"Vi supplico soccorreteci, non possiamo continuare a camminare, moriremo in questo deserto. Vi supplico di nuovo. Siamo vicini alla frontiera con la Mauritania, vediamo il posto di blocco e i soldati. Perdo le forze, non ci rimane molta batteria nel telefono, vi supplichiamo, qualcuno ci aiuti". Sono le 8.31 del primo febbraio. E queste sono le parole di Ebo, uno dei sessanta arrestati dalla polizia marocchina e espulsi alla frontiera mauritana. Abbandonati in mezzo al deserto. Ennesimo effetto collaterale delle politiche di esternalizzazione, per mezzo delle quali l'Europa chiede ai paesi vicini di ripulirle il cortile. Ebo e gli altri volevano raggiungere la Spagna, per quello sono stati arrestati dai nostri nuovi cani da guardia. La telefonata con cui Ebo ha lanciato l'sos, è stata raccolta e diffusa online da Helena Maleno sul sito Pandoras, dove potete leggere anche le sue riflessioni su questo incidente. Le autorità mauritane pare siano state informate del caso.