31 July 2009

Brevi dalla frontiera n°2

OSPITANO BADANTI IRREGOLARI,SEQUESTRO IMMOBILE
ARCEVIA (ANCONA), 30 LUG - I carabinieri di Arcevia hanno sequestrato nella frazione di Piticchio un immobile, del valore di 500 mila euro, dove una donna di 83 anni e il figlio di 61, E.N. e A.F., ospitavano due donne albanesi prive di permesso di soggiorno. I due sono stati denunciati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per aver assunto alle proprie dipendenze come badanti le due straniere irregolari. L'immobile, che ha una superficie di circa 250 metri quadrati, con circa 1.500 mq di giardino annesso, nel caso si dovesse giungere a una condanna di madre e figlio sarà oggetto di confisca e, nel caso sia disposta la vendita, il ricavato potrebbe essere destinato al potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati in tema di immigrazione clandestina. (ANSA)

BARCONE CON 25 A BORDO AL LARGO DI LAMPEDUSA
Palermo, 30 lug. - (Adnkronos) - Riprendono gli avvistamenti nel Canale di Sicilia. Dopo i 14 migranti intercettati ieri a 35 miglia a sud di Lampedusa (Agrigento) e respinti in Libia e i 25 soccorsi a poche miglia dall'isola, una nuova imbarcazione è stata soccorsa stamani all'alba. I 25 passeggeri sono stati avvistati quando erano a circa 2 miglia dalla più grande delle isola Pelagie. Due di loro che presentavano i sintomi della disidratazione sono stati trasferiti a Lampedusa e affidati alle cure dei medici, gli altri 23, invece, sono stati condotti a Porto Empedocle (Agrigento).

FERMATI 4 IRACHENI LUNGO A 14
VASTO (CHIETI), 29 LUG - Quattro iracheni sono stati fermati dalla Polizia autostradale di Vasto sud (Chieti) mentre camminavano a piedi lungo la corsia nord dell'Autostrada A14, nel territorio di Chieuti (Foggia). I quattro, che secondo gli inquirenti erano appena scesi da qualche tir in transito verso il nord Italia, sono stati trasferiti nella Questura di Foggia per le formalità di rito relative al rimpatrio. (ANSA)

SBARCO A LAMPEDUSA, MIGRANTI A PORTO EMPEDOCLE
PALERMO, 29 LUG - Un'imbarcazione con a bordo 25 migranti è stata intercettata a poche miglia da Lampedusa da una motovedetta dei carabinieri. Gli immigrati sono ancora a bordo dell'unità, in attesa di essere trasferiti a Porto Empedocle. Nei loro confronti non potrà infatti scattare il respingimento, così come avvenuto oggi con altri 14 immigrati che stanno per essere riportati in Libia, perchè in questo caso l'operazione di soccorso è avvenuto all'interno delle acque territoriali. (ANSAmed)

SCATTA RESPINGIMENTO IN LIBIA PER 14 MIGRANTI
LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 29 LUG - Un nuovo respingimento di immigrati è stato deciso dalle autorità italiane. Sta facendo infatti rotta verso la Libia la motovedetta della guardia di finanza che ha preso a bordo i 14 immigrati, fra cui due donne e un ragazzo, soccorsi a circa 35 miglia a sud di Lampedusa dal motopesca Florio. Secondo quanto ha reso noto la centrale operativa del comando aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, saranno affidati a un'unità militare libica già partita da Tripoli. Si tratta di una delle motovedette italiane consegnate alle autorità libiche nell'ambito dell'accordo siglato con il nostro governo. Il trasbordo dovrebbe avvenire a circa 70 miglia a Sud di Lampedusa. Le operazioni di soccorso degli immigrati, alla deriva nel Canale di Sicilia dopo essere rimasti senza carburante, sono state coordinate dalle autorità maltesi visto che il gommone si trovava in acque di competenza Sar della Valletta. (ANSA)

