Ieri sera, un altro recluso del centro di identificazione e espulsione di Milano si è fatto la corda. Si tratta di un tunisino arrivato al Cie dopo una pena scontata in carcere. Secondo i suoi compagni di cella, avrebbe tentato il suicidio dopo che nei giorni scorsi aveva consegnato il proprio passaporto alle autorità e chiesto insistentemente di essere rimpatriato prima possibile, per non passare altro tempo in gabbia. Fortunatamente i soccorsi sono stati immediati. E la sua situazione di salute non sarebbe grave. Sul suo caso e sul caso del recluso marocchino che tentò il suicidio due settimane fa nello stesso Cie, in via Corelli, avranno modo di indagare i parlamentari che questa mattina visiteranno il Cie di Milano per la campagna LasciateCIEntrare, a cui hanno aderito 36 parlamentari in tutta Italia, decine di testate giornalistiche (da Internazionale a Famiglia Cristiana, da l'Unità al Manifesto...), decine di firme del giornalismo italiano (da Iacona a Santoro, dalla Gabanelli a Ruotolo, da Lerner a Stella...) e centinaia di comuni cittadini.