Sarebbero almeno una decina i dispersi dell'ultimo naufragio davanti alle coste libiche. Tutti somali. A dare la notizia è il corrispondente a Roma dell'edizione in lingua somala della Bbc Radio, che è stato raggiunto telefonicamente dai superstiti. All'sos, la Guardia costiera italiana ha reagito inviando una motovedetta che però è stata coinvolta in un altro salvataggio sulla stessa rotta. Così i naufraghi sono stati tratti in salvo da due navi mercantili che incrociavano in quel tratto di mare. I superstiti però non sono stati portati in Italia, bensì respinti in Libia al porto di Tripoli. In aperta violazione dei principi della sentenza della Corte europea dello scorso 23 febbraio 2012, che impegnava l'Italia a garantire l'accesso alle procedure di richiesta di asilo politico a tutti i naufraghi soccorsi nel Canale di Sicilia. Di seguito il dettaglio della notizia.
"Almeno dieci morti nel Canale di Sicilia" Superstite lancia l'allarme dalle coste libiche
Tratto da Repubblica
PALERMO, 26 maggio 2012 - Sarebbero almeno una decina, ma qualcuno parla anche di 30 dispersi, le vittime dell'ennesima tragedia dell'immigrazione avvenuta davanti alle coste libiche, stando almeno al racconto di un centinaio di superstiti raccolti ieri su un gommone semi affondato davanti alle coste libiche. Nell'operazione di soccorso, scattata in seguito all'intervento della Guardia Costiera italiana, sono intervenute due navi mercantili che hanno trasferito i profughi a Tripoli. Sono stati proprio i superstiti a confermare quello che avevano già comunicato ieri via radio, quando avevano lanciato l'Sos con un telefono satellitare: "Siamo un centinaio e rischiamo di affondare, ci sono già diversi morti. Veniteci a salvare".
A raccogliere la richiesta d'aiuto era stato Aden Sabrie, un giornalista somalo che collabora con la Bbc, che aveva girato la segnalazione alla Guardia costiera. Da Lampedusa era partita una motovedetta che durante il tragitto si era fermata per soccorrere un altro gommone con 54 profughi, mentre sull'altra imbarcazione erano stati dirottati due mercantili. Aden Sabrie è riuscito a parlare nel pomeriggio, telefonicamente, con una superstite, una connazionale ricoverata in ospedale per una frattura.
La donna ha raccontato che uno dei tubolari del gommone si sarebbe sgonfiato poche ore dopo la partenza e che molti migranti sarebbero annegati: "Ho visto attorno a me almeno una decina di cadaveri", ha riferito la testimone. Secondo altre fonti in Libia, i dispersi nel naufragio sarebbero almeno una trentina.
"Almeno dieci morti nel Canale di Sicilia" Superstite lancia l'allarme dalle coste libiche
Tratto da Repubblica
PALERMO, 26 maggio 2012 - Sarebbero almeno una decina, ma qualcuno parla anche di 30 dispersi, le vittime dell'ennesima tragedia dell'immigrazione avvenuta davanti alle coste libiche, stando almeno al racconto di un centinaio di superstiti raccolti ieri su un gommone semi affondato davanti alle coste libiche. Nell'operazione di soccorso, scattata in seguito all'intervento della Guardia Costiera italiana, sono intervenute due navi mercantili che hanno trasferito i profughi a Tripoli. Sono stati proprio i superstiti a confermare quello che avevano già comunicato ieri via radio, quando avevano lanciato l'Sos con un telefono satellitare: "Siamo un centinaio e rischiamo di affondare, ci sono già diversi morti. Veniteci a salvare".
A raccogliere la richiesta d'aiuto era stato Aden Sabrie, un giornalista somalo che collabora con la Bbc, che aveva girato la segnalazione alla Guardia costiera. Da Lampedusa era partita una motovedetta che durante il tragitto si era fermata per soccorrere un altro gommone con 54 profughi, mentre sull'altra imbarcazione erano stati dirottati due mercantili. Aden Sabrie è riuscito a parlare nel pomeriggio, telefonicamente, con una superstite, una connazionale ricoverata in ospedale per una frattura.
La donna ha raccontato che uno dei tubolari del gommone si sarebbe sgonfiato poche ore dopo la partenza e che molti migranti sarebbero annegati: "Ho visto attorno a me almeno una decina di cadaveri", ha riferito la testimone. Secondo altre fonti in Libia, i dispersi nel naufragio sarebbero almeno una trentina.