20 December 2009

Brevi dalla frontiera n°20

VIMINALE, 31 ESPULSIONI IN UNA SETTIMANA
ROMA, 19 DIC - Nel corso di questa settimana sono stati rimpatriati, con diversi voli charter, 31 immigrati soprattutto tunisini, marocchini, e algerini, sbarcati in precedenza sulle coste italiane. Lo rende noto un comunicato del Viminale. (ANSA)

ISTAT: OLTRE 1 MLN ITALIANI RESIDENTI DISCENDENTI DI EMIGRATI
ROMA, 19 DIC - Oltre un milione di italiani, residenti in Italia, sono discendenti di connazionali emigrati all'estero in anni passati. È la stima, riferita al primo trimestre 2008 ed alla classe di età 15-74 anni, dell'Istat contenuta nell' indagine sull'integrazione nel lavoro degli immigrati in Italia e svolta insieme ad altri paesi europei. Il numero ricavato dall'Istat, 1.2 di italiani con antenati emigrati, è così costituito: - circa 600 mila sono nati in Italia ma hanno almeno un genitore nato all'estero; - poco più 450 mila sono migranti con cittadinanza italiana dalla nascita; sono persone nate all'estero ma con entrambi i genitori nati in Italia. Più dei due terzi di questo gruppo sono arrivati nel nostro paese entro la fine degli anni '70, il loro ingresso è avvenuto in oltre la metà dei casi in età prescolare. Circa la metà, inoltre, vive oggi in una delle regioni meridionali. Tra i paesi di emigrazione i primi tre sono Svizzera, Germania, Francia; questi assorbono il 56% del totale dei residenti nati all'estero; - circa 150 mila sono migranti con cittadinanza italiana acquisita; hanno un peculiare rapporto con il nostro paese: avere uno o entrambi genitori nati in Italia. Anche qui, spiccano tre paesi europei di destinazione di emigrazione, Svizzera, Francia e Germania. Fra i paesi non europei, per numero di residenti nati all'estero e con cittadinanza italiana acquisita, si collocano al quarto e quinto posto rispettivamente Venezuela e Brasile. (ANSA)

GUARDIA DI FINANZA, NEL 2009 FERMATI IN 4.737
ROMA, 18 DIC - Nei primi 11 mesi dell'anno sono stati fermati dalla Guardia di Finanza 4.737 cittadini privi di permesso di soggiorno; di questi 348 sono stati arrestati per inottemperanza a precedenti provvedimenti di espulsione. È quanto emerge dal rapporto annuale delle Fiamme Gialle illustrato oggi a Roma. Inoltre, 365 stranieri sono stati intercettati da unità navali del Corpo in alto mare e riconsegnati alle autorità libiche sulla base di specifiche misure di cooperazione internazionale assunte dal ministero dell'Interno. (ANSA).

CISL, IL 22 DICEMBRE SIT IN DAVANTI PARLAMENTO
Roma, 17 dic. - Il 22 dicembre, dalle ore 9.00, si terrà un 'sit in' organiozzato dalla Cisl davanti al Parlamento per dire 'nò alla proposta di legge sul riconoscimento del diritto di cittadinanza agli immigrati in discussione in aula proprio a partira dal 22. Lo annuncia in una nota Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl. «La proposta di legge presentata, come, per altro, quella attualmente in vigore- spiega Ocmin- non piacciono alla Cisl, perchè non tengono conto della presenza dei 700.000 bambini e ragazzi, le così dette 'seconde generazionì di immigrati, la maggioranza dei quali sono nati sul territorio, parlano italiano, frequentano le nostre scuole e guardano al Paese come loro propria patria». «La riforma- continua il Segretario confederale- esclude questi minori dal riconoscimento dello 'ius solì, infrangendo, così, da una parte, i loro sogni e le loro speranze, dall'altra, rallentando considerevolmente i processi di integrazione e di concreta e definitiva interazione». «La Cisl- sottolinea Ocmin- ribadisce l'importanza di onorare le aspettative di questi 'nuovì cittadini che purtroppo oggi vivono una condizione di discriminazione e di privazione delle pari opportunità, nonostante essi si sentano italiani a tutti gli effetti. C'è bisogno di una legislazione attenta alle nuove esigenze derivanti da una presenza sempre più elevata di questi nuovi cittadini; occorre una misura che prevenga lo scontro culturale ed un inutile e deleterio rancore». «Ci appelliamo- conclude Ocmin- al senso di responsabilità delle Istituzioni affinchè si trovino soluzioni concrete per risolvere la delicata questione». (Vgr/Ct/Adnkronos)

