07 November 2008

Italia, Grecia, Spagna: più sbarchi in tutto il Mediterraneo

RAGUSA, 7 novembre 2008 – Aumentano gli sbarchi sulla riva nord del Mediterraneo, nonostante i pattugliamenti di Frontex e le politiche di chiusura delle frontiere. Ma niente allarmismo. Non c’è nessuna invasione in corso! Nei primi dieci mesi dell’anno sono circa 60.000 le persone che hanno attraversato il Mediterraneo, verso la Grecia, l’Italia, Malta e la Spagna. Ovvero meno di un terzo dei 170.000 lavoratori stranieri appena richiesti soltanto dal governo italiano. Il vero allarme sono i 1.146 migranti annegati nelle acque del Mediterraneo da gennaio, nonostante i grandi sforzi di soccorso in mare della Guardia costiera italiana, della Marina militare e della Guardia di Finanza. Ma guardiamo i dati, diffusi dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur).

Sono già più di 30.000 i migranti e i rifugiati sbarcati sulle coste italiane nei primi dieci mesi del 2008, contro i 20.000 dell’intero 2007. Cifre in aumento anche a Malta e in Grecia. Gli arrivi nei primi 9 mesi dell’anno a Malta sono stati 2.600 mentre erano stati 1.800 nell’intero 2007. Per la Grecia le stime disponibili riguardano solo i primi sette mesi del 2008, ma il trend è lo stesso dell’Italia e di Malta. Circa 15.000 persone hanno raggiunto le isole greche dell’Egeo tra gennaio e luglio contro le 19.900 di tutto il 2007. Per quanto riguarda la Spagna e le isole Canarie, fino alla fine di ottobre erano arrivate 10.700 persone, 1.600 in più dello stesso periodo nel 2007, ma ben meno degli oltre 30.000 dell’intero 2006.

L’Acnur ricorda che una persona su tre di chi sbarca in Italia ha fatto richiesta d’asilo nel 2007. E a circa la metà di loro viene riconosciuto lo status di rifugiati o una qualche altra forma di protezione internazionale. A Malta invece ben l’80% delle persone arrivate via mare fa richiesta d’asilo e il 60% in media, ha diritto alla protezione internazionale. In Spagna invece i flussi sono diversi, e soltanto il 3% di chi sbarca sulle coste chiede l’asilo.

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