10 January 2010

Brevi dalla frontiera n°23

ROSARNO, OTTO FERITI ANCORA IN OSPEDALE
Reggio Calabria, 10 gen. - Sono ancora otto gli extracomunitari ricoverati in ospedale dopo i ferimenti subiti nei giorni scorsi in seguito alla rivolta scoppiata a Rosarno. Nessuno di loro è in pericolo di vita e si trovano negli ospedali di Reggio Calabria, Gioia Tauro e Polistena. Stanno ricevendo assistenza quotidiana dall'associazione Libera (il cui referente per la locride è don Pino De Masi, vicario della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi) e da Medici Senza Frontiere, oltre a volontari della zona. Complessivamente sono 21 gli immigrati rimasti feriti negli scontri, 14 i cittadini rosarnesi refertati e medicati, 10 poliziotti e 8 carabinieri. Nel corso degli incidenti sono state danneggiate anche due auto della Polizia. Il bilancio degli arrestati è di dieci persone, di cui sette extracomunitari e tre rosarnesi. Uno di essi è figlio di un esponente di spicco della cosca di 'ndrangheta Bellocco e un altro ha precedenti per omicidio colposo. Sulle loro posizioni si è in attesa delle disposizioni del gip che dovrebbero arrivare domani. Diverse altre persone sono state denunciate per altri reati. Le forze dell'ordine sono ancora nella zona con un presidio di alta vigilanza. (Ink/Col/Adnkronos)

PIÙ DI MILLE HANNO LASCIATO ROSARNO
Reggio Calabria, 10 gen. - (Adnkronos) - Sono più di mille gli immigrati che hanno lasciato Rosarno dopo i disordini degli ultimi giorni. Secondo i dati ufficiali, diffusi dalla Questura di Reggio Calabria, 428 sono stati trasferiti al Centro di prima accoglienza di Crotone, altri 400 al Centro di prima accoglienza di Bari e altri 300 hanno lasciato con mezzi propri la Piana di Gioia Tauro a bordo di treni diretti a Nord. È stato completato lo svuotamento delle due ex fabbriche utilizzate dagli extracomunitari come dormitori, l'ex Opera Sila in località Spartivento e l'ex fabbrica Rognetta. Sono iniziate questa mattina, inoltre, le procedure di smantellamento di tutti i luoghi dove gli immigrati hanno trovato rifugio, su indicazione della Prefettura di Reggio Calabria. (Ink/Zn/Adnkronos)


ROSARNO:A BARI IDENTIFICATI METÀ IMMIGRATI,80 PRONTI PARTIRE
BARI, 10 GEN - Intanto nel Centro proseguono le procedure per la identificazione degli altri extracomunitari. Quelli di loro che dovranno essere espulsi, saranno trasferiti al Cie (Centro di identificazione e espulsione), nel quale saranno ospitati in stato di detenzione. Uno solo degli immigrati finora sottoposti a controlli è stato arrestato perchè nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura. «Tutte le operazioni si svolgono in un clima sereno - ha detto il prefetto - l'ambiente è buono e forse nelle prossime 24 ore verranno trasferite qui a Bari altre 100 persone». Il Cara di Bari ha una capienza di 944 posti ma è predisposto per giungere fino a 1.400. Attualmente sono ospitati 659 immigrati. (ANSA).

MARONI, 40MILA RIMPATRI IN DUE ANNI E SBARCHI RIDOTTI DEL 90 PER CENTO
ROMA, 10 GEN - Quarantamila clandestini rimpatriati in due anni e sbarchi ridotti del 90 per cento: «un risultato eccezionale», lo ha definito il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenendo a L'intervista di Maria Latella, su Sky Tg24. «Il nostro contrasto all'immigrazione clandestina - ha detto - si svolge in due azioni. Da un lato, l'espulsione del clandestino: in due anni sono stati 40mila i clandestini rimpatriati, che non è un numero irrilevante. Sull'altro fronte, si tratta di impedire che arrivino. Da questo punto di vista i risultati ottenuti nel 2009 sono eccezionali: basti pensare che nel 2008 sono arrivati oltre 30mila clandestini mentre nel 2009, quando abbiamo cominciato i respingimenti, solo circa 3mila, cioè il 10 per cento. Nel mese di dicembre 2008 ne sono sbarcati 2.786, nel mese di dicembre 2009, invece, 123. Impedire che arrivano e rispedire a casa i clandestini è il modo più efficace per combattere l'immigrazione clandestina». Maroni ha quindi sottolineato che «ultimamente l'azione di identificazione si è intensificata ed è per questo che nel corso del 2010 abbiamo deciso di realizzare altri 8 nuovi centri di identificazione ed espulsione in particolare nelle regioni in cui questi centri non ci sono».(ANSA).

