09 August 2009

Brevi dalla frontiera n°3

IN 22 SBARCANO A LAMPEDUSA DALLA TUNISIA
LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 9 AGO 2009 - Un gruppo di 22 migranti è sbarcato all'alba di stamani a Lampedusa, sulla spiaggia di Cala Madonna. Gli extracomunitari, tutti tunisini, sono stati bloccati a terra dai carabinieri. L'imbarcazione, secondo le prime informazioni, sarebbe partita dalla Tunisia e non dalle coste libiche. Gli immigrati sono già stati accompagnati sul traghetto di linea che li trasferirà a Porto Empedocle.(ANSA) GUARDA LE FOTO

PROTESTE A CIE GRADISCA, IN CENTO SUI TETTI
GRADISCA D'ISONZO (GORIZIA), 9 AGO 2009 - Si è conclusa poco prima delle due, senza feriti ma con molti danni alle suppellettili e alla struttura - secondo quanto si è saputo dalla Questura di Gorizia - la protesta scoppiata ieri sera nel Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca d'Isonzo. Per alcune ore, più di metà degli oltre 200 immigrati che si trovano attualmente nel Cie - sempre stando alle informazioni riferite dalla Questura di Gorizia - sono saliti sui tetti degli edifici del Centro per protestare contro la legge sulla sicurezza entrata in vigore ieri, che istituisce il reato di clandestinità e allunga i tempi di permanenza degli immigrati all'interno dei Cie da 60 fino a un massimo di 180 giorni. Momenti di forte tensione ci sono stati quando, dai tetti, scandendo slogans contro le forze dell'ordine, gli immigrati hanno lanciato oggetti, suppellettili e pezzi di infissi contro Polizia e Carabinieri, giunti sul popsto per evitare la fuga degli immigrati. Dopo ore di dialoghi, al termine di una paziente opera di convincimento - hanno riferito fonti della Questura di Gorizia - quando si sono convinti che, scendendo dai tetti, non sarebbero stati aggrediti dalle forze dell'ordine, gli immigrati sono rientrati nelle strutture del Cie.

VIMINALE, 65 RIMPATRI NEL CORSO DELLA SETTIMANA
Roma, 8 ago 2009 - Nel corso di questa settimana sono stati rimpatriati 65 immigrati non comunitari, soprattutto algerini, marocchini e tunisini sbarcati in precedenza sulle coste italiane. Lo riferisce il Viminale in una nota. (Sin/Gs/Adnkronos)

IN TRASFERIMENTO PER LAMPEDUSA NUOVA MOTOVEDETTA GUARDIA COSTIERA
Roma, 7 ago 2009 - È arrivata da poche ore nel porto di Fiumicino la nuova motovedetta classe 300 della Guardia Costiera, varata lo scorso 31 luglio a Viareggio. La nuova Unità navale, CP 301, è la prima delle quattro motovedette d'altura, che verranno varate entro il corrente anno, destinate alla vigilanza dei flussi migratori nel canale di Sicilia e nel Tirreno centrale, realizzate grazie al finanziamento Comunitario erogato dal Frontex(Agenzia Europea nata per il coordinamento ed il pattugliamento delle frontiere marittime e terrestri), nell'ambito del Programma generale «solidarietà e gestione dei flussi migratori». Per questo motivo la verniciatura dell'unità è arricchita dalla bandiera dell'Unione Europea, che si aggiunge al logo della Guardia Costiera. Questa mattina, in occasione della sosta tecnica nel porto di Fiumicino, il Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Raimondo Pollastrini, ha incontrato l'equipaggio diretto a Lampedusa dove inizierà l'attività operativa. All'avanguardia per le sue dotazioni tecnologiche, lunga 18 metri, auto raddrizzante e inaffondabile, con sistema di propulsione a idrogetto, con velocità massima di 30 nodi e 500 miglia di autonomia, rappresenta una vera e propria svolta operativa per la sicurezza marittima. (Sin/Pn/Adnkronos)