ARRESTI NEL TERAMANO; 10 MILA EURO PER UN VISTO
TERAMO, 29 LUG - Sono 14 le persone finora rintracciate e arrestate nell'ambito dell'Operazione «Money for Visa» della squadra mobile della questura di Teramo e coordinata dalla Procura di Teramo, che ha smantellato una organizzazione che trafficava in visti per lavoro stagionale, riscuotendo da 6 a 10.000 euro per ciascuno di essi da cittadini non comunitari, soprattutto pachistani e bengalesi. Tra gli arrestati figurano i faccendieri di varie nazionalità, deputati al reclutamento di extracomunitari bisognosi dei visti per l'ingresso in Italia, un consulente del lavoro del Teramano che organizzava le pratiche a 5 imprenditori compiacenti che fingevano le assunzioni degli immigrati ai fini del rilascio dei permessi di soggiorno. L'indagine era stata avviata lo scorso mese di ottobre, con la denuncia di un cittadino tunisino che dopo aver sborsato 10.000 euro per «comprare» un visto di ingresso in Italia, una volta nel nostro Paese era stato messo alla porta dall'azienda in cui gli era stato detto che avrebbe trovato lavoro. Si è rivolto alla polizia, a differenza di tanti altri che, senza un permesso di soggiorno valido, si sono dati alla strada o in altri casi trasferiti in altri Paesi dell'area Schengen. La squadra mobile teramana è così riuscita a individuare almeno un centinaio di richieste di visto presentate nei centri unici di prenotazione delle prefetture di Teramo, Ancona, Macerata, Chieti o delle Province di Ascoli Piceno e Pesaro - molte delle quali respinte all'origine - che facevano registrare le stesse modalità di raggiro. (ANSA).

MARONI, A FINE ANNO DECISIONE CENTRI LAMPEDUSA
ROMA, 29 LUG - «A fine anno prenderemo una decisione sui Centri per immigrati di Lampedusa. Le cose stanno andando benissimo sul fronte sbarchi, l'accordo con la Libia funziona bene e se le cose continuano ad andare così per tutta l'estate potremmo pensare ad una diversa destinazione delle strutture». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, conversando con i cronisti alla Camera. (ANSA).

DA GIUGNO 187 STRANIERI RIMPATRIATI DA POLIZIA
ROMA, 29 LUG - Centottantasette stranieri sono stati rimpatriati dal 1 giugno scorso ad oggi dalla questura di Roma nel loro paese. Lo ha reso noto la questura spiegando che i servizi di controllo del territorio disposti dal questore Giuseppe Caruso nella capitale e nella provincia nell'ambito del 'Patto Roma sicurà, nello stesso periodo, hanno portato all'identificazione di 2.125 stranieri (1.371 extracomunitari e 754 comunitari) dei quali 793 donne e 1.332 uomini. In seguito ai controlli contro la prostituzione sono stati portati per accertamenti nell'ufficio immigrazione 35 donne extracomunitarie e 444 comunitarie, trovate a prostituirsi per strada. In base agli accertamenti dalla polizia sono stati emessi 621 provvedimenti di espulsione (in maggior parte nei confronti di bengalesi, nigeriani, marocchini, egiziani) e arrestati 101 stranieri che non avevano rispettato l'ordine di rimpatrio emesso dal questore. Portati nel loro paese d'origine con personale di scorta, 187 stranieri, per la maggior parte romeni, nigeriani, algerini e marocchini. Inoltre, a 100 romene fermate per prostituzione sono stati notificati decreti di allontanamento per motivi di pubblica sicurezza con intimazione a lasciare l'Italia entro 30 giorni e ad oggi ne sono state rimpatriate 16. Sempre in questo periodo 123 stranieri sono stati trattenuti nel Centro di identificazione e espulsione di Ponte Galeria. (ANSA).