ROSARNO: INIZIATA DEMOLIZIONE RIFUGIO IMMIGRATI

ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 10 GEN - I vigili del fuoco hanno iniziato a demolire le strutture fatiscenti dell'ex Rognetta, l'ex deposito alimentare alla periferia di Rosarno che era stato occupato dagli immigrati che hanno dato il via alla rivolta di giovedì scorso. Le ruspe hanno iniziato ad abbattere le strutture realizzate dagli immigrati all'esterno della fabbrica e nelle prossime ore verrà demolito anche il capannone principale dove gli stranieri hanno realizzato decine di baracche con cartone, plastica e lamiera. All'interno delle struttura gli immigrati, partiti in tutta fretta hanno lasciato tutto quel poco che avevano: decine di biciclette con cui raggiungevano i campi per raccogliere arance e mandarini, vestiti, pentole e utensili da cucina, bombole del gas. Nelle baracche ci sono ancora letti, coperte, resti di cibo, centinaia di carpe e in qualche caso anche valige che gli immigrati non hanno fatto in tempo a prendere.(ANSA)

ROSARNO: TERRA EMIGRANTI, 2.200 ALL'ESTERO. DA CALABRIA 345 MILA EMIGRANTI
ROMA, 9 GEN - Rosarno è terra di migrazione, non solo di arrivo ma anche in partenza. Il 14,1% della sua gente (2.200 persone) è, infatti, emigrata all'estero, alla ricerca di un lavoro, per migliorare il proprio stato economico. Proprio come sperano i tanti migranti che arrivano nella zona e che sono stati al centro di tafferugli negli ultimi giorni. La condizione dell'emigrato non inusuale in Calabria che conta complessivamente circa 345 mila concittadini migranti (più o meno il 10% della popolazione) che si trovano in tutto il mondo. Il rapporto 2009 sugli italiani nel mondo, curato dalla Fondazione Migrantes che utilizza anche i dati dell'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'Estero), fotografa perciò un fenomeno - quello migratorio - ben conosciuto dai calabresi che si sono trovati e si trovano a fare i conti anche con l'altra parte della 'barricatà. L'intera zona della piana di Gioia Tauro è interessata all'emigrazione, con percentuali anche molto alte. È il caso ad esempio di Santa Cristina d'Aspromonte che registra il 59,3% degli emigrati rispetto ai residenti e di Serrata con il 56,2%. Percentuali importanti di emigrati anche a Varapodio (37,3%), Cinquefrondi (33,6%), Giffone (22,3%), San Ferdinando (17,1%). Nel comune di Gioia Tauro è l'8,2%. Il principale paese di emigrazione dei calabresi è l'Argentina (79 mila); segue la Germania (65 mila), la Svizzera (43 mila), la Francia (35 mila), il Canada (26 mila), l'Australia (25 mila), gli Usa (17 mila), il Brasile (14). Un emigrato su cinque ha più di 65 anni; i minori sono appena il 15%. Gran parte di essi (250 mila) sono all'estero da più di cinque anni. (ANSA).

