26 December 2009

Brevi dalla frontiera n°21

TENTATIVO DI FUGA DA CIE BRINDISI, BLOCCATO
BRINDISI, 25 DIC - Un nuovo tentativo di fuga, dopo quello avvenuto il mese scorso, si è verificato la scorsa notte nel Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, alle porte di Brindisi, dove una decina di nordafricani hanno tentato di lasciare la struttura venendo però bloccati dalle forze di polizia. Al momento non si registrano feriti. È accaduto poco prima dell'una: sperando probabilmente di trovare poca opposizione da parte delle forze di polizia in servizio nella struttura durante la notte di Natale, i nordafricani hanno tentato di forzare la recinzione del centro ma sono stati subito bloccati. Controlli fatti successivamente anche con l'intervento dei vigili del fuoco lungo la recinzione hanno dato esito negativo. Il 9 novembre scorso furono una cinquantina gli immigrati che tentarono la fuga: in quella circostanza una decina di loro, dopo scontri con polizia e carabinieri, riuscì a dileguarsi. Un episodio che generò diverse polemiche riguardo la sicurezza di questa struttura la cui presenza viene da sempre contestata da istituzioni locali e associazioni di volontariato. (ANSA)

TRANSESSUALE BRASILIANO SI IMPICCA NEL CIE DI MILANO
MILANO, 25 DIC - Si è impiccato con un lenzuolo alle sbarre della finestra della sua stanza nel Cie di via Corelli. Si è ucciso così un transessuale brasiliano di 34 anni bloccato domenica scorsa perchè irregolare e portato al Centro di identificazione ed espulsione di Milano. A dare l'allarme è stato oggi attorno alle 15.30 un altro immigrato trattenuto nel centro. Secondo la prima ricostruzione, il transessuale sarebbe entrato nella sua stanza attorno alle 14. Quindi nessun segnale fino a quando è stato notato il suo cadavere appeso. Subito sono stati chiamati i soccorsi, è stato portato in infermeria dove sono iniziate, senza esito, le manovre rianimatorie. Poi, quando è arrivata l'ambulanza, il rianimatore non ha potuto che constatarne la morte. Per ora non si sa quale sia stata la causa del suicidio. La Polizia ha fatto notare che in questi giorni il Cie non è particolarmente affollato. (ANSA)

MARRONI: «ANCORA ATTI AUTOLESIONISMO TRA OSPITI CIE DI ROMA»
Roma, 23 dic - «Situazione tesa all'interno del Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria. Questa mattina, nel giro di pochi minuti, un immigrato algerino si è ferito con un rasoio mentre un tunisino ha tentato, invano, di darsi fuoco». Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. «L'algerino M. A., 25 anni proveniente dal carcere di Velletri, si trova da cinque mesi nel Cie in attesa del riconoscimento da parte del suo Paese di origine - continua Marroni - Questa mattina si è colpito più volte un braccio con una lametta per protestare contro il fatto che, a suo dire, un connazionale entrato nel Centro dopo di lui sarebbe stato fatto giù uscire. Il trentenne marocchino A.M., invece, si trova da tre mesi e mezzo al C ed ha provato a darsi fuoco con un accendino. L'uomo non vuol essere rimpatriato in Marocco e chiede, invano, di poter uscire dal Centro per trasferirsi in Francia, dove dice di avere dei parenti. Attualmente a Ponte Galeria sono ospitate 263 persone, 151 uomini e 112 donne. Soprattutto fra gli uomini, la presenza è in deciso aumento, al punto che il settore maschile è quasi pieno. Le norme in tema di immigrazione - dice Marroni - le difficoltà di riconoscimento legate ai rapporti con le ambasciate e, non da ultimo, il freddo stanno trasformando i Cie in luoghi di tortura psicologica che possono portare alla disperazione, come nei casi di questa mattina. A causa della lentezza delle identificazioni, non è più una eventualità ma una certezza la possibilità, per gli ospiti, di trascorrere sei mesi nel Centro. A questo, a Ponte Galeria, si aggiunge anche la criticità delle condizioni di permanenza aggravata, negli ultimi giorni, dall'interruzione della collaborazione tra Croce Rossa e Asl sull'assistenza sanitaria. A Ponte Galeria tutto sarà fuorché un bel Natale».(OMNIROMA)

