
Di pari passo diminuisce il numero di emigrati dimessi per scadenza termini al sessantesimo giorno di trattenimento (dall’8 agosto il termine è di 180 giorni). Si è passati dai 115 del 2007 agli 80 del 2008 e ai 76 del 2009. Il dato dei rimpatri in realtà sarebbe anche maggiore, perché dovrebbe contenere anche buona parte dei detenuti trasferiti presso altri centri, spesso proprio per motivi logistici in attesa del rimpatrio, magari su voli charter, come spesso accade con i cittadini nigeriani da Roma Fiumicino. Nei primi sei mesi del 2009 i trasferiti da Modena a altri Cie sono stati 38. Nel 2008 erano stati 55 e nel 2007 erano 18. Nell’intero 2008 invece il numero di immigrati detenuti nel Cie di Modena è stato di 593 persone. Di queste, 247 (41%) sono state effettivamente rimpatriate. Delle altre, 237 sono state dimesse per decorrenza termini, 94 sono state trasferite ad altri Cie, e 15 sono scappate (dieci delle quali durante ricoveri ospedalieri).
Il Cie di Modena è il secondo Cie dell’Emilia Romagna, dopo quello di Bologna. Il vice prefetto vicario Mario Ventura assicura che “per il momento non c’è in previsione nessun intervento di ampliamento della struttura. C’è un’intesa col Comune di mantenere il numero di posti a 60”. Nella struttura sono in servizio di guardia, a fianco delle forze di polizia, 40 militari su tre turni. “Per i rimpatri – ammette Ventura - i problemi principali li abbiamo con Tunisia e Cina. Non abbiamo mai rimpatriato un cinese. Non c’è collaborazione da parte loro, non mandano nessuno dall’ambasciata per identificarli”.