TOLTO BLOCCO STRADALE VICINO CENTRO IMMIGRATI
OSARNO (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - È stato tolto il blocco che un gruppo di abitanti di Rosarno aveva creato vicino il centro di ricovero per immigrati in contrada Bosco. Il blocco aveva lo scopo di impedire nuove incursioni degli immigrati in paese dopo quella di giovedì scorso che aveva provocato distruzioni e devastazioni. Gli abitanti hanno deciso di togliere il blocco dopo che sono state avviate le operazioni di sgombero del centro ricavato in una fabbrica dismessa dell'ex Opera Sila in cui sono ospitati gli immigrati. (ANSA)

ROSARNO: FERMATI IMMIGRATI SU AUTO, AD UNO SASSATA IN TESTA
ROMA, 9 GEN - Un' auto con tre immigrati a bordo è stata fermata da alcune persone, sembra armate di bastoni ed altri oggetti, lungo la strada provinciale 49, a Rosarno, in contrada Capoferro: due degli stranieri sono riusciti a fuggire mentre il terzo è stato colpito da una sassata in testa. Lo apprende l'ANSA da fonti investigative. Lo straniero è stato condotto in ospedale dove è attualmente trattenuto in osservazione. Le sue condizioni non sono gravi. (ANSA)

ROSARNO: IMMIGRATO FERITO COLPI FUCILE A GIOIA TAURO
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - L'immigrato - secondo quanto si apprende da fonti investigative - era in compagnia di due extracomunitari nelle campgane che circondano gli abitati di Giaia Tauro e Rosarno. Contro i tre sono stati sparati colpi di fucile caricato a pallini da persone che erano a bordo di un'auto. I carabinieri, che indagano sul ferimento, ritengono molto probabile che il fatto sia riconducibile ai recenti scontri avvenuti a Rosarno. (ANSA)

ROSARNO: ALTRI 300 IMMIGRATI TRASFERITI IN GIORNATA
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - Dopo i 300 trasferiti questa notte, circa altri 300 immigrati dovrebbero lasciare l'ex Opera Sila, una delle strutture dove erano ospitati gli extracomunitari che hanno dato vita alla rivolta a Rosarno. L'intesa, secondo quanto si apprende, sarebbe stata raggiunta tra la task force inviata dal Viminale e gli stessi immigrati dopo una lunga mediazione durata diverse ore. Dei 300 stranieri, un centinaio andranno nel Centro di prima accoglienza di Crotone mentre altri 200 saranno portati in quello di Bari. Una volta avviato il trasferimento di questo nucleo di immigrati ne rimangono ancora circa 600 ospitati sia nell'ex Opera Sila, sia in un'altra struttura abbandonata in località Le Colline, a Rizziconi, sempre nell'area compresa tra Rosarno e Gioia Tauro. Con loro è in atto una mediazione affinchè si riesca, nel più breve tempo possibile, a trasferirli tutti. Un'altra mediazione, questa volta tra le forze dell'ordine e i cittadini di Rosarno, è invece in corso per arrivare alla rimozione del blocco sulla Statale 18, che gli abitanti hanno rialzato questa mattina a poche centinaia di metri dallo stabilimento dell'ex Opera Sila per evitare che gli immigrati raggiungano l'abitato di Rosarno.(ANSA)

ROSARNO: 320 GLI IMMIGRATI TRASFERITI A CROTONE, 4 LE DONNE
ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE), 9 GEN - Sono 320 gli immigrati trasferiti nel corso della notte da Rosarno al Centro di prima accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, alle porte di Crotone, il più grande d'Europa. Tra loro ci sono quattro donne. Agli immigrati, tutti in buone condizioni e giunti da Rosarno a bordo di sette pullman, sono stati consegnati kit igienici e tutti sono stati rifocillati con bevande calde prima dell'assegnazione dei posti all'interno della struttura. I nuovi ospiti sono stati assegnati in una parte del campo dove gli alloggi sono realizzati in container. Tutto si è svolto in perfetto ordine. Al loro arrivo, sono cominciate le operazioni di identificazione che stanno ancora procedendo. (ANSA)

UN CENTINAIO IMMIGRATI ANDATI VIA SPONTANEAMENTE
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - Sono un centinaio, secondo una stima fornita dalla polizia di Stato, gli immigrati che nel corso della notte e stamattina hanno lasciato spontaneamente il centro di ricovero allestito nella fabbrica dismessa dell'ex Opera Sila, in contrada Bosco di Rosarno. Alcuni degli immigrati hanno raggiunto la stazione ferroviaria di Gioia Tauro per andare via in treno, mentre altri si sono allontanati con mezzi propri. A questo punto, nella struttura restano circa 400 immigrati di cui si sta verificando la posizione, visto che alcuni sono regolari e muniti di permesso di soggiorno. Per questi ultimi è necessario che ci sia da parte loro la volontarietà ad allontanarsi perchè non possono essere costretti. Una situazione che è anche all'esame della task-force istituita dal Ministero dell'Interno per verificare la situazione complessiva degli immigrati che si trovano a Rosarno. Intanto sono arrivati i primi pullman della polizia di Stato che saranno utilizzati per il trasferimento degli immigrati nel Cpa di Isola Capo Rizzuto e in altre strutture di accoglienza. (ANSA)