MARRONI; A RISCHIO SALUTE OSPITI CIE
ROMA, 18 DIC - Si interrompe la collaborazione tra Croce rossa italiana e l'Asl Roma D che fino ad oggi aveva garantito l'erogazione delle prescrizioni sanitarie agli immigrati del centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria. Lo ha segnalato, in una nota, il garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. «La gravità della decisione - ha detto Marroni - sta tutta nel fatto che mette concretamente a rischio la salute degli ospiti del Cie, ora costretti ad essere accompagnati all'esterno per poter ottenere le prescrizioni mediche necessarie. Una situazione difficile data la situazione giuridica degli immigrati, trattenuti nel centro impossibilitati ad entrare ed uscire liberamente». Questa mattina l'Asl Roma D, ha riferito Marroni, ha comunicato ufficialmente alla direzione sanitaria del Cie l'interruzione di ogni rapporto di collaborazione.(ANSA)

MINORI NON ACCOMPAGNATI;2010, STANZIANI 15 MLN
ROMA, 17 DIC - Per il 2010 il ministero del lavoro e delle politiche sociali stanzierà 15 milioni di euro in favore del Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati e per «rafforzare ulteriormente la collaborazione istituzionale tra ministero e Anci, l'associazione nazionale dei Comuni. Lo rende noto il ministero precisando che questa mattina il ministro, Maurizio Sacconi, si è incontrato con il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino, proprio per valutare i risultati del programma. »Entrambi - si legge in un comunicato stampa del ministero - si sono dichiarati soddisfatti degli obiettivi raggiunti e hanno concordato sull'utilità di proseguire nell'attività«. Per il 2010 il programma è finalizzato a potenziare la rete di posti per la pronta accoglienza e assistenza dei minori attraverso l'ampliamento dei comuni coinvolti con particolare riguardo alle aree metropolitane più interessate al fenomeno. Tra i requisiti di ammissibilità sarà considerata la disponibilità dell'ente locale a sperimentare l'affido familiare quale forma di accoglienza qualificata per i minori stranieri non accompagnati e l'attivazione di servizi aggiuntivi per sostenere i percorsi di integrazione sociale dei minori. (ANSA)

IN ITALIA NONOSTANTE ESPULSIONE: ARRESTATO
Roma, 17 dic - È stato individuato dagli Agenti della Polizia di Stato nel corso dei servizi di pattugliamento del territorio nelle zone circostanti la stazione Termini ed è stato fermato per un controllo, dal quale è emerso a suo carico un decreto d'espulsione. Condotto negli uffici del Commissariato Esquilino, R.T.C. colombiano di 36 anni, è stato arrestato per inottemperanza al decreto d'espulsione.(OMNIROMA)