HUMAN RIGHT WATCH, ANNO NERO PER ITALIA. SCARICHE ELETTRICHE NEI RESPINGIMENTI
ROMA, 22 DIC - Un clima generale di razzismo e xenofobia, inasprito dalle politiche legislative e di governo: il 2009, per gli immigrati in Italia, è stato un pessimo anno. A sostenerlo è Human Right Watch, Ong internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani. E che, in un rapporto intitolato 'Slow Movement: Protection of Migrants Rights in 2009', fa un resoconto sulle violazioni dei diritti dei migranti in numerosi Paesi del mondo. Il rapporto punta il dito soprattutto contro i respingimenti «operati dall'Italia, a partire dallo scorso maggio, contro barche di migranti provenienti dalla Libia». In una di queste azioni di «repressione», il primo luglio 2009, la Ong riferisce che «funzionari italiani hanno usato bacchette che provocano scosse elettriche e manganelli» contro i 'boat-peoplè e che alcuni persone a bordo dei barconi hanno riportato «lacerazioni alla testa, medicate prima che lasciassero le navi di soccorso italiane». Radiografando la situazione dell'immigrazione in Italia, Human Right Watch sottolinea che «le politiche di governo e la legislazione hanno inasprito un generale clima di razzismo e xenofobia». E a finire nel mirino è la legge 94 del 15 luglio, secondo cui «gli immigrati privi di documenti sono punibili con una multa superiore ai 10 mila euro». Non solo, con il cosiddetto 'pacchetto sicurezzà «il premier Silvio Berlusconi, invece di scoraggiare le azioni dei vigilantes, ha autorizzato gruppi di vigilanza, con il rischio di creare una violenza tollerata dallo Stato contro rom e migranti», riferisce il rapporto. (ANSA)

PROTESTA FIGLI IMMIGRATI DAVANTI MONTECITORIO
ROMA, 22 DIC - Una quarantina di figli di immigrati hanno manifestato questa mattina sotto la pioggia a piazza Montecitorio a Roma contro il testo unico presentato da Isabella Bertolini (Pdl) sul tema della cittadinanza e oggi in discussione alla Camera. La protesta, per sottolineare l'urgenza di riforme sul diritto di cittadinanza e organizzata da Anolf Giovani e Giovani democratici, è durata fino alle 13 e vi ha preso parte anche la deputata del Pd, Livia Turco. «La legge presentata è davvero una delusione - ha detto il responsabile nazionale Anolf Giovani Maruan Oussaifi - e prevede per i figli di immigrati che vogliono diventare cittadini italiani come requisiti la maggiore età e la frequenza della scuola dell'obbligo». «Noi chiediamo sia introdotto il principio dello ius soli - ha aggiunto Oussaifi -, ovvero acquisire la cittadinanza per nascita sul territorio, come prevede la Sarubbi-Granata. Inoltre chiediamo di dare la cittadinanza a chi viene da piccolino qui in Italia. Ai tempi d'oggi - ha concluso - non è concepibile che un ragazzino sia legato ad un permesso di soggiorno».(ANSA)

ANCONA: FINANZA SCOPRE 28 IMMIGRATI IN UN TIR AL PORTO
ANCONA, 22 DIC - I finanzieri del Comando provinciale di Ancona e i funzionari della Dogana hanno scoperto 28 immigrati irregolari, di etnia irachena, afghana, iraniana e palestinese, nascosti in un autoarticolato carico di legna da ardere proveniente dalla Grecia. Il conducente del Tir è stato arrestato, e il mezzo sequestrato. All'interno del semirimorchio era stato ricavato un doppiofondo con pannelli di legno truciolato, dissimulato sotto il carico di copertura. Gli immigrati vi erano stipati in precarie condizioni igieniche. L'autoarticolato, la motrice con targa rumena e il rimorchio con targa spagnola, era appena sbarcato dalla motonave Superfast VI. I 28 stranieri, dopo essere stati rifocillati, sono stati affidati al personale della polizia di frontiera per essere rimpatriati. Il conducente del mezzo, di origine greca, è finito in manette per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e portato in carcere a Montacuto. (ANSA)

