22 November 2011

Walid, un padovano tra i dispersi di Sidi Mansour

Walid Bouani
Walid Bouani era un po' italiano. Aveva vissuto per nove anni a Padova. Dal 2001 al 2010. E dall'Italia era stato espulso un anno fa. Una volta tornato nella casa della famiglia a Hay Nur, un quartiere di Tunisi, aveva inutilmente cercato un nuovo lavoro. E non appena aveva visto con quanta facilità i ragazzi riuscivano a attraversare il mare subito dopo la rivoluzione, aveva decisa di fare lo stesso. Quando la loro barca è salpata dalla costa di Sidi Mansour (Sfax) per Lampedusa, era la sera del 14 marzo 2011. Sul vecchio peschereccio c'era scritto un nome: "Zuhair". E a bordo viaggiavano 48 persone. Le ultime comunicazioni telefoniche con i parenti a terra a Tunisi, risalgono alle 21,30 di quella sera. In quella chiamata Walid Bouani, classe 1981, disse a suo fratello che il mare era calmo. Da allora nessuno ha più avuto suo notizie. Nemmeno i due fratelli che lo stavano aspettando a Padova dove vivono da anni e dove tutto era pronto per ospitarlo.

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