ASILO; NEL 2008 ENTI LOCALI ACCOLTO 34% IN PIÙ
ROMA, 17 DIC - Nel 2008 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) ha accolto 8.412 persone, il 34% in più rispetto al 2007 quando i beneficiari accolti sono stati 6.284. Il risultato è stato ottenuto grazie ad una rete di 4.388 posti di accoglienza, distribuiti in 114 progetti diffusi su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento di 101 enti locali ed oltre 100 realtà del terzo settore. Sono i dati che emergono dal Rapporto annuale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati 2008/2009', che l'Anci insieme al ministero dell'Interno, ha presentato oggi. Il rapporto, curato per la prima volta da Cittalia Fondazione Anci Ricerche, evidenzia come nel 2008, per far fronte al sensibile aumento degli arrivi via mare, ai 2.541 posti inizialmente finanziati dal Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (Fnpsa), ne sono stati aggiunti ulteriori 1.847. Questi ultimi attivati con risorse straordinarie del ministero dell'Interno, sia come ampliamento di progetti già finanziati che di progetti ammessi ex novo alla rete. Le persone accolte nel 2008 sono state soprattutto di sesso maschile (quasi i 2/3), mentre i minori sono 1.091, il 13% del totale. Complessivamente, i Paesi maggiormente rappresentati nel Sistema sono stati: Eritrea, Afghanistan, Somalia, Nigeria, Etiopia, Costa d'Avorio e Iraq. L'analisi svolta da Cittalia conferma il buon funzionamento complessivo del sistema, reso possibile dall'apporto dei Comuni e degli altri soggetti attuatori che, con la quota di co-finanziamento, partecipano con risorse proprie al 34,65% del costo complessivo (pari ad oltre 31,3 milioni di euro) del Sistema. Nel 2009, invece, i progetti territoriali finanziati dal Fnpsa sono cresciuti del 20%, passando da 114 a 138, di cui 31 a favore di categorie vulnerabili. Allo stesso modo sono aumentati sia i posti complessivi pari a 3.000 (+18% rispetto al 2008), come la rete territoriale, che coinvolge 123 enti locali distribuiti in 69 province e 19 regioni italiane. (ANSA)

OSAPP; ALLIBITI DA CIRCOLARE,INTERVENGA MARONI
ROMA, 16 DIC - Non piace affatto al sindacato di polizia penitenziaria Osapp la circolare con cui il Dap impone di non verificare se sia irregolare o meno lo straniero che fa visita in carcere a un familiare detenuto. «Siamo allibiti. L'avevamo detto che al Dap non c'era più bisogno dei magistrati, e questa circolare ne è la riprova - commenta Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp -. Sono anni che lottiamo per fare sì che la polizia penitenziaria sia considerata al pari delle altre forze di polizia, ma ogni volta fanno di tutto per ricacciarci indietro». «Come agenti e ufficiali di polizia giudiziaria abbiamo l'obbligo di far rispettare le leggi e reprimere i reati, non certo di chiudere un occhio. Su questa vicenda - annuncia Beneduci - ci rivolgeremo al ministro dell'Interno Maroni per avere giustizia». (ANSA)

DAP, VISITE IN CARCERE NON VIETATE A IRREGOLARI
ROMA, 16 DIC - Allo straniero che si presenta in carcere per far visita a un familiare detenuto non dovrà esser richiesto alcun documento che dimostri la sua regolare presenza in Italia. Con una circolare 'ad hoc' il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria mette nero su bianco come il poliziotto penitenziario debba agire alla luce delle nuove norme previste dal pacchetto sicurezza che hanno introdotto il reato di immigrazione clandestina. I detenuti stranieri nelle sovraffollate carceri italiane sono oltre 25mila (circa il 27% del totale) e molti di essi sono irregolari. La probabilità che siano irregolari anche alcuni dei familiari che fanno loro visita in carcere è assai alta. Dal momento che gli agenti penitenziari sono pubblici ufficiali, come dovranno comportarsi ora che l'immigrazione clandestina è un reato? «Il personale del Corpo di polizia penitenziaria non dovrà richiedere allo straniero che accede alla struttura penitenziaria l'esibizione di alcuna documentazione attestante la sussistenza dei requisiti legittimanti la presenza sul territorio italiano, nè lo straniero sarà tenuto a dimostrare in alcun modo la regolarità della sua posizione», scrive Sebastiano Ardita, magistrato a capo della direzione generale detenuti del Dap. E questo vale a maggior ragione «nel caso in cui a richiedere il colloquio siano i figli minori di persone prive di permesso di soggiorno». Ma la circolare, diramata a tutti i provveditori regionali, precisa anche che il mancato obbligo di verifica sulla regolarità dello straniero all'ingresso del carcere «non esclude che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, in qualsiasi modo venga a conoscenza della sussistenza del reato» di immigrazione clandestina «non sia tenuto, in via generale, a denunciare tempestivamente il reato all'autorità giudiziaria o ad altra che abbia a sua volta obbligo di riferire a quella». La decisione di non chiedere allo straniero in visita un documento che ne attesti la regolare presenza è stata presa - scrive Ardita - sulla base della considerazione che l'accesso per il colloquio con i familiari in carcere «non si configura come la fruizione di un servizio pubblico ma come esercizio di un diritto, tanto da parte dei ristretti quanto da parte dei congiunti».(ANSA)