EGIZIANO TENTA FUGA SU PISTA FIUMICINO,BLOCCATO
FIUMICINO (ROMA), 22 DIC - Un passeggero di nazionalità egiziana, appena atterrato l'aereo Alitalia proveniente da Algeri, ha tentato all'aeroporto di Fiumicino la fuga dallo scalo attraverso la pista 1 cercando di raggiungere e scavalcare la rete di recinzione del perimetro. A seguito della segnalazione giunta dalla torre di controllo, una pattuglia della Polaria, dopo che il personale ADR delle auto di servizio in pista intervenute prontamente aveva segnalato l'uomo mentre cercava di superare la recinzione, ha reso vano il tentativo del nordafricano, privo di documenti, dettato dalla volontà di entrare sul territorio italiano senza averne i requisiti. L'episodio è successo nella serata di ieri, intorno 21, ma si è appreso solo oggi. L'uomo aveva indossato un fratino fosforescente, probabilmente per tentare di confondersi con gli addetti aeroportuali che operano sulle piste dello scalo. Successivamente, dalle verifiche, la polizia, che ha da tempo ha stretto la sorveglianza sui cosiddetti voli a rischio immigrazione clandestina, ha appurato la nazionalità dell'egiziano, che aveva distrutto il documento e che avrebbe dovuto proseguire nella stessa serata di ieri alla volta del Cairo con un volo Alitalia; l'uomo sarà imbarcato domani alla volta dell'Egitto in stato di respingimento. Un analogo episodio era accaduto il 6 dicembre scorso ed aveva visto protagonisti due passeggeri di nazionalità algerina arrivati da Damasco fuggiti tra le piste dello scalo romano riuscendo, anche se solo per pochi minuti, a raggiungere, dopo avere attraversato l'autostrada Roma-Fiumicino, la via Portuense, all'altezza del centro commerciale Parco Leonardo; gli uomini della Polaria li avevano bloccati dopo che i due erano appena riusciti a scavalcare la recinzione alta circa 4 metri dotata di filo spinato che separa il sedime aeroportuale dal territorio del comune di Fiumicino. (ANSA)

ALGERINO TENTA DI DARSI FUOCO AL CIE
Roma, 21 dic - Un algerino di circa 30 anni, ospite del Cie di Ponte Galeria, ha tentato di darsi fuoco con un accendino oggi pomeriggio intorno alle 14.30. A quanto si apprende l'uomo si trovava nell'infermeria del centro. È stato soccorso dall'Ares 118 e trasportato in ospedale con una lieve ustione all'addome(OMNIROMA)

A BARI 13 AFGANI SCOPERTI IN DOPPIOFONDO TIR, DUE ARRESTI
Bari, 21 dic. (Adnkronos) - Militari della Guardia di Finanza di Bari hanno fermato al porto 13 immigrati afghani nascosti nel doppiofondo ricavato sotto il pianale di un autoarticolato appena sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia. È stato possibile grazie alla 'silhouette scan' in dotazione all'Agenzia delle Dogane. Gli extracomunitari erano privi dei documenti per l'ingresso nel territorio italiano. Due cittadini stranieri dell'Est Europa sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I 13 immigrati sono stati respinti alla frontiera. (Pas/Gs/Adnkronos)

CHIESE EUROPEE,ITALIA SPIEGHI INTESE CON LIBIA
ROMA, 21 DIC - Una richiesta di chiarimento sulla natura degli accordi stipulati con la Libia in materia di immigrazione è stata avanzata all'Italia dal Comitato centrale della Conferenza delle Chiese europee (Kek), organismo che riunisce chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vetero-cattoliche. Ne dà notizia il Sir. La Kek chiede all'Italia di spiegare «natura e contenuti degli accordi stipulati con la Libia in materia di controllo delle migrazioni irregolari via mare, per verificare che siano conformi alla normativa comunitaria e al diritto internazionale». Si dice, inoltre, preoccupata per le «gravi violazioni dei diritti umani e le discriminazioni nei confronti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in diversi Paesi europei, in particolare in Italia». A tal proposito le Chiese europee chiedono al Consiglio dell' Unione europea, alla Commissione europea e al Parlamento europeo di «svolgere delle missioni in Italia per acquisire tutte le informazioni e la documentazione necessaria al fine di indagare sul rispetto o la violazione dei diritti umani fondamentali garantiti dal diritto comunitario e dalle Convenzioni internazionali ratificate dall'Italia». (ANSA)

IMMIGRATO MORTO NEL FOGGIANO, FORSE ASSIDERATO
FOGGIA, 21 DIC - Un giovane immigrato della Costa d'Avorio è stato trovato morto dalla polizia, pare per assideramento, in un casolare nelle campagne di Arpi Nova, a pochissimi chilometri da Foggia. Secondo prime informazioni, il giovane aveva 21 anni e ha tentato di ripararsi dal freddo nel capannone, dove però nella notte la temperatura rigida, scesa di qualche grado sotto zero, non gli ha dato scampo. A quanto pare, il giovane non aveva un permesso di soggiorno in Italia e lavorava come bracciante agricolo. Si è addormentato su alcune pedane, cercando di ripararsi con una piccola coperta. Accanto al corpo senza vita dell'africano, sono stati trovati anche i resti di un fuoco. L'allarme alle forze di polizia è stato dato con una telefonata anonima. (ANSA)