MODENA - Dopo Gradisca, Milano, Torino, Roma, Lamezia Terme e Bari, ieri è stata la volta del centro di identificazione e espulsione di Modena. La protesta è iniziata nel pomeriggio, quando una trentina di detenuti, soprattutto marocchini, hanno rifiutato il cibo in protesta contro la legge 733 che prolunga a sei mesi il trattenimento nei Cie. In serata alcuni reclusi hanno dato fuoco ai materassi. Per domare l'incendio nella struttura gestita dalla Misericordia, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con quattro mezzi, polizia e carabinieri. Le fiamme sono state spente dopo circa tre ore e hanno causato danni ingenti in quattro stanze del Cie e la lieve intossicazione di un trattenuto. Le donne ospitate al Cie sono state trasferite in una struttura analoga. Quattro cittadini cinesi sono stati rimessi in libertà.
Per saperne di più vedi l'articolo su Il Resto del Carlino