IN UE TANTI ITALIANI,OLTRE A ROMENI E POLACCHI
BRUXELLES, 16 DIC - Non solo polacchi o romeni, ma anche molti italiani hanno scelto di emigrare in uno dei Paesi europei. Lo rileva Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che nell'ultimo rapporto sui cittadini stranieri nell'Ue indica in 1,3 milioni coloro che dall'Italia hanno scelto di vivere in un altro Stato dell'Unione. I dati, relativi al 2008, disegnano infatti l'Italia come una nazione che ha accolto molti stranieri (3,4 milioni), ma anche quella che ha visto partire molti dei suoi cittadini. Più di un terzo degli stranieri che vivono nell'Ue (37%) sono arrivati da un altro Stato membro, dice Eurostat, indicando il numero maggiore tra coloro che sono partiti dalla Romania (1,7 milioni, pari al 15% del totale), ma mettendo al secondo posto gli italiani (1,3 milioni, ossia l'11%), solo di poco superiori ai polacchi (1,2 milioni, 11%). I numeri di Eurostat non indicano quando e perchè questi flussi migratori si sono verificati, ma fotografano la realtà prendendo in esame coloro che hanno la cittadinanza in un paese diverso da quello in cui risiedono. Da qui emerge, ad esempio, che i turchi con 2,4 milioni sono il maggior numero di stranieri arrivati nell'Ue da un Paese terzo, seguiti dai marocchini (1,7 milioni) e dagli albanesi (un milione). Il Paese Ue con più stranieri resta la Germania (7,3 milioni), seguita dalla Spagna (5,3 milioni) e dal Regno Unito (4 milioni). A seguire vengono Francia (3,7 milioni) e Italia (3,4 milioni). Questi Paesi insieme accolgono il 75% degli stranieri che complessivamente nell'Ue sono 30,8 milioni (6% della popolazione Ue). I turchi hanno scelto soprattutto la Germania dove si confermano il gruppo più numeroso di immigrati (25,2%), mentre in Italia la comunità più grande è quella dei romeni (18,2%), ma questi ultimi hanno optato in gran numero anche per la Spagna (14,2%). In Gran Bretagna il gruppo più consistente è quello dei polacchi (9,9%). In Belgio la comunità più numerosa è quella degli italiani (17,4%). (ANSA)

