato ritrovato 24 ore dopo, gli altri sei compagni sono scomparsi tra i flutti. Il mare ha restituito fino ad ora solo due cadaveri, recuperati dalle motovedette della Guardia Costiera. Sulla sorte dei quattro dispersi nessuno dei soccorritori sembra farsi soverchie illusioni. È la ricostruzione dell'ultima tragedia dell'immigrazione avvenuta a poche miglia da Gela, la città siciliana simbolo del degrado e del «sogno industriale». E proprio davanti al lungo pontile di ferro del petrolchimico si è infranto il «sogno» di questo drappello di disperati, alcuni dei quali sono ancora ragazzi. I trafficanti di carne umana che li avevano trasportati dalle coste nordafricane a bordo di una «nave madre», non hanno avuto alcuno scrupolo ad abbandonarli in mare. Quelli riusciti a sbarcare sulla spiaggia di contrada «Bulala» sono stati quasi tutti intercettati, tra ieri e questa mattina, dalle forze dell'ordine. I primi 18, tutti egiziani, sono già stati rimpatriati oggi dall'aeroporto di Catania. Altri 14 si trovano ancora a Gela, nei locali della Protezione Civile, in attesa di essere trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Pian del Lago a Caltanissetta. Tra di loro anche il ragazzo di 16 anni che si è salvato dopo essere rimasto aggrappato per un giorno e una notte alla boa. Con gli occhi persi nel vuoto e avvolto in una coperta ha confermato, a gesti, di avere perso di vista gli altri sei compagni che nuotavano con lui. Le ricerche dei quattro dispersi, condotte anche dalle motovedette di Polizia e Carabinieri e da un elicottero della Guardia Costiera, sono proseguite per tutta la giornata ma senza esito. I due cadaveri sono stati trasferiti nell'obitorio del cimitero. (ANSA)
35 MIGRANTI INTERCETTATI A LAMPEDUSA
LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 6 OTT 2009 - Un barcone con 35 migranti è stato intercettato nei pressi della spiaggia dell'Isola dei conigli a Lampedusa. Gli extracomunitari, tutti nordafricani, sono già stati trasbordati su due motovedette, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che stanno facendo rotta verso Porto Empedocle. L'arrivo è previsto in serata. Un altro gommone è riuscito ad approdare questa mattina sulla spiaggia di contrada «Bulala», a due chilometri da Gela. Fino ad ora sono stati bloccati venti immigrati, anche se le forze dell'ordine sono alla ricerca di alcune decine di fuggitivi. Altri 105 migranti su un gommone alla deriva sono stati invece soccorsi da una motovedetta maltese a circa 30 miglia a Sud Est dell'isola.(ANSA)
GOMMONE CON 105 MIGRANTI SOCCORSO A SUD MALTA
LA VALLETTA (MALTA), 6 OTT 2009 - Un gommone con 105 migranti, tra i quali venti donne, è stato soccorso a circa 30 miglia a Sud Est di Malta da una motovedetta maltese impegnata nella missione Frontex, il pattugliamento congiunto del Mediterraneo in cui sono impegnati diversi Paesi della Ue. L'imbarcazione era alla deriva e con il motore in avaria. A dare l'allarme erano stati gli immigrati, che avevano chiamato con un satellitare alcuni loro congiunti che si trovano nei centri di detenzione a Malta. L'arrivo nel porto della Valletta degli extracomunitari, già trasbordati sul pattugliatore, è previsto tra circa un'ora. (ANSA)