ROSARNO: IMMIGRATO COLPITO A BASTONATE, NON È GRAVE BILANCIO FERITI SALE A 38.
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 9 GEN - È salito a 38, di cui 20 immigrati, il bilancio dei feriti degli scontri scoppiati a Rosarno dopo la rivolta degli stranieri partita giovedì sera. Nella notte infatti un extracomunitario si è presentato agli uomini della polizia dicendo di essere stato picchiato a colpi di bastone diverse ore prima. L'uomo, ferito alla testa, è stato portato in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Dopo gli scontri di ieri è stata comunque una notte abbastanza tranquilla: con la partenza di circa 310 immigrati che erano ospitati alla ex «Rognetta», è calata l'attenzione e i cittadini di Rosarno hanno anche abbandonato la barricata costruita sulla statale 18 e presidiata per tutta la serata di ieri da uomini con bastoni e spranghe. Tranquilla al momento sembrerebbe anche la situazione nell'ex «Opera Sila», l'altra struttura a metà strada tra Rosarno e Gioia Tauro, dove sono ospitati altri immigrati. All'interno vi sarebbero tra le 500 e le 600 persone, tra cui alcuni degli extracomunitari più violenti, che avrebbero partecipato alla rivolta di giovedì notte. E in mattinata, al Comune di Rosarno, è in programma una riunione delle autorità con la task force inviata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, proprio per trovare una soluzione alla situazione all'ex «Opera Sila»

RICOVERATI STRANIERI FERITI A ROSARNO, NON RISCHIANO VITA
Milano, 8 gen. - Hanno meno di 30 anni i due immigrati feriti nel tardo pomeriggio in una sparatoria a Laureana di Borrello, centro al confine con Rosarno e a pochi chilometri dall'ex fabbrica Rognetta dove vive una comunità di extracomunitari. Uno dei due giovani è stato ferito alle gambe, l'altro all'avambraccio. Trasportati al pronto soccorso di Gioia Tauro, dopo le medicazioni sono stati ricoverati nel reparto di chirurgia. I due non rischiano la vita, riferiscono i sanitari. Anche in questo caso, come per altri 2 stranieri feriti ieri sera durante gli scontri di Rosarno, le ferite sarebbero state provocate da pallini di carabina. (Lus/Pn/Adnkronos)

ROSARNO: 37 FERITI, GRAVI 2 IMMIGRATI COLPITI SPRANGHE
REGGIO CALABRIA, 8 GEN - L'ultimo bilancio degli incidenti a Rosarno, fornito poco fa dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, è di 37 feriti: 19 extracomunitari e 18 uomini delle forze dell'ordine. Uno degli extracominitari feriti a colpi di spranga sulla statale 18 è in gravi condizioni, sottoposto ad intervento chirurgico e ricoverato ora, in codice rosso, in neurochirurgia a Reggio Calabria. Grave anche un altro extracomunitario ferito a colpi di spranghe mentre il Prefetto ha confermato che gli ultimi feriti stasera a colpi di arma da fuoco caricati a pallini non destano preoccupazioni. (ANSA)

ROSARNO: ALMENO CINQUE IMMIGRATI FERITI IN INVESTIMENTI
ROMA, 8 GEN - Almeno cinque immigrati sono rimasti feriti in modo non grave, dopo essere stati investiti da auto guidate da cittadini italiani a Rosarno. Lo si apprende da fonti investigative, secondo cui gli investimenti sarebbero avvenuti in prossimità dei posti di blocco attuati dagli abitanti del posto. In un caso i responsabili dell'investimento sono stati fermati dai carabinieri. (ANSA)

