12 October 2009

Sedati. La Croce Rossa ammette: psicofarmaci a Ponte Galeria

ROMA - “C’è una continua e incessante richiesta di benzodiazepine. E una grossa richiesta di sedativi e ipnotici.” Ad affermare il massiccio utilizzo di psicofarmaci nel centro di identificazione e espulsione di Ponte Galeria a Roma è forse la fonte più attendibile. Il coordinatore medico dell'ente gestore, la Croce Rossa Italiana. Chiede di nascondere la sua identità, per motivi di privacy, fuori dal Cie infatti lavora come medico di base. G.E., queste le sue iniziali, non nasconde invece la diffusa pratica di somministrazione di sedativi nel Cie. Ma ci tende a sottolineare che gli psicofarmaci sono somministrati soltanto su espressa richiesta dei detenuti. Una richiesta che però – come ammette lui stesso – riguarda “la maggioranza delle persone presenti nella struttura”.

I reclusi della sezione maschile confermano. “Non riusciamo a dormire, rinchiusi qua dentro tutto il giorno senza fare nulla, ci fanno impazzire”. La richiesta è talmente diffusa, che la somministrazione è organizzata in tre turni. Le donne prendono la terapia al mattino, dalle 9 alle 10, al pomeriggio dalle 15 alle 16 e alla sera dalle 21 alle 22. Gli uomini invece al mattino dalle 10 alle 12, al pomeriggio dalle 16 alle 18 e alla sera dalle 22 a mezzanotte. I farmaci distribuiti sono diversi a seconda dell’orario. Durante il giorno Diazepam (Valium) e Lorazepam (Tavor), alla sera Lormetazepam (Minias). Per evitare che le pasticche possano essere rivendute, sedativi e ipnotici vengono somministrati in gocce e consumati direttamente in infermeria.

Per non passare come quelli che sedano i propri reclusi – G.E. lo ripete due volte – gli operatori sanitari della Croce rossa italiana fanno firmare un modulo di consenso informato a ogni “paziente”. G.E. ci tiene a rassicurare: l’orientamento suo e di tutto il personale sanitario è quello di ridurre il più possibile il consumo delle benzodiazepine da parte dei trattenuti. Tuttavia, come confermano i trattenuti, la maggioranza degli uomini reclusi fa uso di psicofarmaci e la sera ci sono code di 60-80 persone in attesa della somministrazione. Il tutto senza nessuna prescrizione da parte di uno psichiatra o di un servizio specializzato.