TRATTA:MAMAN E PROSTITUZIONE COATTA,VOCI DELLE MIGRANTI
ROMA, 28 LUG - Prostitute coatte per giungere in Italia. È il drammatico destino di molte migranti africane, che dirette a Lampedusa, diventano ostaggio di 'maman' (donne che fanno reclutamento delle giovani) e 'brother' (il primo adescatore) che le sfruttano e le violentano durante il viaggio che è «della speranza» ma che si trasforma in un incubo. Tripoli e dintorni i luoghi dove sono attive queste 'case chiusè. Emerge da un dossier di testimonianze di donne migranti, per lo più nigeriane, ospitate nel Cie di Ponte Galeria, a Roma, messo a punto, e presentato oggi, da Be Free, una cooperativa sociale che lavora nel contrasto alla tratta e che gestisce nel Cie romano uno sportello di consulenza ed assistenza. Un documento che segnala «il rischio concreto di sfruttamento della prostituzione anche nel nostro paese». Centoundici le donne intervistate fra l'agosto 2008 e il marzo 2009 da Be Free. «...In questa casa - racconta una giovane - eravamo più di 30 ragazze nigeriane. Sono stata là per circa quattro mesi, dovevo andare a letto con una media di 5 uomini al giorno». Un'altra dice: «lui mi ha condotta in una casa chiusa dove c'erano molte altre nigeriane, costrette alla prostituzione. La casa era gestita da un uomo marocchino in collaborazione con un gruppo di uomini e donne nigeriane. Ogni mese noi dovevamo dargli 50 euro per stare là ed inoltre per ogni cliente con cui dovevamo andare lui prendeva sempre dei soldi. Sono rimasta lì un anno. Dopo sono riuscita a saldare il mio debito e ad imbarcarmi per la Spagna pagando 900 dollari». Tariffe fisse per le prestazioni coatte: «un dinar e mezzo con il preservativo, due dinar senza preservativo. I soldi - fa sapere un'altra migrante - venivano presi da noi che poi li dovevamo dare per intero ad H. Era sempre lui che ci portava i clienti e cosa dovessimo fare con lui. Noi non potevamo rifiutarci di avere rapporti non protetti, se lo facevamo venivamo prese a calci e picchiate violentemente con catene ed oggetti vari». Le migranti parlano di un viaggio verso l'Italia, lungo anche di anni e con numerose le tappe, «illegale dopo una permanenza in Libia, dalle cui coste dopo vengono poi imbarcate verso Lampedusa». Una donna su quattro ha raccontato storie di sfruttamento sessuale, molte di sfruttamento lavorativo; il 25% delle nigeriane che hanno subito abusi sessuali sono state prostituite in Libia, tutte le altre in Italia. Per indurre le donne a prostituirsi di solito viene addotto il risarcimento del debito di viaggio. Nelle 'case chiusè, gli aguzzini «agiscono con violenze fisiche, psicologiche, sequestri e torture. Le ragazze non possono rifiutarsi di avere rapporti con i clienti nè di consegnare i soldi agli sfruttatori; nè possono proteggersi con i contraccettivi. All'opera sono trafficanti libici, epicentro della organizzazione criminale transazionale». Con il dossier - dice Oria Gargano, presidente di Be Free - «vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica verso il dramma vissuto da molte migranti e del problema libico. Ecco perchè nei respingimenti degli ultimi tempi non c'è niente di umano, è un reato gravissimo». Gargano chiede anche che la protezione prevista dall'articolo 18 del testo unico sull'immigrazione sia considerato un crimine transazionale«. (ANSA)

SPAGNA, SOLO 4.000 RIMPATRIATI CON PIANO GOVERNO
MADRID, 28 LUG - Sono stati solo 3.977 gli immigrati in situazione regolare in Spagna che hanno deciso di ritornare nella loro patria avvalendosi del Piano di ritorno per disoccupazione lanciato lo scorso novembre dal governo socialista: lo riferisce il quotidiano La Vanguardia. La cifra, che annovera i ritorni volontari fino all'inizio di giugno, è ben inferiore alle 100 mila adesioni previste dal governo. Il piano è mirato a far rientrare in patria gli immigrati in situazione regolare che hanno perso il lavoro in Spagna. Lo stato offre il pagamento degli assegni di disoccupazioni in due sole volte: circa metà prima della partenza e metà all'arrivo. In cambio chiede agli immigrati di rinunciare ai permessi di lavoro e soggiorno e di impegnarsi a non farne richiesta per almeno tre anni. La grande maggioranza degli immigrati che si avvalgono del piano è di origine latinoamericana. (ANSA)

GRECIA, HRW DENUNCIA ARRESTI E ESPULSIONI
ROMA, 28 LUG - Human Rights Watch, l'organizzazione che difende i diritti dell'uomo, lancia accuse contro la Grecia, rea a suo giudizio di arrestare o espellere un gran numero di immigrati e di persone che fanno richiesta di asilo politico. In un comunicato diffuso alla stampa, Hrw afferma di avere ricevuto segnalazioni «da fonti credibili» circa il trasferimento di un gruppo di immigrati dall'isola di Chios in una zona alla frontiera con la Turchia, da dove sono stati costretti ad attraversare il confine. Ci sarebbero stati altri casi analoghi e quando gli attivisti sono riusciti a bloccare i trasferimenti gli immigrati sono stati arrestati. «Temiamo - ha detto Bill Frelick, direttore di Hrw per i rifugiati - che si impedisca agli immigrati di chiedere asilo politico, che i bambini che arrivano soli non ricevano protezione, che gli immigrati siano tenuti in inaccettabili condizioni di detenzione e anche che siano espulsi in Turchia», Hrw denuncia altri episodi considerati inaccettabili avvenuti nel mese di luglio. Si fa menzione in particolare di quando ad Atene centinaia di immigrati sono stati rinchiusi in un tribunale abbandonato e chi cercava di andarsene veniva messo in carcere. (ANSA).

