19 June 2011

Caso Noureddine: sotto inchiesta i vigili di Palermo

Ricordate la storia di Noureddine Adnan? Il venditore ambulante marocchino morto a Palermo dopo che, lo scorso 10 febbraio, si era dato fuoco per protesta contro le continue angherie da parte un gruppo di vigili urbani che si erano accaniti contro la sua attività commerciale, per la quale fra l'altro aveva tutte le carte in regola. Sono passati quattro mesi da allora, e finalmente la Procura di Palermo ha messo sotto accusa i vigili della squadra amministrativa, dopo aver raccolto le testimonianze di una decina di venditori ambulanti della città. Dieci fra agenti e ispettori della polizia municipale hanno ricevuto venerdì scorso un avviso di garanzia. Le accuse contestate dai pubblici ministeri che hanno curato l'indagine - Maurizio Agnello e Amelia Luise - sono di quelle pesnati: calunnia, lesioni, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale. Una condanna non riporterà in vita Noureddine. Ma sicuramente il suo gesto estremo di sacrificio e lo spirito di collaborazione con la magistratura degli altri venditori ambulanti come lui, dà una lezione all'Italia dell'omertà e dell'indifferenza, a maggior ragione in una città come Palermo.