ROSARNO: IMMIGRATI GAMBIZZATI, TROVATI IN PERIFERIA PAESE
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - Sono stati trovati nei pressi di un bivio lungo la strada che da Rosarno porta a Laureana di Borrello i due immigrati feriti da colpi di fucile caricato a pallini. I due sono stati portati nell'ospedale di Polistena. Le condizioni dei due feriti non destano preoccupazione.(ANSA)


ROSARNO: IMMIGRATI ARRESTATI SONO SETTE
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - Sono sette gli immigrati arrestati complessivamente dalle forze dell'ordine nell'ambito delle indagini sugli scontri accaduti a Rosarno tra ieri sera e stamattina. Ai quattro immigrati arrestati dai carabinieri, se ne aggiungono infatti tre della Polizia. Gli immigrati arrestati sono accusati di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il dato definitivo dell'attività delle forze dell'ordine è stato reso noto, nel corso di un incontro con i giornalisti, dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta. (ANSA).

ROSARNO:AGRICOLTURA CALABRIA,20MILA IMMIGRATI 6MILA REGOLARI
ATANZARO, 8 GEN - Nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo. Queste le ultime cifre sul fenomeno dell'immigrazione e della stagionalità nel settore primario nella regione, rese note dalla Cgil, che proprio a Rosarno ha svolto la prima conferenza regionale sui migranti nelle scorse settimane. Per contrastare questa situazione di evidente e diffusa illegalità, la Cgil ha proposto una legge regionale in grado di governare il composito e mutevole fenomeno dell'immigrazione e di contrastare ogni forma di svalorizzazione del lavoro. Tutte le rilevazioni statistiche evidenziano inoltre, in maniera forse paradossale, che la Calabria, oltre a detenere i più alti tassi di emigrazione del Paese, negli ultimi anni è diventata da terra di transito di migranti anche luogo di presenza stabile per migliaia di essi. Sono migliaia ormai i lavoratori immigrati regolarmente impegnati nei settori fondamentali dell'economia regionale come l'agricoltura, l'edilizia, l'industria, i servizi, con una condizione di informalità nell'instaurazione dei rapporti, di non governo delle relazioni, di rapporto squilibrato tra domanda ed offerta di lavoro, di scarsa attenzione ai diritti ed alle tutele. Specie in agricoltura - nota ancora la Cgil - si sono determinate condizioni particolarmente odiose di inapplicazione dei contratti, di sfruttamento spesso al limite dello schiavismo, alimentate dai caratteri di stagionalità di tante produzioni nonchè dell'inefficacia delle politiche dei flussi. Nel settore agricolo calabrese, ad esempio, le quote autorizzate sono di gran lunga inferiori sia alla reale presenza degli immigrati,che ai reali fabbisogni necessari.(ANSA)

ROSARNO: ABITANTI OCCUPANO COMUNE, NON VOGLIAMO IMMIGRATI
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - Alcune decine di abitanti di Rosarno stanno occupando il Municipio per protestare contro la presenza degli immigrati e chiedere che vengano mandati via. I promotori della protesta, mentre altre persone stanno proseguendo il blocco stradale lungo la Statale 18, hanno chiesto di incontrare il commissario prefettizio al quale, secondo quanto hanno riferito, vogliono chiedere di attivarsi immediatamente per fare allontanare gli immigrati che vivono in paese dopo gli incidenti accaduti ieri. «Non siamo più disponibili - ha detto uno degli abitanti - a tollerare questa situazione». (ANSA)

ROSARNO, 34 FERITI IN SCONTRI AVVENUTI IERI
Reggio Calabria, 8 gen. (Adnkronos) - È di 34 feriti il bilancio dei disordini scoppiati ieri a Rosarno. Secondo i dati diffusi dalla Polizia di Stato, sono ricorsi alle cure dei medici degli ospedali della zona due cittadini extracomunitari, 14 cittadini italiani, dieci poliziotti e otto carabinieri. Gli uomini del Commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato sette extracomunitari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e danneggiamento. La rivolta ha avuto inizio ieri pomeriggio, quando un immigrato che stava tornando dal lavoro è stato colpito da un colpo esploso da un'arma ad aria compressa in via Nazionale, sulla Ss 18 a Gioia Tauro. L'attentatore, rimasto sconosciuto, passava a bordo di un'automobile. L'extracomunitario ferito guarirà in dieci giorni dalla «ferita da arma da fuoco sovra pubica» . (Ink/Gs/Adnkronos)

