Ennesima tragedia al largo delle coste libiche. Finora sono stati ripescati in mare 11 cadaveri, tra cui otto donne, ma i dispersi potrebbero essere decine. Altri 70 passeggeri sono stati messi in salvo da un intervento tempestivo della Guardia Costiera italiana e della Marina militare, che ha evitato altre vittime. Di seguito i dettagli della notizia. Dal 1988 sono almeno 18.567 i morti lungo i confini dell'Ue.
Immigrazione: naufragio davanti Libia, 11 vittime,8 donne
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Salgono a 11 i cadaveri (8 di donne) recuperati in mare in seguito al naufragio avvenuto ieri a 35 miglia dalla Libia e a 140 da Lampedusa di un gommone carico di migranti. Due motovedette della Guardia Costiera ed una nave della Marina Militare italiana, intervenute in soccorso, hanno salvato 70 persone. Tra di loro otto donne, una incinta.
L'operazione di soccorso era cominciata ieri mattina dopo una segnalazione giunta attraverso un telefono satellitare alla Capitaneria di porto di Palermo, nella quale si riferiva di un gommone che stava per affondare. La Guardia Costiera italiana ha dato l'allarme alle autorità di Malta e della Libia e nel pomeriggio di ieri un aereo maltese ha localizzato il gommone, raggiunto poco dopo da due motovedette della Guardia Costiera italiana salpate da Lampedusa e da una nave della Marina Militare impegnata nei servizi sull'immigrazione. I soccorritori hanno avvistato persone in mare ed altre aggrappate al gommone che era sul punto di affondare.
A causare il naufragio è stato un cedimento strutturale del natante - lungo meno di 10 metri - le cui traverse laterali hanno progressivamente perduto aria, fin quasi a determinarne l'affondamento.
Sono subito stati tratti in salvo i 70 superstiti e poco dopo sono stati avvistati e recuperati i cadaveri di tre donne. I naufraghi sono stati trasferiti sulla nave della Marina Militare dove sono state prestate loro le prime cure. Molti erano in condizioni di ipotermia. In mattinata sono stati trovati altri sette corpi.
Nel pomeriggio l'ottavo. In serata sono state sospese le ricerche. Il ministro degli esteri, Giulio Terzi, si è detto "profondamente addolorato per l'ennesima tragedia" di immigrati naufragati mentre tentavano un viaggio della speranza verso le coste siciliane ed ha espresso il suo cordoglio per le vittime del naufragio, che conferma "l'assoluta necessità di rafforzare la collaborazione tra tutti i paesi coinvolti". (ANSA)
Immigrazione: naufragio davanti Libia, 11 vittime,8 donne
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Salgono a 11 i cadaveri (8 di donne) recuperati in mare in seguito al naufragio avvenuto ieri a 35 miglia dalla Libia e a 140 da Lampedusa di un gommone carico di migranti. Due motovedette della Guardia Costiera ed una nave della Marina Militare italiana, intervenute in soccorso, hanno salvato 70 persone. Tra di loro otto donne, una incinta.
L'operazione di soccorso era cominciata ieri mattina dopo una segnalazione giunta attraverso un telefono satellitare alla Capitaneria di porto di Palermo, nella quale si riferiva di un gommone che stava per affondare. La Guardia Costiera italiana ha dato l'allarme alle autorità di Malta e della Libia e nel pomeriggio di ieri un aereo maltese ha localizzato il gommone, raggiunto poco dopo da due motovedette della Guardia Costiera italiana salpate da Lampedusa e da una nave della Marina Militare impegnata nei servizi sull'immigrazione. I soccorritori hanno avvistato persone in mare ed altre aggrappate al gommone che era sul punto di affondare.
A causare il naufragio è stato un cedimento strutturale del natante - lungo meno di 10 metri - le cui traverse laterali hanno progressivamente perduto aria, fin quasi a determinarne l'affondamento.
Sono subito stati tratti in salvo i 70 superstiti e poco dopo sono stati avvistati e recuperati i cadaveri di tre donne. I naufraghi sono stati trasferiti sulla nave della Marina Militare dove sono state prestate loro le prime cure. Molti erano in condizioni di ipotermia. In mattinata sono stati trovati altri sette corpi.
Nel pomeriggio l'ottavo. In serata sono state sospese le ricerche. Il ministro degli esteri, Giulio Terzi, si è detto "profondamente addolorato per l'ennesima tragedia" di immigrati naufragati mentre tentavano un viaggio della speranza verso le coste siciliane ed ha espresso il suo cordoglio per le vittime del naufragio, che conferma "l'assoluta necessità di rafforzare la collaborazione tra tutti i paesi coinvolti". (ANSA)