IMMIGRAZIONE:ESPLOSIONE A CIE; PREOCCUPAZIONE, NO DANNI
GRADISCA D'ISONZO (GORIZIA), 16 DIC - Un portafoglio imbottito di polvere pirica è esploso, senza causare danni a persone e cose, al Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Gradisca d'Isonzo (Gorizia). E solo la prontezza di spirito del direttore del Centro, Luigi Del Ciello, che si è accorto in tempo dell'innesco, ha evitato il peggio. Per le modalità dell' attentato e il confezionamento dell'ordigno gli investigatori propendono per la pista anarco-insurrezionalista. Il pacco, è stato detto, era stato preceduto da volantini di minaccia e anche per questo si teme possa rappresentare l'inizio di una nuova campagna di attentati eversivi come quella del dicembre 2003 quando pacchi esplosivi furono recapitati oltre che a Romano Prodi all'Interpol e a Eurojust. A Gradisca, ieri sera, tutto si è risolto in pochi attimi, anche se la paura è stata tanta. Il portamonete era in una busta giallastra, probabilmente spedita dalla provincia di Milano, di 25 centimetri per 15, indirizzata indistintamente al Cie di Gradisca. La busta è stata recapitata insieme ad altra posta. Quando il direttore ha aperto il piccolo pacco si è accorto dell'innesco. Ha scaraventato il portamonete a terra dove è esploso. All'interno su un foglietto una rivendicazione che gli inquirenti, secondo i quali si è trattato di un atto dimostrativo, fanno risalire a un non meglio identificato gruppo anarco-insurrezionale. Subito è scattato l'allarme. La sorveglianza interna ed esterna del Cie è stata rafforzata. Il Prefetto di Gorizia ha riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che ha deciso appunto di aumentare i controlli. Preoccupazione è stata espressa dal sindaco di Gradisca d'Isonzo, Franco Tommasini. «Francamente sono preoccupato per quanto successo ieri. Auspico e spero però che si tratti di un gesto isolato, frutto di qualche mente instabile. Sono preoccupato - ha spiegato - perchè nel Paese c'è un clima difficile. Inutile aggiungere altro. Spero però che tutto finisca lì e che non ci siano altre ripercussioni. Rimane però un fatto inquietante. Come giunta comunale - ha ricordato il sindaco - stiamo lavorando per tranquillizzare la popolazione. Il nostro sforzo è totale. Questi fatti però non aiutano». Proprio la scorsa settimana molte organizzazioni umanitarie della provincia avevano organizzato un incontro con i residenti del Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo), una struttura attigua al Cie. «Ma là la situazione è diversa - ha aggiunto Tommasini - perchè quelle persone si possono muovere e possono avere rapporti con l'esterno. Al Cie la situazione è esplosiva anche se in questo periodo il numero dei presenti è calato». Al Cie di Gradisca alcuni mesi fa ci furono diverse proteste, con fughe di ospiti e danneggiamenti alla struttura. In diverse occasioni la Polizia è dovuta intervenire per riportare la calma. Poi alcuni componenti delle cooperative addette alla pulizia e al vitto hanno denunciato aggressioni. Anche per questi fatti quanto avvenuto ieri ha riportato la tensione a mille. (ANSA)

RIFUGIATI POLITICI OCCUPANO SCUOLA A BARI
BARI, 16 DIC - Circa 100 rifugiati politici, senza casa e lavoro, hanno occupato nella notte l'edificio dell'ex liceo classico Socrate in via Fanelli, a Bari. Si tratta di un gruppo composto per lo più da eritrei, etiopi e sudanesi, che nei giorni scorsi aveva organizzato una protesta, davanti al Comune, contro l'ipotesi di accogliere i rifugiati in una tendopoli. Il gruppo si è riunito nel seminterrato della scuola, un' area un tempo adibita a palestra che si trova in un edificio pericolante, polveroso, senza acqua e luce. Un plesso che per molti dei rifugiati - secondo quanto riferiscono i volontari - rappresenta l'alternativa a notti trascorse per strada. I rifugiati sono assistiti da volontari della Rete antirazzista che in queste ore stanno cercando di procurare loro generi di prima necessità e pasti caldi. Nella notte il gruppo è stato assistito anche da carabinieri. Al momento non pare si pensi di procedere a uno sgombero coatto. Nel corso della mattinata il gruppo si è riunito per gestire la distribuzione degli spazi e per cercare di procedere alla pulizia del plesso. A quanto viene reso noto, il Comune è tenuto a dare ospitalità ai rifugiati e a dare loro alloggi e sussidi economici. Secondo i volontari che li assistono, l' Amministrazione comunale avrebbe già ricevuto, nel 2007, più un milione di euro dalle Nazioni Unite, per far fronte alle necessità dei rifugiati, ma la somma non sarebbe stata ancora utilizzata.(ANSA)

PROTESTA IN CIE BARI, DANNI A STRUTTURA
BARI, 16 DIC - Circa cinquanta ospiti del Cie, il centro di identificazione ed espulsione di viale Europa, nel quartiere San Paolo di Bari, hanno protestato nella notte contro il rimpatrio, occupando due moduli abitativi. Alcune persone sono salite sui tetti lanciando oggetti contro gli agenti di polizia e le auto delle forze dell'ordine. Una protesta rientrata subito dopo l'intervento delle Volanti della polizia. Nell'ambito della manifestazione di protesta un cittadino di nazionalità tunisina ha tentato la fuga ma, nel tentativo di scavalcare il muro di cinta del centro, si è procurato ferite e contusioni giudicate guaribili in una decina di giorni. Sono stati registrati danni alla struttura.(ANSA)