ROSARNO: IMMIGRATI LANCIANO PIETRE CONTRO TROUPE TG2
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - C'è stato un lancio di pietre, risoltosi comunque senza feriti, da parte di un gruppo di immigrati a Rosarno contro una troupe del Tg2, della quale faceva parte l'inviato Francesco Vitale. L'episodio è accaduto mentre gli immigrati, dopo avere sospeso la protesta davanti il Comune di Rosarno, stavano facendo rientro nel centro di ricovero in cui sono ospitati. Alla vista delle telecamere, gli immigrati hanno lanciato pietre contro la troupe. Francesco Vitale è stato anche colpito da un sasso, ad una spalla, ma non ha riportato lesioni. (ANSA)

ROSARNO:ABITANTE SPARA IN ARIA PER DISPERDERE IMMIGRATI
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - Un cittadino di Rosarno stamattina ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti la sua abitazione. L'uomo ha sparato i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati successivamente sono entrati nell'abitazione dove c'erano la moglie e i due figli dell'uomo, dove però si sono limitati ad urlare e protestare, inveendo contro l'uomo e i suoi familiari, e si sono poi allontanati. L'episodio si è risolto così senza feriti e senza incidenti. (ANSA)

ROSARNO:IMMIGRATI ORGANIZZANO CONCENTRAMENTO, VANNO A COMUNE
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 8 GEN - Hanno organizzato un concentramento a Rosarno gli immigrati che stanno attuando la protesta nell'ambito della quale ieri c'erano stati incidenti e scontri con le forze dell'ordine. Al concentramento partecipano tutti gli immigrati, che sono alcune centinaia, che vivono nei centri della piana di Gioia Tauro per lavorare nei campi agricoli. Secondo quanto è stato riferito da qualcuno, gli immigrati dovrebbero raggiungere il Municipio di Rosarno. Al momento non si sono verificati incidenti gravi. Qualcuno ha rovesciato dei cassonetti, ma non si sono ripetuti gli atti di vandalismo che c'erano stati ieri, col danneggiamento di centinaia di automobili. (ANSA).

ROSARNO, RESIDENTI INFURIATI PER DANNI SUBITI
Reggio Calabria, 8 gen. - È infuriata la gente di Rosarno dopo la rivolta degli immigrati. Nel centro cittadino l'effetto della protesta degli stranieri è devastante. Lungo la via principale i cassonetti dell'immondizia sono stati rovesciati in mezzo alla carreggiata e il contenuto sparso sull'asfalto. Un capannello di cittadini ha assistito nella notte alle operazioni delle forze dell'ordine, che hanno effettuato una carica di alleggerimento contro il gruppo costituito da circa 500 immigrati. Intorno alla mezzanotte i manifestanti si sono dispersi, forse per paura di essere caricati nuovamente dalle forze di polizia. «Non è possibile che abbiano creato questa confusione - dicono i residenti- hanno mandato anche bambini in ospedale e una donna incinta ha abortito, un'altra ha avuto un infarto perchè si è trovata davanti un gruppo di stranieri che l'hanno aggredita mentre era in macchina, costretta a scendere e poi le hanno rovinato la macchina». Altri episodi di violenza si sono verificati sulla Ss 18 tra Rosarno e Gioia Tauro. Nel pomeriggio di ieri gli immigrati hanno bloccato la strada e assaltato decine di auto di passaggio con pietre (colpendo anche un mezzo della Polizia). «Ho urlato a mia moglie di abbassarsi, altrimenti ci saremmo fatti davvero male -racconta un residente della zona- siamo stati letteralmente presi d'assalto con spranghe di ferro, noi stavamo soltanto tornando a casa». Un altro giovane che abita nelle vicinanze è finito in ospedale, al suo ritorno racconta: «Mi hanno colpito con un pietra alla spalla e ho la mano escoriata. Hanno distrutto la macchina: rotto i vetri, divelto lo specchietto retrovisore interno, rovinato persino il radiatore». (Ink/Gs/Adnkronos)