IMMIGRAZIONE: BARCONE CON 200 HAITIANI NAUFRAGA AI CARAIBI
ROMA, 28 LUG - Un barcone sul quale si stima vi fossero almeno 200 migranti provenienti da Haiti si è rovesciato nel Mare dei Caraibi al largo delle isole di Turks e Caicos. Lo rende noto la guardia costiera statunitense citata dal sito della Bbc. Finora sono stati salvati 70 dei naufraghi, aggrappati alla barriera corallina, mentre sono stati recuperati in mare quattro cadaveri. Ma si teme che il bilancio sarà molto più elevato. Barconi pieni di haitiani attraversano spesso i Caraibi e diretti per lo più alle Bahamas o alla Florida. (ANSA)

AL PORTO DI BARI SCOPERTI 5 AFGHANI NASCOSTI IN UN TIR
Cinque afghani sono stati scoperti al porto di Bari da militari della Guardia di Finanza, in collaborazione con agenti della Polizia di frontiera e funzionari dell'Agenzia delle Dogane. Viaggiavano a bordo di un camion cipriota guidato da un cittadino rumeno, sbarcato dalla motonave 'Ionian King', proveniente dalla Grecia. Erano nascosti in un doppiofondo ricavato nel serbatoio dell'automezzo con accesso attraverso una botola creata sul pianale di carico. Gli extracomuntari, tutti di origine afghana, tra i quali tre minorenni, erano sprovvisti dei documenti idonei per l'ingresso nel territorio nazionale. I cinque, in considerazione delle condizioni di salute precarie, dovute alla lunga permanenza in un vano angusto e alla temperatura elevata, sono stati accompagnati all'Ospedale per le cure del caso. Gli immigrati sono stati affidati alla Polizia per l'identificazione. L'autista del camion, un cittadino rumeno di 40 anni, è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il tir è stato sequestrato.

SBARCO IN CALABRIA, ARRIVANO IN 24
AFRICO (REGGIO CALABRIA), 27 LUG - Ventiquattro immigrati di etnia curda, tra i quali quattro donne e due bambini, sono giunti stamani sulle coste calabresi a bordo di un motopeschereccio che si è arenato nelle vicinanze di Bianco, nella Locride. I 24 immigrati stanno tutti bene ed hanno detto di provenire da Iraq ed Iran. Il battello su cui sono giunti in Calabria, denominato «Istambul», batte bandiera greca. Sul luogo dello sbarco sono intervenuti carabinieri, polizia e guardia di finanza che hanno soccorso i migranti che saranno trasferiti in giornata nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. (ANSA).

ARRESTATI ROMENI IN PORTO BRINDISI
BRINDISI, 27 LUG - Avevano nascosto nel vano posteriore modificato della loro Volkswagen passat station vagon, due cittadini afghani, uno dei quali minorenne. Lo hanno scoperto agenti di polizia di frontiera nel porto di Brindisi che hanno arrestato due cittadini romeni, entrambi di 42 anni. I due erano sbarcati dalla nave 'Ionan Sky' proveniente da Igoumenitsa a bordo dell'auto, con targa svizzera, il cui vano posteriore era stato adattato per consentire di nascondere persone. Al momento del controllo dell'auto gli agenti hanno notato movimenti sotto alcune masserizie poste per celare il vano ricavato dove è la ruota di scorta ed hanno scoperto i due afghani, che erano quasi in stato di asfissia. (ANSA).

MINI SBARCO A LAMPEDUSA, BLOCCATI DUE TUNISINI
LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 26 LUG - Due tunisini sbarcati a Lampedusa sono stati bloccati dalle forze dell'ordine mentre vagavano per le strade del paese. I due hanno detto di essere giunti con una piccola barca in vetroresina, che però non è stata trovata. Secondo gli investigatori, invece, sarebbero stati lasciati sull'isola da un peschereccio che si è poi allontanato. Gli extracomunitari sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza, in contrada Imbriacola, dove in questo momento sono gli unici ospiti; da diverse settimane, infatti, non si registrano sbarchi a Lampedusa. (ANSA).