ROMA - Sono almeno 104 le vittime dell'emigrazione lungo le frontiere europee documentate nel mese di agosto dall'osservatorio Fortress Europe. Il dato si basa sulle notizie riportate dalla stampa internazionale. Nella classifica delle frontiere più insanguinate, il Canale di Sicilia continua a vantare un triste primato. Oltre ai 73 eritrei dispersi nei 23 giorni alla deriva da cui si sono tratti in salvo soltanto in cinque, nell'ultima settimana di agosto sono stati rinvenuti altri tre cadaveri tra Malta e Linosa, mentre un cittadino tunisino è dato disperso al largo di Pantelleria. Nei primi otto mesi del 2009 i morti registrati nel tratto di mare tra l'Egitto, la Libia, la Tunisia, Malta e Lampedusa sono 418, per 373 dei quali non è stato mai recuperata la salma delle vittime.. Un dato preoccupante se comparato con quello dello scorso anno. Se infatti le vittime documentate dall'osservatorio Fortress Europe sulla rotta per Malta e l'Italia, erano state 1.274 nei dodici mesi del 2008, il numero degli arrivi è però diminuito del 60%. Dall'1 gennaio al 19 agosto, secondo i dati del Viminale, ci sono stati infatti 7.567 arrivi, contro i 17.585 dello stesso periodo del 2008. Diecimila in meno. Vittime anche lungo le altre frontiere del Mediterraneo. In Grecia, un naufragio al largo dell'isola di Kos ha fatto cinque vittime, due corpi sono stati recuperati, altri tre sono dati per dispersi. In Spagna, la cronaca degli sbarchi del mese di agosto registra due vittime, una alle Canarie e l'atra a Cartagena, in Andalucia. Sei rifugiati somali sono invece stati uccisi dalla polizia libica nel campo di detenzione per immigrati senza documenti di Ganfuda, vicino Bengasi, durante gli scontri seguiti a un tentativo di evasione di massa, lo scorso 9 agosto.
Le autorità libiche hanno smentito la notizia, ma sulla rete circolano fotografie dei feriti e testimonianze dirette di chi ha visto tutto con i propri occhi. Infine, vittime anche sulla frontiera adriatica. Due morti.. Uno da ogni lato del mare. A Brindisi un uomo è stato travolto e ucciso dal camion sotto il quale si era nascosto a Patrasso per imbarcarsi su un traghetto di linea diretto in Italia. Stessa sorte a Igoumenitsa per un altro emigrante, investito mortalmente dal camion sotto il quale viaggiava all'insaputa dell'autista. Infine in Algeria, una collisione tra una motovedetta algerina di pattugliamento al largo di Annaba e una barca carica di una trentina di emigranti diretti in Sardegna ha causato la morte di 12 persone. Soltanto una salma è stata recuperata. Gli altri sono dispersi in mare. Altri 18 passeggeri sono stati feriti nello scontro.