AUMENTANO MINORI STRANIERI IN ITALIA. SAVE THE CHILDREN, PIÙ AFGHANI E EGIZIANI
ROMA, 15 DIC - Aumentano i minori stranieri che vivono in Italia, sia quelli con famiglia che non accompagnati, e tra questi ultimi crescono gli afghani e gli egiziani. E sono sempre di più i bambini stranieri che nascono nel nostro Paese. È questo il quadro che emerge dal Rapporto annuale di Save the Children su «I minori stranieri in Italia». Il rapporto premette che, a causa della mancanza di un sistema centrale di rilevazione e della 'invisibilita« di molti minori stranieri, soprattutto non accompagnati, i dati ufficiali restituiscono un quadro per difetto del numero di under 18 in Italia. Ciò che comunque emerge è un aumento costante: negli ultimi sei anni il numero di minori stranieri residenti è passato dai 412.432 dell'1 gennaio 2004 agli 862.453 dell'1 gennaio 2009. La maggior parte, circa 519 mila, è nata in Italia, e l'incidenza dei nati stranieri sul totale dei nati in Italia è passata dal 2,5% del 1997 al 12,6% del 2008. Le province dove si registra il maggior numero di minori residenti sono Milano, Roma, Torino, Brescia e Bergamo. Quanto ai minori non accompagnati, al 30 settembre 2009 sono 6.587 quelli segnalati al Comitato Minori Stranieri, e il 77% risulta non identificato, cioè senza documento di riconoscimento. Quelli censiti provengono da 77 Paesi diversi, in prevalenza africani: i più numerosi sono marocchini, egiziani, albanesi, afghani. I maschi sono il 90% del totale e più della metà ha 17 anni, uno su 4 ha 16 anni. Il 74% dei minori non accompagnati è alloggiato in una struttura di accoglienza mentre il 16% si trova presso parenti o in affido. Una settantina i minori che si trovano negli istituti penali minorili. Rispetto all'anno scorso, i minori egiziani e afghani sono aumentati: i primi sono passati da 906 a 962, gli afghani da 614 a 743. Ma da dove sono entrati questi minori stranieri? Nel corso del 2008, si legge nel rapporto, ne sono approdati sulle coste delle regioni meridionali 2.749, di cui il 95% in Sicilia e in particolare a Lampedusa. Altri 210 sono giunti ai porti di Ancona e Venezia. Non ci sono dati invece sugli arrivi via terra. Una volta arrivati in Sicilia e inviati alle comunità di accoglienza, però, molti scappano: secondo Save the Children, tra maggio 2008 e febbraio 2009 su un totale di 1.860 minori accolti, ben 1.119 sono fuggiti. Molti di questi »ricompaiono« poi a molti chilometri di distanza, per esempio a Roma, dove spesso vengono intercettati dalle unità di strada. È il caso di molti egiziani: secondo l'organizzazione, per arrivare in Italia le loro famiglie pagano mediamente ai trafficanti dai 4.700 ai 5.500 euro. Costa invece da 3.000 a 6.000 euro il viaggio verso l'Italia ai minori bengalesi. (ANSA)

GRECIA: INCONTRO AD ATENE CON FRONTEX
ATENE, 15 DIC - Il 75% degli immigrati irregolari che si dirigono o arrivano nell'Unione Europea passa dalla Grecia. Lo ha detto Michalis Chrisochoidis, ministro per la Protezione del Cittadino, durante il suo incontro con il Direttore Esecutivo di Frontex, Illka Laitinen. La presenza del Direttore Esecutivo di Frontex in Grecia, ha sottolineato Chrisochoidis, dimostra l'accresciuta sensibilità dell'Unione Europea per il problema dell'immigrazione clandestina e il tentativo comune dei paesi membri dell' Unione per affrontare un enorme problema che la Grecia da sola non può affrontare. Il ministro Chrisochoidis ha inoltre fato notare che la Grecia è determinata a chiudere i confini con la Turchia per risolvere questo problema e ha presentato a Illka Laitinen, il piano d'azione nazionale della Grecia. (ANSAmed)

