ROMA - Nel febbraio 2007, i migranti detenuti nel campo di Edirne, in Turchia, vicino alla frontiera con la Grecia, hanno dato alle fiamme, per tre volte, le mura del vecchio magazzino dove sono reclusi da mesi, in segno di protesta. Queste sono le uniche immagini della rivolta e del campo, dove ogni anno migliaia di migranti e rifugiati – soprattutto irakeni, afgani, pakistani e somali – sono arrestati per poi essere deportati.