27 March 2009

Spagna: on line il rapporto sulla "frontera sur" di Apdha

NIAMEY, 27 marzo 2009 – Tremila morti in un anno alla frontiera spagnola. È la stima dell'ultimo rapporto annuale della ong spagnola Apdha, che dal 1997 monitora la frontiera sud della Spagna. Un dato che si basa su una discutibile e ipotetica stima delle vittime della traversata del Sahara, su cui si hanno pochissime notizie. Ma che al contempo documenta con dovizia di fonti almeno 581 morti nei mari: 239 al largo delle isole Canarie e 342 nel Mediterraneo. Il rapporto – scaricabile on line in una versione sintetica e in una completa, in spagnolo – non risparmia critiche alla Spagna e all'Unione europea, in una analisi lucida delle politiche di esternalizzazione.

Emigrare in modo legale e ordinato, come esigono i Paesi europei, è di fatto impossibile, sostiene l'ong andalusa, non esistendo meccanismi pratici di ingresso regolare. Un dato su tutti: se nel 2008 la popolazione immigrata in Spagna è aumentata di 494.485 unità, la percentuale di immigrati dell'Africa sub-sahariana è aumentata solo di 8.749 persone, ovvero dell'1,8%.

Apdha boccia senza appello anche il Plan África, il programma di aiuti promesso dal governo Zapatero ai paesi dell'Africa occidentale in cambio di una maggiore cooperazione per il contrasto dell'emigrazione. A livello concreto la popolazione africana non ha beneficiato di un miglioramento delle proprie condizioni di vita, mentre le operazioni di esternalizzazione del controllo frontaliero hanno causato gravissime violazioni dei diritti umani. Ad esempio in Marocco e Mauritania.

Il rapporto documenta continue operazioni di deportazioni alla frontiera nella città marocchina di Oujda, di cittadini sub-sahariani sprovvisti di titoli di soggiorno, potenziali candidati alla traversata dello Stretto. E continuano le violenze alla frontiera con Ceuta e Melilla, così come gli abusi in mare, un caso su tutti quello del gommone affondato dalla Marina reale marocchina nell'aprile del 2008, con il conseguente annegamento di 36 persone.

Apdha si è poi recata in missione alla frontiera tra Mauritania e Mali, dove ha scoperto una situazione sconcertante. Centinaia di persone ogni anno sono deportate tra Nioro du Sahel, in Mauritania, e Gogui, in Mali, spesso dopo settimane di detenzione nel campo di Nouadhibou, sulle coste mauritane, senza nessun processo né alcun appoggio per ritornare nel proprio paese.

Per scaricare il rapporto completo
http://www.apdha.org/index.php?option=com_content&task=view&id=606&Itemid=45