02 October 2008

Cassibile: interrogazione parlamentare della Bernardini

Migranti trattenuti nel Cara di Cassibile festeggiano la fine del RamadanCASSIBILE – Seconda interrogazione parlamentare nel giro di due mesi sul Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Cassibile (Sr). A presentarla è di nuovo Rita Bernardini, deputata eletta nelle liste del Partito Democratico. Dopo la visita del 5 luglio 2008, Bernardini è tornata al “Giovanni Paolo II” lo scorso 20 settembre e ha presentato una seconda interrogazione scritta ai ministri dell’Interno, della Giustizia e degli Esteri. Nel testo dell’interrogazione, Bernardini definisce il centro “fatiscente e inadeguato al soggiorno di tante persone”. Per quanto ha potuto verificare la parlamentare, ci sono “pavimenti dissestati, mura sporche e da intonacare, servizi igienici non conformi ad elementari norme di sicurezza”. Le camerate ospitano “un numero a dir poco smisurato di letti a castello dove lo spazio fra un letto e un altro non supera i 30 centimetri”. Le sbarre alle finestre e all’esterno danno al centro “l’aspetto di un carcere”.

Letti a castello in una camerata maschile nel Cara di CassibileE anche le procedure non sono adeguate. “Nessuno dei richiedenti asilo ha mai ricevuto l'opuscolo redatto dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo” e l’iter delle domande d’asilo “può richiedere anche alcuni mesi”. Secondo le testimonianze raccolte da Bernardini inoltre “sembra sia prassi corrente quella di non consegnare ai richiedenti asilo alcuna copia tradotta dei dinieghi della Commissione cosicché molti non sono in condizione di presentare i ricorsi” entro i termini stabiliti dalla legge. Alla parlamentare non è stato infine mostrato il testo della Convenzione dell’ente gestore Alma Mater con la Prefettura di Siracusa. Proprio per questo Bernardini chiede al Governo se il centro di Cassibile sia a tutti gli effetti un Cara, se la struttura sia adeguata allo standard di accoglienza e se rientri nelle facoltà dell’Ente gestore rifiutarsi di mostrare la Convenzione a un parlamentare.