ROSARNO: SPARANO SU AFRICANI ED È GUERRIGLIA URBANA IN PIANA GIOIA TAURO
ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 7 GEN - Centinaia di auto distrutte, cassonetti divelti e svuotati sull'asfalto, ringhiere di abitazioni danneggiate. Scene di guerriglia urbana a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, per la rivolta di alcune centinaia di lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura e accampati in condizioni inumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un'altra struttura abbandonata. A fare scoppiare la protesta il ferimento da parte di persone non identificate di alcuni cittadini extracomunitari con un'arma ad aria compressa. I feriti, tra i quali c'è anche un rifugiato politico del Togo con regolare permesso di soggiorno, non destano particolari preoccupazione, ma la volontà di reagire che, probabilmente, covava da tempo nella colonia di lavoratori ammassati nella struttura di Rosarno in condizioni ai limiti del sopportabile, e di altri nelle stesse condizioni a Gioia Tauro in locali dell'Ex Opera Sila, non ci ha messo molto ad esplodere. Armati di spranghe e bastoni, gli extracomunitari in larga parte provenienti dall'Africa hanno invaso la strada statale che attraversa Rosarno mettendo a ferro e fuoco alcune delle vie principali della cittadina. Gli episodi di violenza non hanno risparmiato nulla: tutto ciò che si trovasse alla portata dei manifestanti, dalle auto, in qualche caso anche con delle persone a bordo, alle abitazioni, a vasi e cassonetti dell'immondizia che sono stati svuotati sull'asfalto. A nulla è valso l'intervento di polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa davanti ai più agguerriti, un centinaio di persone tenute sotto stretto controllo. Nel corso della serata sono arrivati rinforzi e, in un clima di palpabile tensione, si è intavolata una trattativa nel tentativo di fare rientrare la protesta. Anche la popolazione ha reagito davanti alla situazione di caos venutasi a creare e, in queste ore, alcuni giovani di Rosarno, circa un centinaio, stanno seguendo l'evolversi della situazione ad alcune centinaia di metri dalle forze dell'ordine. A Rosarno arrivati tutti i dirigenti dei commissariati di Pubblica sicurezza e i dirigenti delle compagnie di carabinieri della Piana. Tra Rosarno, l'ex fabbrica in disuso, e Gioia Tauro in un immobile dell'ex Opera Sila sono circa 1.500 gli extracomunitari che lavorano come manodopera nell'agricoltura. (ANSA)

FRANCIA: NEL 2009 ESPULSI 29.000 IMMIGRATI
PARIGI, 7 GEN - Sono 29.000 gli stranieri in situazione irregolare espulsi dalla Francia nel 2009: un numero simile a quello dell'anno scorso, ma superiore all'obiettivo di 27.000 fissato dal presidente, Nicolas Sarkozy. È quanto ha annunciato il ministro dell'Immigrazione, Eric Besson, intervistato dalla radio Europe 1. Non è la prima volta che il numero di espulsioni supera gli obiettivi assegnati dall'Eliseo. Nel 2008, la Francia aveva espulso 29.799 «sans-papiers». Allora l'obiettivo era di 25.000. Sempre nel 2009, sono stati 108.000 gli stranieri naturalizzati francesi, mentre 175.000 sono «entrati regolarmente in Francia con un visto di lunga durata», ha precisato il ministro. Besson è anche tornato sulle polemiche circa il rimpatrio degli afghani a bordo di charter congiunti franco- britannici. Un'iniziativa, questa, che in Francia aveva suscitato le ire della sinistra all'opposizione e di molte associazioni non governative. Il ministro ha voluto ridimensionare la portata di queste operazioni, ricordando che la Francia ha espulso solo 12 afghani, mentre i britannici ne hanno riportati a Kabul circa 1.000. Inoltre la Francia ha concesso l'asilo politico a 250 afghani. Insomma, ha concluso Besson, la politica sull'immigrazione portata avanti da Parigi è «ferma e giusta». (ANSA)