MACEDONIA, FERMATI 29 AFGANI DIRETTI IN ITALIA
SKOPJE, 15 DIC - La polizia macedone ha fermato oggi al valico di frontiera con la Grecia di Bogorodica 29 migranti provenienti dall'Afghanistan e diretti in Italia. Lo informano radio e tv macedoni. I 29 migranti erano nascosti in un camion con targa macedone che trasportava mandarini. Gli afghani sono stati scoperti a causa di un sovrappesso di circa due tonnellate del carico. Al controllo, 16 membri del gruppo sono risultati minorenni, tra cui un bambino di appena 8 anni. I migranti hanno detto alla polizia che gli era stato promesso il trasporto fino in Italia. (ANSA)

14 NORDAFRACANI SBARCANO A LINOSA
AGRIGENTO, 15 DIC - Un gruppo di 14 migranti è riuscito a sbarcare ieri pomeriggio sull'isola di Linosa, la più piccola delle Pelagie. Gli extracomunitari, tutti magrebini, sono stati bloccati dai carabinieri in una strada del paese; nessuna traccia, invece, dell'imbarcazione utilizzata per la traversata. Gli immigrati sono ancora Linosa, perchè i collegamenti marittimi sono interrotti a causa del maltempo. Non appena le condizioni meteo lo consentiranno saranno trasferiti a Porto Empedocle. A Lampedusa e Linosa non si registravano sbarchi dall'estate scorsa.(ANSA)

INDETTO SU FACEBOOK PRIMO SCIOPERO IMMIGRATI
ROMA, 14 DIC - Che cosa accadrebbe se i 4 milioni di immigrati presenti in Italia incrociassero le braccia per un giorno? Forse si capirà il primo marzo del prossimo anno, data prescelta per il primo sciopero nazionale dei lavoratori stranierì in Italia, organizzato su Facebook in concomitanza con quello dei Sans Papiers in Francia. Il gruppo Fb, intitolato 'Primo marzo 2010, 24 ore senza di noì, conta già oltre 3.000 iscritti e si propone di organizzare una «grande manifestazione di protesta per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Siamo collegati e ci ispiriamo - si legge sulla descrizione del gruppo - a 'La journèe sans immigrès : 24h sans nous', il movimento che da qualche mese, in Francia, sta camminando verso lo sciopero degli immigrati per il primo marzo 2010». Anche in Francia la manifestazione è stata lanciata su Facebook da una giornalista (Nadia Lamarkbi) che si è domandata: «Cosa succederebbe se il nostro Paese si svegliasse domani senza di noi? Senza di noi immigrati?». In pochi giorni quella che sembrava una provocazione è diventata un'iniziativa concreta, con oltre 45.000 iscritti sul gruppo Fb, ed in poco tempo ha 'contaminatò anche l'Italia.(ANSA)

ABRUZZO: OPERAZIONE ANTI-TRUFFA: 152 GLI INDAGATI, 25 ITALIANI
PESCARA, 14 DIC - Sono complessivamente 152 gli indagati nell'ambito dell'operazione «Lavoro pulito» che ha sgominato una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina: delle 108 misure cautelari emesse ne sono state eseguite 81. Sono 25 gli italiani coinvolti, 51 i tunisini, due bengalesi, quattro cinesi, due albanesi, 19 marocchini, tre cingalesi, un algerino e un francese. A capo dell'organizzazione c'era Roberto Avigdor, 60 anni, nato a Napoli, ma residente a Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo). Un'impiegata della Coldiretti di Pescara - che ha avuto l'obbligo di dimora - svolgeva attività di intermediazione per conto di Avigdor, rivolgendosi agli imprenditori e convincendoli a predisporre documentazione ingannevole in modo da favorire l'ingresso o il rinnovo del permesso di soggiorno agli extracomunitari. Le persone arrestate devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, estorsione, violenza privata, falsità materiale indotta dal privato in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, sostituzione di persona, false attestazioni a pubblico ufficiale sulla identità personale. (ANSA)

