PERMESSI;300 DIGIUNANO,INTERVENGA MARONI
ROMA, 30 DIC - «Non chiediamo sanatorie, nè un diritto particolare, ma solo l'applicazione di una legge dello Stato». Si rivolge al ministro dell'Interno Roberto Maroni, in un video appello, Gaousoou Outtarà esponente Radicale e uno dei 300 cittadini stranieri dal 13 dicembre in sciopero della fame per il rispetto dei tempi per il rilascio del permesso di soggiorno. I digiunatori ricordano che il Testo Unico sull'immigrazione stabilisce un termine di 20 giorni mentre di solito si aspettano dai sette ai 13 mesi. In questo modo - denunciano i radicali Mario Staderini e Rita Bernardini - centinaia di migliaia di persone che lavorano, studiano e crescono i proprio figli in Italia, vedono periodicamente sospesi i loro diritti di residenza. Questo nonostante circolari del Viminale considerino valida per il rilascio di documenti anche la ricevuta della richiesta di rinnovo. L'argomento, dice Marco Pannella, «riguarda sì Maroni, ma anche Brunetta e la pubblica amministrazione. Mi auguro che su questi argomenti non diventi fannullone anche lui». Le disposizioni - osservano alcuni cittadini stranieri che hanno partecipato alla conferenza stampa - non sono conosciute dai datori di lavoro, da chi dà in affitto una casa, e spesso anche da chi deve rilasciare documenti. Così capita di doversi scontrare con orrori amministrativi. Come è successo a un rappresentante della comunità dello Sri Lanka, immigrato da decenni, con figli e nipoti cittadini italiani, che non ha potuto lasciare il Paese in tempo utile per andare ai funerali del fratello a Londra. O alle persone che hanno denunciato all'associazione Migrare di aver ricevuto, dopo più di un anno dalla richiesta, permessi rinnovati ma ormai scaduti. Con l'obbligo, puntualizza Staderini, di versare altri 72,5 euro per ripresentare la domanda. Nell'appello si chiede, dunque, il rispetto dei termini di legge, di prorogare il permessi con un timbro in attesa del rinnovo, come già sperimentato dalla questura di Pavia, e di fare informazione sulle circolari ministeriali. I radicali manifesteranno il primo gennaio alle 15 in piazza della Repubblica per chiedere un incontro al Viminale. Allo stesso tempo invitano avvocati volontari ad assistere quanti hanno presentato richieste di risarcimento danni per i ritardi in deroga alla legge. (ANSA)
PREFETTO ROMA, CHIESTO A MARONI SOPPRIMERE CIE
ROMA - «A giugno ho proposto al ministro Maroni la soppressione del Cie di Ponte Galeria, e il suo trasferimento altrove nel Lazio, perchè è un centro che necessita di parecchi lavori, e non è sicuro». Lo ha dichiarato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, durante la conferenza di fine anno tenutasi a Palazzo Valentini, commentando la proposta di chiudere il Cie romano, avanzata qualche giorno fa dal sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. «La decisone - ha continuato - spetta alla valutazione del ministro Maroni che ha previsto un Cie in ogni regione. Quando partirà il progetto si prenderà in considerazione anche il Cie di Roma, che dovrebbe essere però incluso in un piano organico». In merito al progetto di riqualificazione del Cie, il prefetto ha concluso: «Nel frattempo sono stati fatti dei lavori per renderlo più dignitoso e sicuro. Non è uno spreco, perchè la struttura potrà essere riutilizzata come campo di transito per garantire a coloro che sono nomadi, un posto predeterminato in cui trattenersi per poi raggiungere altre destinanzioni». (Ana/Ct/Adnkronos)
QUESTURA ROMA: 4.740 PROVVEDIMENTI ESPULSIONE NEL 2009
Roma, 29 dic - «Quelli dell'ufficio immigrazione sono numeri impressionanti». A dirlo è stato il questore di Roma Giuseppe Caruso, durante la conferenza stampa di fine anno nella quale ha tracciato le attività della Polizia di Stato nel 2009 tra le quali quella dell'ufficio immigrazione diretto da Maurizio Improta. Sono stati 15.689 gli stranieri controllati (11.383 uomini e 4.306 donne) a seguito di operazioni sul territorio. Per quanto riguarda la lotta alla prostituzione sono state poi accompagnate presso l'ufficio immigrazione 113 donne extracomunitarie e 2.176 comunitarie. Sono stati prodotti dall'ufficio immigrazione 4.740 provvedimenti di espulsione. E arrestati 920 stranieri. Sono invece 622 i pregiudicati rumeni rimpatriati. Per quanto riguarda l'attività amministrativa dell'ufficio diretto da Improta sono stati emessi 96.381 permessi di soggiorno e 12.524 nulla osta per badanti e colf (erano oltre 32mila le domande) e 19.051 i nulla osta legati a motivi di lavoro. Per quanto riguarda il nuovo piano nomadi, sono state controllate 750 persone dal 3 al 17 novembre, con l'avvio del fotosegnalamento, sono stati fotosegnalati 6.621 richiedenti e consegnati 4mila permessi di soggiorno. (OMNIROMA)
DI GIOVAN PAOLO (PD), GARANTIRE PRESCRIZIONI MEDICHE A OSPITI CIE
Roma, 28 dic - Una delegazione del Pd, composta dal senatore Roberto Di Giovan Paolo, dall'europarlamentare David Sassoli e dal deputato Massimo Pompili visiterà oggi alle 11 il Cie (Centro di Identificazione ed Espulsione) di Ponte Galeria a Roma. «Nella struttura ci sono circa 300 persone, si sono registrati alcuni casi di autolesionismo, e sembra essersi interrotta la collaborazione tra Croce Rossa Italiana e Asl Roma D che, fino ad oggi, aveva garantito l'erogazione delle prescrizioni sanitarie agli immigrati del Cie - dice Di Giovan Paolo in un'interpellanza rivolta al ministro Maroni - Tale decisione mette concretamente a rischio la salute degli ospiti del Cie, ora costretti ad essere accompagnati all'esterno per poter ottenere le prescrizioni mediche necessarie». «Tutto ciò comporterà, inoltre, un inutile spreco di risorse umane ed economiche per garantire queste trasferte; soldi - conclude - che potevano, ad esempio, essere impegnati per migliorare le condizioni di vita all'interno del Centro». (Coi/Col/Adnkronos)