18 July 2011

Cie Milano: tenta il suicidio dopo proroga dei 6 mesi


È successo di notte, martedì scorso, 12 luglio. In cella dormivano tutti. Lui si è alzato senza fare rumore ed è andato in bagno a impiccarsi. Fortunatamente qualcuno se ne è accorto e l'ha salvato. Protagonista dell'ennesimo tentativo di suicidio al centro di identificazione e espulsione (Cie) di Milano è un cittadino marocchino di Brescia, che in Italia ha moglie e figli. Il giudice di pace gli aveva appena convalidato la proroga del trattenimento per altri due mesi, dopo che aveva già scontato 6 mesi di detenzione nel Cie di via Corelli. Si tratta della prima proroga oltre i sei mesi di cui abbiamo notizia. Lo stesso giorno a Milano un altro recluso, un argentino, ha avuto la proroga per il settimo e l'ottavo mese di reclusione. Si tratta dell'applicazione del decreto legge sui rimpatri, che prevede l'allungamento del periodo massimo di reclusione nei Cie da 6 a 18 mesi. Il decreto, varato dal Consiglio dei Ministri del 17 giugno scorso, ha una validità di 60 giorni, in attesa che il Parlamento lo converta in legge. La Camera lo ha già approvato, adesso si attende il verdetto del Senato. Nei prossimi giorni scadono i sei mesi di trattenimento di molti reclusi in vari Cie d'Italia. E c'è da aspettarsi rivolte e disperati gesti di autolesionismo se dovessero vedersi prorogare la detenzione, avendo atteso per sei mesi il giorno della propria liberazione.