Foto di Danila D'Amico, damico_photo@libero.it, se non vedi la gallery, clicca qui
Legati come i polli. Quante volte ce lo hanno raccontato dai centri di identificazione e espulsione (Cie). Non pensavamo accadesse anche sui Cie galleggianti. E invece ecco la prova del contrario. Le immagini sono state scattate sabato scorso alle 15:00 nel porto di Palermo dalla fotogiornalista Danila D'Amico. Mostrano i ragazzi tunisini con i polsi legati stretti con delle fascette di plastica, dopo essere stati caricati a bordo degli autobus che con molta probabilita' li stavano portando all'aeroporto di Palermo per l'espulsione. In un'altra immagine un carabiniere stringe in mano un mazzo di fascette nere. Perche' e' prassi legare tutti. Il motivo e' semplice: la detenzione e' illegale e i carabinieri non sono autorizzati a utilizzare le manette, dunque per fare prima usano le fascette da elettricista. E ancora una volta stupisce - ma forse soltanto per ingenuita' - come le forze dell'ordine si pieghino al servizio dell'illegalita'. Le navi infatti non sono luoghi giuridicamente adibiti alla detenzione. E i 340 tunisini a bordo dei due Cie galleggianti rimasti a Palermo, sono privati della liberta' personale da settimane, senza avere mai incontrato un avvocato ne' essere mai stati condotti davanti a un giudice di pace per la convalida del trattenimento. Tra loro ci sarebbero anche dei minori. In italiano si dice "sequestro di Stato". Eppure tutto sembra andare bene cosi'. Persino al deputato regionale del Pd Tonino Russo, che ha elogiato il trattamento dei reclusi a bordo dopo aver visitato i due Cie galleggianti. E dire che una volta c'era la Costituzione e l'inviolabilita' della liberta' personale. Ma forse oggi basta un panino al pollo e una poltrona reclinabile per dichiarare alla stampa che le condizioni sono "dignitose". Ancora una volta, la zona grigia siamo noi. Ma per fortuna che non tutti la pensano come Russo. Anche perche' Palermo non e' un'isola. E in citta' c'e' ancora un po' di resistenza a certe pratiche repressive e illegali. Ieri alle 17:00 c'e' stato il primo presidio e oggi alla stessa ora e' prevista un'altra manifestazione davanti al porto di Palermo. Trovate piu' informazioni sulla pagina facebook del forum antirazzista di Palermo. E' l'unico modo per rispondere a quei manifesti affissi dai reclusi alle finestre delle due navi CIE con su scritto "Liberta'".
Ps Anche oggi sono decollati da Palermo due aerei diretti a Tunisi, uno della Mistral Air e l'altro della Small Planet, che hanno rimpatriato un totale di 100 ragazzi tunisini dei 340 reclusi sulle navi al porto. Segno che la macchina delle espulsioni procede a pieno ritmo