ISMU; QUASI 5 MLN IN ITALIA, CALANO IRREGOLARI
MILANO, 14 DIC - Gli immigrati in Italia, secondo dati aggiornati al 1 gennaio 2009, sono oltre 4,8 milioni, aumentati di circa mezzo milione nel giro di un anno. Si stima poi che sono in calo gli irregolari, passati dai 651 mila del 2008 a 422 mila. È quanto emerge dal XV Rapporto sulle migrazioni, presentato oggi a Milano dalla Fondazione Ismu. «È possibile inoltre - spiega il segretario generale della Fondazione Ismu Vincenzo Cesareo - formulare alcune ipotesi sull'evoluzione del fenomeno migratorio nei prossimi anni: le nostre valutazioni segnalano il passaggio dagli attuali quasi 5 milioni a poco più del doppio nel 2030». In generale, la nazionalità più numerosa è quella romena con 968 mila presenze, che rappresentano il 21% del totale. Seguono gli albanesi (538 mila) e i marocchini (497 mila). La comunità marocchina, in termini assoluti, è invece quella con il maggior numero di irregolari (59 mila persone), seguita da quella albanese (54 mila) e da quella ucraina (28 mila). Analizzando l'appartenenza religiosa, emerge che i musulmani sono la maggioranza, con 1,2 milioni di fedeli (il 32,4% del totale), seguiti da 860 mila cattolici (23,3%). Crescono anche le seconde generazioni, anche se a un ritmo leggermente più lento rispetto al passato: gli alunni stranieri sono passati nell'anno scolastico 2008/2009 da 574 mila a 627 mila e rappresentano il 7% della popolazione scolastica. (ANSA)

IMMIGRATI: NUOVO SBARCO IN CALABRIA, RINTRACCIATI IN 41
BADOLATO (CATANZARO) 14 DIC - Un gruppo di immigrati tra cui due donne è stato rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Soverato sulla strada statale 106 tra i comuni di Guardavalle, Santa Caterina dello Jonio e Badolato, nel catanzarese. Gli immigrati, 26 dei quali sono di nazionalità afgana e 15 turchi di etnia curda, sarebbero sbarcati da un'imbarcazione che è approdata sulla costa Jonica. In corso le ricerche del natante e non è escluso che possano esserci altre persone al momento non rintracciate. Del gruppo di extracomunitari, che sono tutti in buone condizioni di salute, 19 sarebbero i minori di diciotto anni. Uno di loro ha dichiarato di avere 13 anni. Attualmente gli immigrati si trovano nel Centro della protezione civile di Badolato dove sono stati rifocillati e dove gli agenti della polizia scientifica della questura di Catanzaro stanno effettuando tutte le formalità legate all'identificazione. Nelle prossime ore gli immigrati saranno trasferiti nel centro di accoglienza di Crotone.(ANSA)

ALGERIA; FERMATI 11 MIGRANTI, 16 DISPERSI
ALGERI, 13 DIC - La Guardia costiera algerina ha intercettato undici migranti irregolari al largo della costa occidentale dell'Algeria, vicino a Mostaganem, mentre continuano le ricerche di altre 16 persone scomparse in mare. Lo ha annunciato la Guardia costiera precisando che «undici candidati all'emigrazione sono stati fermati a due miglia da Mostaganem da dove, poche ore prima, avevano preso il largo a bordo di una piccola imbarcazione». Intanto, «ieri, sono state avviate le ricerche di altre 16 persone», continua la nota diramata da Aps, «scomparse in mare mentre tentavano di raggiungere la riva nord del Mediterraneo». Secondo la stessa fonte, l'SOS sarebbe stato lanciato dagli stessi migranti che con i telefoni cellulari avrebbero contatto i genitori. (ANSA)

UN ARRESTO E TRE RESPINGIMENTI DA PORTO ANCONA
ANCONA, 12 DIC - Per far entrare illegalmente in Italia una coppia di giovani turchi e il loro bambino con dei documenti falsi, un turco di 29 anni si era fatto consegnare 3.700 euro. Allo sbarco da un traghetto greco però, l'auto dei quattro è stata bloccata da agenti della polizia di frontiera di Ancona, che hanno arrestato il ventinovenne per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I due coniugi e il loro figlioletto sono stati reimbarcati sulla stessa motonave di provenienza. La vettura, un'auto di grossa cilindrata, è stata sequestrata insieme al denaro. (ANSA)