01 October 2009

Crotone: 500.000 euro per rimpatriare 32 persone in sei mesi

CROTONE – C’è chi dice che i rimpatri siano necessari e chi dice che siano ingiusti. Di certo sono costosi. Soprattutto in alcune questure d’Italia. Prendete Crotone. In base ai dati forniti a Redattore Sociale dall’Ufficio immigrazione della Questura, per rimpatriare 32 persone sono stati spesi 500.000 euro, che significa più di 15.000 euro per ogni espulsione. Tanto spreco nasce fondamentalmente da motivi logistici. Crotone si trova fuori dalle rotte internazionali. Fino al 2007 era diverso perché allora si organizzavano voli charter, soprattutto verso l’Egitto, dagli aeroporti di Crotone e di Lamezia Terme. Ma da quando il centro ha riaperto, nel 2009, i rimpatri si fanno sui voli di linea in partenza da Roma. E a causa dei tagli al bilancio dei corpi di polizia, la Questura si trova in difficoltà a impegnare nelle scorte degli immigrati da Crotone a Roma i pochi uomini delle forze dell’ordine a disposizione per il presidio del territorio. Ce lo rivela una fonte interna alla Questura. E ce lo confermano i dati dei primi sei mesi di attività del centro di identificazione e espulsione (Cie) crotonese.



Da febbraio a luglio 2009, sono uscite dal Cie 320 persone. Di queste però sono stati effettivamente rimpatriati soltanto in 32, appena il 10%, rimpatriati verso Egitto (10), Romania (9), Ucraina (7), Marocco (2), Tunisia (2), Seichelle (1) e Ghana (1). Gli altri 288 sono stati dimessi per scadenza termini. Adesso veniamo ai costi. La Prefettura di Crotone versa all’ente gestore (Misericordia) circa 26 euro al giorno per ogni ospite trattenuto presso il Cie. Pertanto la detenzione di 320 persone per 60 giorni è costata 499.200 euro. Ed è una cifra approssimata per difetto. Perché non tiene conto né delle spese processuali delle 320 udienze di convalida del trattenimento (avvocati d’ufficio compresi), né delle spese del personale di polizia impiegato nei controlli dei documenti sul territorio, né delle missioni delle scorte di polizia per i 32 rimpatriati. Quel che è certo è che per il 90% degli immigrati detenuti nel centro di identificazione e espulsione di Crotone la prospettiva non è il rimpatrio.