SENZA DOCUMENTI, ARRESTATO IN AEROPORTO MENTRE TORNAVA IN SENEGAL
ROMA, 5 GEN - Dopo otto anni senza permesso di soggiorno in Italia, aveva deciso di tornare a casa sua, in Senegal, acquistando di tasca propria un biglietto aereo. Ma è stato arrestato in aeroporto: secondo le leggi dello Stato, potrà tornare in Patria solo da espulso, fra sette mesi, e per di più a spese della collettività. Protagonista della vicenda, come rende noto il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, Khadim, un cittadino senegalese di 41 anni. «Khadim - spiega Marroni - era arrivato in Italia otto anni fa dal Senegal. Per tutto questo tempo ha vissuto e lavorato a Napoli senza possibilità di essere messo in regola perchè il permesso di soggiorno non lo ha mai avuto. Per questo, nonostante non abbia mai commesso reati ed abbia, invece, tentato di costruirsi una parvenza di vita sociale, Khadim viene raggiunto da diversi decreti di espulsione che portano ad una condanna penale a sette mesi di reclusione senza che lui ne abbia mai conoscenza. Quando decide di tornare in Senegal, viene aiutato dagli amici italiani a comprare il biglietto dell'aereo ma all'aeroporto viene arrestato e trasferito al carcere di Civitavecchia per scontare la condanna a sette mesi per non aver ottemperato ad una espulsione che, per altro, stava volontariamente eseguendo. »In sostanza - aggiunge Marroni - Khadim che stava lasciando l'Italia è ora recluso in un carcere per non aver lasciato il nostro paese. Dal carcere ha fatto richiesta per lasciare l'Italia ma non gli è consentito perchè deve scontare una pena per non aver lasciato l'Italia«.(ANSA)

15 IRACHENI SCOPERTI IN PORTO BARI, ARRESTATO AUTISTA GRECO
Bari, 4 gen. - Quindici immigrati iracheni sono stati scoperti al porto di Bari nel corso di un'operazione condotta da militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza. Erano nascosti in un incavo creato dietro il carico trasportato a bordo di un autoarticolato, sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia, che è stato successivamente sequestrato. Il conducente del tir, un cittadino di nazionalità greca, è stato arrestato. (Pas/Col/Adnkronos)

GRUPPO SU FACEBOOK LANCIA SCIOPERO STRANIERI
MILANO, 3 GEN - Un giorno senza immigrati, senza le braccia e la testa dei 4,5 milioni di lavoratori stranieri che vivono nel nostro Paese «per vedere e toccare con mano cosa succederebbe se tornassero davvero a casa loro»: la proposta nasce online, da un blog e da un gruppo su Facebook, cui, in meno di un mese, hanno aderito oltre 6 mila persone, stranieri e italiani. Un'iniziativa che nasce da Milano, capitale italiana dell'immigrazione, dove si trova il coordinamento nazionale, ma ci sono già diversi comitati locali, tra cui quelli di Roma, Palermo, Napoli e poi Vicenza, Prato, Perugia e Imola in via di costituzione. L'ispirazione, invece, arriva dalla Francia, dove è stata lanciata un'analoga forma di protesta, «Un giorno senza immigrati, 24 ore senza di noi». La data coincide con quella della manifestazione italiana, ovvero il Primo marzo 2010. Le promotrici sono un gruppo di donne che lavorano a Milano «Siamo straniere e italiane, e facciamo lavori diversi, ma non è questo il punto» spiega una di loro, Stefania Ragusa. «La nostra è una battaglia per i diritti, contro il clima di razzismo che si respira in Italia. Un brutto clima, e non solo per chi è vittima delle discriminazioni, ma per tutti». Su Facebook e sul blog si discute se l'astensione dal lavoro possa essere effettivamente praticabile da chi, come gli immigrati, è più facilmente ricattabile dalla minaccia di perdere il posto «Noi ci proviamo, il nostro obiettivo è lo sciopero, chi non potrà astenersi dal lavoro potrà aderire simbolicamente in un altro modo, ad esempio astenendosi dagli acquisti, indossando un capo di abbigliamento particolare oppure un segno di riconoscimento, come un nastro o una spilletta» dice la Ragusa. Che precisa «Abbiamo ricevuto il sostegno a titolo personale da parte di esponenti del mondo politico e sindacale, come quella di Giuseppe Civati, consigliere Pd in Lombardia, ma la nostra è una protesta che nasce dalla società civile». (ANSA).