ITALIA RISPONDE A CONTESTAZIONI COMITATO ANTITORTURA
ROMA, 6 AGO 2009 - Per contrastare gli arrivi di immigrati l'Italia non adotta respingimenti, ma applica le norme contenute nel «protocollo opzionale dell'Onu sul traffico di persone via terra, mare, aria». È quanto il governo italiano, secondo quanto si è appreso, sosterrebbe nella relazione consegnata al Comitato del Consiglio d'Europa per la prevenzione della tortura (Cpt), nei giorni scorsi in Italia per esaminare la politica nazionale di contrasto all'immigrazione. Tra maggio e luglio scorsi, sono state oltre 600 le persone fermate in mare prima del loro arrivo in Italia e rinviate, per la maggior parte in Libia e Algeria. Tra loro, secondo quanto riferito nella relazione consegnata al Cpt, anche donne e minori. Nei loro confronti l'Italia negherebbe di aver applicato il principio del respingimento, sostenendo di aver rispettato il protocollo opzionale contro il traffico di esseri umani. Il protocollo, approvato a Palermo nel 2000, è stato più volte oggetto di critiche da parte delle associazioni che difendono i diritti dei migranti secondo le quali non riconosce un vero e proprio diritto della persona 'trafficata' a rimanere nei paesi di destinazione, prevedendo la concessione del permesso di soggiorno solo in casi valutati con discrezionalità. Inoltre, per quanto riguarda il rimpatrio, il protocollo - sempre secondo le associazioni - si limita ad affermare che «dovrebbe essere preferibilmente volontario». Elementi di discrezionalità questi che non tutelerebbero adeguatamente le vittime del traffico. Il Comitato per la prevenzione della tortura è stato in missione in l'Italia tra il 27 e il 31 luglio scorsi. Scopo della missione era di esaminare i vari aspetti della politica messa in atto dall'Italia rispetto all'intercettazione in mare di immigrati clandestini diretti verso le coste meridionali del Paese e rinviati in Libia. In particolare, la delegazione del Cpt si è concentrata sul sistema di salvaguardia per assicurare che nessuno venga rinviato in un Paese dove correrebbe il rischio di essere torturato o maltrattato. Nel corso della visita la delegazione ha incontrato rappresentanti dei ministeri dell'Interno, della Giustizia, della Difesa, oltre che di Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Marina Militare. La delegazione si è inoltre recata nei centri di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma, presso il Cda Contrada Piano del Lago e il centro per minori Germoglio di Caltanisetta e al centro per minori Prospettiva di Catania. (ANSA).

GORIZIA: IMMIGRATO ACCOLTELLATO AL CIE, ARRESTATO UN TUNISINO
Gorizia, 6 ago 2009 - Un immigrato marocchino di 20 anni è stato accoltellato ieri pomeriggio all'interno del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia. Il giovane è stato ferito alla gola e ricoverato all'ospedale di Gorizia. Un altro immigrato ospite del Cie, un tunisino di 33 anni, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. L'accoltellamento è avvenuto all'interno della mensa del Cie, durante un diverbio, davanti ai circa 200 ospiti della struttura che stavano mangiando. Sul posto, sono intervenuti i sanitari del 118, la polizia e i carabinieri. (Afv/Ct/Adnkronos)

TUNISIA: AUMENTANO LE RIMESSE DEGLI EMIGRATI
TUNISI, 5 AGO 2009 - Le rimesse di denaro dei tunisini residenti all'estero hanno raggiunto, lo scorso anno, la cifra di 2.500 milioni di dinari (circa 1.300 milioni di euro), pari al 5 per cento del prodotto interno lordo. Per l'anno in corso, alla fine del mese di maggio e nonostante la crisi, il totale della rimesse è aumentato del 6 per cento; continuando con questo ritmo, a fine anno il loro totale è stimato in 2.700 milioni di dinari (1.400 milioni di euro circa). Le cifre sono emerse nel corso della Conferenza sulle associazioni tunisine all'estero, tenutasi a Tunisi. (ANSAmed)

VIMINALE, NELLA SETTIMANA RIMPATRIATI 70 IMMIGRATI
Roma, 1 agosto 2009 - Nel corso di questa settimana sono stati rimpatriati 70 immigrati privi di permesso di soggiorno, soprattutto algerini, marocchini e tunisini sbarcati in precedenza sulle coste italiane. Lo rende noto il Viminale in un comunicato. (Sin/Zn/Adnkronos)